Gigantic – Hands-on

Prima dell’E3 di quest’anno Microsoft aveva fatto una promessa, ovvero che la conferenza non sarebbe stata occupata da “servizi” di nessun genere (chi si ricorda il famoso “TV…TV…TV” ndr.), ma tutto il tempo disponibile lo avrebbero dedicato alla presentazione di giochi. La promessa è stata mantenuta ed in molti sono rimasti soddisfatti da quanto si è visto, un’offerta piuttosto variegata di titoli terze parti, esclusive e nuovi IP. In quest’ultima categoria rientra anche Gigantic, un inedito MOBA free-to-play sviluppato da Motiga in arrivo su Xbox One e Windows 10. Grazie alla recente beta è stato possibile provarlo ed avere un assaggio di ciò che vedremo nel titolo finale, ecco le prime impressioni.

 
Scontro tra titani

Il titolo “Gigantic” non è stato scelto a caso, infatti il fulcro del gioco è proprio quello di far scontrare 2 giganteschi, per l’appunto, bestioni che stazionano sul campo di battaglia, ma andiamo con ordine.Gigantic è un MOBA, genere diventato mainstream negli ultimi anni grazie a titoli come League of Legends o DOTA 2, ma si differenzia da questi per la sua visuale in terza persona. Prima di lanciarvi nello scontro avrete modo di scegliere tra un nutrito manipolo di eroi (altri ne verranno aggiunti in seguito), ognuno dotato di abilità uniche e particolari. La caratterizzazione dei personaggi è uno dei punti forti di Gigantic e lo si capisce già da ora, infatti gli sviluppatori si sono concentrati nel rendere ogni eroe degno di essere impersonato, non tanto per il character design, che è comunque molto buono, ma piuttosto per il suo albero delle abilità. Inizialmente avrete modo di usare 4 skills oltre ad un attacco base, ma sconfiggendo gli avversari guadagnerete esperienza e potrete salire di livello, potendo così sbloccare nuove abilità o potenziare quelle già disponibili. I potenziamenti non sono banali e la scelta di come migliorare una skill va sempre valutata con cura in quanto ogni nuovo potenziamento sblocca a sua volta nuovi “rami” ai quali accedere guadagnando altra esperienza. Con tutta questa diversificazione, anche se 2 giocatori si dovessero ritrovare ad usare lo stesso eroe, è praticamente certo che ognuno avrebbe caratteristiche diverse e quindi diventerebbe molto più difficile anticiparne le mosse.

La varietà è quindi un punto a favore, ma ad essere ben studiata è anche la battaglia vera e propria. Gli scontri avvengono in delle arene divise in “sezioni”, o meglio, dei cerchi, all’interno dei quali è possibile evocare delle creature di supporto che ci daranno manforte in battaglia. Queste creature possono risultare utili sia in fasi offensive che in fasi difensive e starà al giocatore scegliere quale evocare a seconda dell’esigenza. Evocare una creatura significa anche mettere la propria firma su quella zona della mappa e prendere il controllo dei diversi punti carica un’apposita barra che una volta piena fa si che il nostro guardiano si lanci all’azione. I guardiani sono 2 (al momento), uno per ogni squadra e per vincere la battaglia occorre fare in modo che l’uno sovrasti l’altro. Uccidere gli avversari risulta quindi utile per diverse cose, in primis i punti esperienza, ma il vero obbiettivo è quello di far avanzare il guardiano così che possa arrivare a stordire il bestione della squadra avversaria lasciandogli scoperta la zona del cuore, quella vulnerabile e rendendo così possibile danneggiarlo. La prima squadra che uccide il guardiano opposto, vince. L’idea è semplice sulla carta, ma in gioco questo si traduce in uno scontro che, per essere gestito bene, richiede numerose scelte strategiche.

Pronto a far breccia?

La versione del gioco che ho avuto modo di provare, come già detto, era una beta, ma sotto diversi aspetti Gigantic sembra già essere molto convincente. Non tirerei in causa l’aspetto tecnico o quello sonoro, per ora entrambi buoni, ma nulla che faccia gridare al miracolo (ripeto, è una beta), ma piuttosto il gameplay nudo e crudo. Gigantic sembra sostanzialmente funzionare bene ed essere un MOBA free-to-play, in questo particolare periodo storico, è di certo un grande vantaggio. La domanda è: riuscirà a far breccia nel cuore dei giocatori? Al momento è difficile dirlo. Il gameplay è solido e sotto certi aspetti originale, divertente è divertente, ma forse quello che manca al titolo è un po’ di mordente e personalità. Su console la concorrenza non è spietata, anzi, i MOBA ancora non hanno raggiunto pienamente quei lidi, ma su PC ci sono i mostri sacri del genere e tanti altri ne stanno arrivando. Gigantic avrà certamente vita dura nel ritagliarsi il proprio spazio, anche se le carte in regola per sfondare le ha tutte. Se gli sviluppatori saranno in grado di dare una direzione ben definita al progetto, allora è possibile che Gigantic diventi un nuovo esponente di successo del genere, diversamente sarà stato solo un bel tentativo.

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