Playstation e le sue esclusive su PC

Il cambio di passo per PlayStation e le sue esclusive ha fatto discutere molto. Prendiamoci un momento per capire la situazione e il futuro dei titoli first-party PlayStation nel mercato PC.

“Le esclusive PlayStation non arriveranno mai su PC!”, una frase che fino a qualche anno fa sembrava la legge, un regolamento ferreo che teneva ancorate alle console Sony le sue proprietà intellettuali più iconiche.

A distanza di qualche anno, più precisamente a partire dal 2020, ecco che si registra il “punto zero” con l’arrivo di Horizon: Zero Dawn su PC. Se da un lato vi erano numerosi giocatori armati di mouse e tastiera che gioivano nel poter finalmente spremere ogni teraflops delle proprie CPU e GPU nelle lande colorate e raggianti realizzate dal team di Guerrilla, ecco che dall’altra parte si ergevano funesti i più sfegatati fan PlayStation che dimostravano con riluttanza il cambio di strategia di Sony.

La domanda sorge spontanea: perché tutto questo astio? Non è forse bello che sempre più persone possano accedere ad un determinato titolo senza fare distinzioni tra piattaforme? Ma soprattutto, cosa vuole fare adesso Sony con le sue esclusive? Il repentino, quanto inevitabile passaggio è stato oggetto di numerose analisi che pongono alla base alcuni fattori: tempo tra l’arrivo su console e uscita della versione PC, qualità effettiva del porting e importanza del titolo.

Sebbene al momento non sia stato confermato, è molto probabile che prima o poi su PC arriveranno titoli come Ghost of Tsushima, Returnal, Sackboy: A Big Adventure e perché no, persino Gran Turismo 7. Se pensate che questi siano nomi sparati a caso, scritti così, tanto per poter alimentare le discussioni, sappiate che proprio in questi giorni, uno degli emblemi più importanti per Sony, ovvero Marvel’s Spider-Man, uscirà dal suo porto sicuro e sbarcherà su Steam ed Epic Games Store a partire dal 18 Agosto 2022. 

the last of us
A rinforzare la line-up di titoli PlayStation in arrivo su Steam ed Epic Game Store vi è anche The Last of Us – Parte I, il remake del primo capitolo che è stato annunciato nel corso della Summer Game Fest 2022. L’annuncio non è stato sicuramente fonte di sorpresa da parte dei giocatori, sia perché sfortunatamente un errore interno del sito PlayStation ha permesso la diffusione della pagina del gioco e del relativo trailer a meno di un’ora dall’evento e sia perché i rumor sulla realizzazione di un remake del primo capitolo della popolare serie di Naughty Dog erano diventati sempre più insistenti nel corso degli ultimi mesi.

Spider-Man Miles Morales

Questo è sicuramente uno dei momenti più rivoluzionari per Sony. La scelta di aprirsi ad un mercato estraneo al proprio ecosistema è dettata in primo luogo dal ritorno economico, difatti, nel corso dell’anno fiscale 2021 Sony ha incassato 80 milioni di dollari dalle vendite nette dei giochi su PC rispetto ai 35 milioni dell’anno precedente (con solamente Horizon Zero Dawn disponibile quell’anno). Sembra invece aumentare ancor di più il prospetto per l’anno fiscale 2022 che dovrebbe aggirarsi sui 300 milioni di dollari.

Non serve essere degli analisti, i numeri parlano chiaro: su PC i giochi PlayStation vendono bene ed è giusto ricordare come sì, realizzare un porting su PC richiede comunque un costo, ma l’utile ricavato è nettamente più alto, rendendo ogni vendita su PC una fonte di remunerazione aggiuntiva per il salvadanaio di Sony.

Ghost of Tsushima

Il secondo motivo, più etico se vogliamo, è quello legato al termine intrinseco di “esclusiva”. Col passare degli anni, le esclusive perderanno di valore e appariranno sempre di meno nel mercato, proprio perché non è e non sarà utile limitare l’uscita di un videogioco su una singola piattaforma. Ci sono aziende come Microsoft che si sono mosse con largo anticipo su questo fronte. Il concetto di Game Pass ad esempio, non è solamente legato alla proposta economica ma all’accessibilità di un parco titoli sia sulle console Xbox sia su PC e persino su smartphone, tablet e smart TV con la tecnologia cloud.

Sia chiaro però, le esclusive non spariranno del tutto, anzi, come accade ormai sempre più frequentemente, si avranno dei limiti temporali, favorendo l’uscita di un determinato titolo prima su una piattaforma piuttosto che un altra, senza mai però precluderne l’arrivo, consentendo di fatto la possibilità a sempre più giocatori di provare le diverse proprietà intellettuali di PlayStation.

Gran Turismo 7

A chi domanda se Horizon: Forbidden West uscirà su PC, la risposta è si. A chi domanda se God of War: Ragnarock uscirà su PC, la risposta è ancora una volta sì. Quando? Bisogna essere pazienti. Al momento non è chiara la gestione sulla distribuzione dei titoli first-party PlayStation su Steam ed Epic Games Store, ma, sulla base degli ultimi titoli, in media almeno uno o due anni dopo l’uscita del gioco su PlayStation 4 o PlayStation 5. Anche in questo però, non vi è una taratura precisa, se pensiamo al caso di The Last of Us – Parte I, un titolo completamente rifatto da zero, nuovo per tutti (anche i giocatori PlayStation) che arriverà subito su PlayStation 5 e dopo pochi mesi anche su PC.

Eppure, nonostante tutti gli aspetti positivi che derivano da questa operazione, c’è una grande fetta di pubblico a cui l’idea di vedere i giochi PlayStation su PC non piace. In genere, tutti i commenti reperibili sul web sono analoghi tra loro con un comune denominatore: la gelosia. Sembra assurdo eppure è così, c’è una sensazione di gelosia nei confronti delle esclusive PlayStation. Sembra non essere concepibile l’idea che alcuni giochi vadano altrove, come se improvvisamente questi utenti non possono più farsi vanto di possedere “l’unica” copia disponibile di un titolo first-party Sony e delle volte, è capitato di leggere anche commenti di confronto puramente tecnico, come se anche in questo caso, fosse oltraggioso offrire al pubblico PC la migliore versione disponibile di un titolo PlayStation 4 e PlayStation 5.

Horizon: Forbidden West


Mi piace pensare che in poco tempo, questo continuo arrivo di titoli diventi lo standard e che il pubblico si adatterà alle nuove politiche di Sony e delle sue proprietà intellettuali, in quanto, nessuno ci perde e tutti ci guadagnano, specialmente Sony.

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