Red Solstice 2: Survivors – Provato

Ecco le nostre prime impressioni sul gioco dopo il playtest su PC.

La Terra come la conosciamo noi non esiste più all’interno dell’universo di The Red Solstice, videogioco sviluppato da Ironward e pubblicato nel 2014: la nuova dimora del genere umano è Marte ma, come prevedibile, anche sul pianeta rosso i pericoli non mancano. Nel corso di un playtest per la versione di Steam del seguito del primo capitolo, ovvero Red Solstice 2: Survivors (che uscirà il 17 giugno), abbiamo avuto modo di affrontare la minaccia costituita da misteriose creature mutanti STROL, vestendo i panni dei membri della Cellula, una squadra speciale segreta armata fino ai denti.

Red Solstice 2 altro non è se non uno strategico che però abbandona i turni in favore di un approccio più action: vi raccontiamo le nostre impressioni maturate dopo diverse partite online, passate ad affrontare i terribili mutanti in compagnia di altri giocatori.

In Red Solstice 2: Survivors sono chiari e immediati i paragoni con una serie di strategici di successo come quella di XCOM: gli stessi sviluppatori evidenziano questo ambizioso confronto, in una produzione che però muta alcuni degli aspetti cardine dei titoli sviluppati da Firaxis Games (o da Mythos Games, nel caso si volesse tornare al primo XCOM: UFO Defense): stavolta i combattimenti sono però in tempo reale, con squadre che possono essere formate da un massimo di 8 giocatori, i quali compongono il team che dovrà portare a termine missioni in modalità cooperativa online.

Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di assaggiare un piccolo antipasto di quella che sarà una modalità tra le principali del gioco completo: prima di gettarci nella mischia, però, attraverso un tutorial essenziale abbiamo avuto modo di prendere confidenza con le principali meccaniche di Red Solstice 2: Survivors. Ci siamo quindi sentiti liberi di imbracciare un fucile, e da buoni novellini con poco sale in zucca, dirigerci impavidamente sul campo di battaglia, pronti a diventare carne da macello per i misteriosi esseri che popolano le desolate località nel modernizzato suolo marziano.

Red Solstice 2: Survivors

Durante la formazione della squadra nella lobby, è possibile anche selezionare il proprio ruolo: si può decidere di agire come combattente in prima linea in qualità di soldato, oppure di restare nelle retrovie e dare supporto al team come medico; una volta avviata la partita, basta aprire la mappa di gioco per trovare un segnalino che mostra dove dirigersi per completare l’obiettivo attuale: le missioni alle quali abbiamo partecipato sono generate proceduralmente, con obiettivi consequenziali che rendono fondamentale puntare su spostamenti coordinati in gruppo, specie per fare fronte agli assalti improvvisi dei nemici, i quali possono raggrupparsi e assalire i giocatori alle spalle, rendendo difficile la vita anche alle formazioni di veterani e concludendo quella dei lupi solitari o di chi, sfortunatamente, è rimasto indietro (ma nessuna paura, il respawn è molto rapido).

È proprio l’ambientazione uno dei punti di forza di Red Solstice 2: Survivors. Il buio bagna ogni singolo angolo e la velocità dei nemici richiede di stare sempre sull’attenti a eventuali attacchi a sorpresa. Ai bordi delle strade apparentemente vuote si stagliano numerosi edifici, che al loro interno celano diversi oggetti e materiali tramite i quali poter arricchire il proprio armamentario: si respira comunque una costante sensazione di pericolo, accentuata quando si affronta una missione in condizioni ambientali avverse, come un terreno coperto di neve, che rende più lenti i movimenti dei personaggi e quindi necessariamente impone di affrontare a testa alta ogni nemico, non potendo puntare efficacemente sulla fuga a gambe levate.

Red Solstice 2: Survivors

Quando si è vittima di uno dei tanti assedi delle creature mutanti e si decide di contrattaccare, è possibile utilizzare un’arma principale oppure una secondaria, gestendone la mira tramite puntatore del mouse. Se invece si preferisce un approccio automatizzato (e che semplifica di gran lunga le fasi più concitate) si può puntare sull’utilizzo della meccanica di Overwatch tipica degli strategici a turni, ovvero una funzione che provvede a fare fuoco automatico verso tutti i nemici che effettuano un movimento all’interno del campo visivo del giocatore.

Un’abilità attivabile con la semplice pressione di un pulsante e che aiuta in maniera importante, permettendo di poter rispondere agli attacchi in qualsiasi momento, specie durante gli spostamenti, quando ondate di nemici possono presentarsi in maniera improvvisa; questa soluzione aiuta anche chi magari proviene da strategici più classici, andando a intervallare il ritmo frenetico degli scontri, che in qualche momento può essere difficile da gestire se non si ha sufficiente esperienza.

Red Solstice 2: Survivors

Una soluzione di questo tipo richiede inoltre un attento uso delle risorse disponibili, con munizioni che si esauriscono in maniera molto repentina sotto i continui attacchi delle orde nemiche. Come abbiamo già accennato, all’interno dei desolati edifici è però possibile lootare un gran numero di oggetti utili, che vanno da munizioni (classiche o speciali) a oggetti curativi o armi offensive da utilizzare sul campo di battaglia, come granate speciali o mine di prossimità. L’inventario ha un numero limitato di slot all’interno dei quali riporre gli strumenti ed è quindi importante gestire con estrema attenzione le proprie risorse, magari ragionando anche su quelle che sono le soluzioni più utili in riferimento alle abilità e al ruolo del giocatore.

Rispetto al primo capitolo, Red Solstice 2: Survivors mostra quindi diversi passi in avanti, con un aspetto tecnico più rifinito che esalta maggiormente ogni sezione, in un’atmosfera in cui le minacce incombono senza sosta sui giocatori e gli attacchi possono arrivare da qualunque angolo, rendendo il completamento delle missioni tutt’altro che una semplice scampagnata su Marte. La stessa interfaccia è stata rivista, non stravolgendo quella del predecessore ma permettendo di avere un maggiore controllo sulla situazione. Nel corso della nostra esperienza abbiamo avuto a che fare con un numero contenuto di problemi tecnici e piccoli bug, nulla che comunque non possa essere risolto da qui all’uscita del prodotto finale sul mercato.

Red Solstice 2: Survivors


Red Solstice 2: Survivors vedrà la luce soltanto il 17 giugno, ma quello che abbiamo avuto modo di provare sembra estremamente promettente. La possibilità di poter vivere un’avventura che importa alcuni aspetti di giochi come XCOM, rivisti nell’ottica di un action, potrebbe conquistare diversi giocatori: appuntamento quindi rimandato all’arrivo del gioco completo, dove esamineremo nel dettaglio ogni sua componente.

Vai alla scheda di Red Solstice 2: Survivors
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