Sakura Wars: Le nostre prime impressioni

Sakura Wars si conferma quello che conoscevamo, alternando carezze e botte da orbi.

In questi giorni abbiamo provato Sakura Wars in anteprima e siamo pronti a fornirvi le nostre prime impressioni sul nuovo lavoro di Sega. Dobbiamo morderci la lingua prima di parlare, anche perché il gioco uscirà il 28 aprile e non possiamo svelarvi nulla in anticipo. La voglia è tanta, non ve lo nascondiamo, ma promettiamo di non spoilerare nulla.

Forse qualcuno già di voi conosce la storia del franchise di Sakura Wars. Magari ci avete giocato con le vecchie console Sega Saturn e Dreamcast, oppure avete letto qualche libro, o magari avete visto in tv l’anime. La sua bellezza è proprio questa, il saper ispirare. Non solo videogiochi, ma anche libri, musical, concerti, anime hanno riproposto le avventure della Flower Division.

La cosa che sorprende è che a distanza di oltre 20 anni dalla sua prima uscita, avvenuta su Sega Saturn, Sakura Wars riesce ancora a stupire come se fosse la prima volta. Ovviamente i tempi di gioco sono cambiati per cui anche il gameplay di questo reboot della saga si è dovuto allineare al periodo. Nonostante mantenga quella magia tipica degli indimenticabili JRPG, il meta del gioco è dovuto scendere a compromessi con le attuali tendenze action.

Stranamente SEGA decide di non localizzare il gioco in italiano, per cui dovrete giocarvelo con audio in giapponese e sottotitoli in inglese. Scelta poco furba quella adottata dallo storico sviluppatore giapponese che, così facendo, allontana una buona fetta di potenziali gamer. Lo ha fatto ultimamente anche Persona 5 Royal, convertendo in italiano la sua avventura a distanza di anni dalla sua uscita. Questa decisione, non vi nascondiamo, ci ha lasciato perplessi.

Sakura Wars prime impressioni

Proseguiamo con le nostre prime impressioni di Sakura Wars parlando della componente narrativa, rimasta salda alle sue origini. Questa, a nostro avviso, rappresenta il vero punto di forza del videogioco. Ambientato in una versione steampunk di una Tokyo imperiale anni ’40, il gioco racconta le avventure della Flower Division, il corpo speciale che si erge a difesa della capitale giapponese. Nata sulle ceneri della Imperial Combat Revue, distrutta da un cataclisma poco tempo prima, ha come obiettivo quello di ricostituirla più forte che mai.

A capo di questo corpo speciale viene scelto, con il ruolo di “beato tra le donne”, Seijuro Kamiyama, il protagonista principale della storia. Egli dovrà tenere a bada uno scatenato gruppo di ragazze capitanate dall’innocente ma peperina Sakura Amamiya. I due si conoscevano già da prima, da quando erano ragazzini, e poi hanno preso strade diverse. La Flower Division oltre a Sakura, annovera altre 4 componenti all’attivo, ognuna con un carattere tutto da scoprire (e non solo il carattere).

Sakura Wars prime impressioni

Il videogioco, come se fosse un anime, si divide in episodi, il cui andamento è scandito da una logica ben precisa. Una buona parte è dedicata all’aspetto relazionale, dove predominano dialoghi e interazioni tra personaggi. Qui, oltre alla narrazione della storia, entra in scena il LIPS, un sistema decisionale che determina l’intesa tra i personaggi. Questa si rivela fondamentale sia dentro che fuori dal campo dal battaglia. Al termine di questa parte subentrano le sequenze di combattimento caratterizzate da momenti di azione frenetica con combo e mosse speciali spettacolari.

Senza entrare troppo nel dettaglio (anche se la voglia è veramente tanta), la componente action del gameplay si sviluppa a bordo di un mecha realizzato quasi in stile supedeformed. Prima dell’inizio della battaglia, possiamo preparare l’assetto da combattimento del nostro robot, installando armi e upgrade.

Sakura Wars prime impressioni

Per concludere con le nostre prime impressioni, a margine della nostra iniziale esperienza con Sakura Wars, vogliamo spendere due parole sulla sua componente artistica. Non capita spesso di trovare una qualità simile. Parliamo del design dei personaggi, dello stile delle ambientazioni, delle colonne sonore e di come queste riescono a trasmettere delle vere e proprie emozioni. Ogni volta che si inizia un episodio, è difficile interrompere senza conoscere come va a finire. Forse è proprio questa la bellezza di Sakura Wars.

Il resto lo troverete nella nostra recensione.

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