Splatoon – Anteprima

Era l’E3 2014 quando un colorato sparatutto in terza persona si mostrò per la prima volta al pubblico, stiamo parlando ovviamente di Splatoon. Noi tutti non ci saremo mai aspettati di vedere una una nuova IP di questo tipo targata Nintendo, sopratutto i fan della grande N che sognavano da molto un gioco del genere. Splatoon si presenta come il classico shooter multiplayer e con una campagna singleplayer, con un elemento che contraddistingue il tutto: l’inchiostro. Durante il Digital Event del 7 maggio dedicato, Nintendo annunciò il Global Testfire Demo che dava la possibilità a tutti i giocatori di provare la modalità 4vs4 un’ora alla volta, con la suddivisione in tre fasce orarie di sabato 9 maggio.

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Sin dalle prime battute abbiamo capito che Splatoon è uno di quegli shooter che tutti noi stavamo aspettando con gioia per la nostra console Wii U. Un titolo fresco, colorato ma soprattutto divertente! Siamo riusciti a fare una manciata di partite, anche se il gioco lo avevamo già provato in altre sedi, visto che i dati del server non erano nella forma ideale. In questa demo non era possibile girare più di tanto il menù, ma semplicemente c’era la possibilità di creare il proprio personaggio iniziando dal sesso, il colore della pelle e in fine quello degli occhi per poi esser catapultati nel tutorial introduttivo.

In Splatoon l’importante non è chi fa più kill tra le due fazioni, ma il dover imbrattare d’inchiostro del colore della propria squadra la maggior parte dello scenario. In alcune partite c’è capitato di esser splattati, solo perché avevamo pensato più a sparare alla gente anziché imbrattare in giro. Le mappe di gioco, almeno nella modalità testata, sono prevalentemente in verticale e dunque oltre al suolo è importante imbrattare i muri degli scenari per permetterci di nuotare sotto forma di mollusco e creare delle vere e proprie imboscate contro la fazione nemica. Azioni strategiche non indifferenti, grazie ai muri che traggono vantaggio dal fatto che sono più difficili da imbrattare e quindi più adatti a mantenere il colore della propria fazione.

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Ovviamente l’equipaggiamento nella demo è preformato, lasciando la possibilità al giocatore di scegliere solamente quattro set differenti. Ogni arma ha una sua mossa speciale, che è possibile attivare solo dopo aver utilizzato un tot d’inchiostro, trovata interessante e molto divertente. Le armi si divino in: cecchino, rullo, e due tipologie di mitragliette con due getti di fuoco diversi (ad ampio e a corto raggio), col risultato che tutte siano bilanciate, anche se il rullo c’è parso molto più forte, ma con lo scoprire la sua debolezza poi viene più facile neutralizzarlo. Se possiamo consigliarvi una cosa: non sottovalutate Splatoon solo per i suoi colori o il character design che si porta dietro, perché come gioco sa davvero essere crudele e farvela pagare.

Ora vogliamo parlarvi un po’ di una cosa che ha fatto “scalpore” quando fu annunciato, ossia l’assenza di una chat per poter comunicare col proprio clan durante la sessione di gioco. Personalmente pensiamo che sia un un punto a sfavore per un gioco come Splatoon, ma allo stesso tempo pensiamo che, probabilmente, con il divertimento e il coinvolgimento che il titolo sa offrire, potrebbe solamente diventare un pretesto per farsi qualche risata in compagnia e nulla di più.

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Il GamePad ci è risultato molto ben sfruttato. Durante la sessione di gioco è possibile vedere la mappa, sia per valutare dove manca il colore della nostra fazione, sia per tenere d’occhio i nostri compagni in caso di bisogno, e, nel caso si finisse k.o, è possibile essere catapultati esattamente nella mischia. Mentre, per quanto riguarda il discorso legato al sensore di movimento del GamePad, inizialmente potrebbe sembrare scomodo, ma successivamente è risultato molto più efficace rispetto alla levetta analogica destra che potrete comunque settare dalle opzioni.

Se volessimo spendere due parole per il comparto tecnico di Splatoon non possiamo fare altro che elogiarlo, affermando che fa la sua sporca figura in tutto e per tutto. Mentre per quel che riguarda il netcode, promosso anche lui (per il momento), nonostante all’inizio ci siano stati dei problemi per poter entrare in una partita, ma che possiamo comunque comprendere data la versione dimostrativa, oltre al fatto che non abbiamo rilevato lag di nessun tipo. Splatoon ci ha lasciato semplicemente delle conferme sull’eventuale prodotto finale, i colori sono molto vivaci con un lavoro certosino sulle location. I personaggi sono molti ispirati, e le musiche che ne fanno da contorno rendono il tutto un qualcosa di davvero magistrale.

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La formula di Nintendo è stata quella di vendere Splatoon a un prezzo ridotto, data la produzione con budget inferiore, ma il prodotto verrà comunque supportato (ogni due settimane circa) grazie a DLC che andranno a espandere i contenuti in maniera del tutto gratuita. Quindi non ci resta che aspettare il gioco finito per poter dire la nostra ulteriormente, e dicendovi che probabilmente siamo davanti a uno degli shooter in terza persona più originale di sempre!

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