Back in Time – Kirby: Planet Robobot

“Si traforma in un razzo missile, con circuiti di mille valvole” [cit.]

Prosegue il nostro lungo viaggio alla riscoperta della softeca di 3DS. La settimana scorsa ci siamo soffermati su Kirby: Triple Deluxe mentre ora ci occupiamo del sequel, ovvero Kirby: Planet Robobot.

Come sappiamo, Pop Star (Pianeta Pop in Italiano) è ambito da tutte le entità malvagie dell’universo. Questa volta la minaccia proviene dalla Haltmann Works Company, che si avvale di un esercito di automi ad alta tecnologia. Lo scopo di Kirby è quello di distruggere la base della Haltmann, una sorta di robot gigante dotato di quattro zampe/trivelle, e di sconfiggere i nuovi invasori. La struttura di Kirby: Planet Robobot, dunque, risulta piuttosto classica: ogni zampa meccanica è collocata in una diversa area di gioco, ciascuna delle quali conta sei o sette livelli, per un totale di quaranta. Ogni schema cela da uno a tre Cubi Codice (un centinaio in tutto), che corrispondono in tutto e per tutto alle Pietre del Sole di Triple Deluxe. In ogni area è necessario raccogliere un certo numero di cubi per accedere alla boss fight e, di conseguenza, all’area successiva; trovando tutti i cubi, invece, si sblocca un livello extra.

Kirby: Planet Robobot e Triple Deluxe condividono anche la longevità della main quest, completabile in sei ore, che possono aumentare se si punta a scovare tutti i Cubi Codice e quindi a giocare anche i livelli extra. Raccogliere la totalità dei cubi non dovrebbe aggiungere particolare replay value, visto che con un po’ di attenzione non è difficile completare i livelli già alla prima lettura (io penso di averne mancati quattro, NdR), ma comunque richiede un’esplorazione più accorta degli schemi, dotati di diramazioni, piccoli puzzle e pulsanti segreti.

Kirby Planet Robobot

Il gameplay di Kirby: Planet Robobot non si discosta per nulla da quello del predecessore Triple Deluxe. Poi, per quanto riguarda le Copy Ability, ovviamente HAL Laboratory ne ha aggiunte di nuove (tre, dal carattere citazionista) che hanno sostituito alcune delle vecchie, per un totale di ventisette.

L’unica grande novità è costituita dall’Armatura Robobot, che in una certa misura va a sostituire l’Ipernova di Triple Deluxe, rivelandosi peraltro più incisiva di quest’ultima. In determinate sezioni, il gioco consente o impone al nostro eroe di pilotare un mecha per rimuovere ostacoli e risolvere puzzle grazie alle accresciute forze. L’aspetto più intrigante è costituito dalla presenza di tredici Copy Ability (metà di quelle di Kirby, in sostanza) per la forma robotica. Questi poteri arrivano talvolta ad alterare la formula del gameplay, proponendo fasi virate verso altri generi. Complessivamente, l’idea è carina, ed è stata implementata anche in modo generoso ma sufficientemente bilanciato. L’idea è “solo” carina e non illuminante perché è limitata, nel senso che non è in grado di rinnovare in modo organico il gameplay: sostanzialmente, gli sviluppatori hanno relegato la sperimentazione ad alcune sezioni predeterminate, sicché questa novità rischia di risultare fine a sé stessa.

Kirby Planet Robobot

Come ormai da tradizione, Planet Robobot si affida ad una buona dotazione di extra per sopperire almeno in parte alla scarsa longevità dell’avventura. Anche in quest’ambito, le analogie con Triple Deluxe si sprecano. Sin dall’inizio sono disponibili due modalità alternative, chiamate “Sfida 3D Kirby” e “Squadra Kirby in azione”. La prima va a sostituire “A ritmo con Dedede” dell’episodio precedente, ma si rivela decisamente meno interessante: calato in ambienti (davvero) tridimensionali, Kirby deve sconfiggere tutti i nemici presenti nel minor tempo possibile, ricevendo il minor danno possibile, ecc. Sono disponibili tre mondi, della durata di una manciata di minuti ciascuno. “Squadra Kirby in azione”, invece, è la modalità multiplayer cooperativa di Planet Robobot, che prende spunto dal filone Action-JPRG/picchiaduro a scorrimento e propone sei boss fight da affrontare in squadre composte da un massimo di quattro Kirby, che possono appartenere a quattro differenti classi, ciascuna dotata di peculiari statistiche e moveset. È possibile giocare con altri umani o con personaggi controllati dalla CPU. Anche in questo caso non occorre molto tempo per sconfiggere tutti i boss, però la longevità può aumentare se si è intenzionati ad ottenere le medaglie migliori, risultato che in questo caso potrebbe richiedere anche un pelino di grinding (il level cap è posto a 10).

Giunti ai titoli di coda, sono rese disponibili altre due modalità: “Arena” e “Meta Knight: il ritorno”. In questo caso la somiglianza con Triple Deluxe è ancora più marcata, dal momento che anche quest’ultimo contiene “Arena” e che “Meta Knight: il ritorno” corrisponde a “Dedede all’avventura”, solo che ovviamente il personaggio utilizzato è diverso. Sul piano dei collectible, i Portachiavi sono stati sostituiti dagli Adesivi, che possono essere applicati al Robobot, senza peraltro incidere sulla sua forza o sulle sue abilità.

Kirby Planet Robobot

Grafica e sonoro, che sono i principali aspetti di Planet Robobot ancora non toccati da questa recensione, non necessitano di una trattazione estesa, dal momento che sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a Triple Deluxe: i due giochi sarebbero ben difficilmente distinguibili se non fosse stato introdotto il tema robotico, che, oltre a dotare Kirby di un’armatura, va ad impattare sulle ambientazioni. Chi scrive non ha amato questa scelta stilistica, preferendo di gran lunga le atmosfere oniriche di alcuni episodi precedenti. Sul piano tecnico i due giochi sono gemelli, ma questo è tutto tranne che un male, dal momento che Triple Deluxe era davvero piacevole, anche e soprattutto giocato con l’effetto tridimensionale.

Anche sul versante del sonoro non si registrano novità importanti: ancora una volta il duo Ando-Ishikawa (che da dieci anni hanno il monopolio della serie, escluso il filone “canvas” inaugurato da L’oscuro disegno) ha proposto un piacevole mix di temi classici riarrangiati, nuove nenie ed effetti sonori che risulteranno familiari ad ogni fan di Kirby.

Kirby Planet Robobot

Come ormai avrete capito, Kirby: Planet Robobot è un buon Kirby di stampo classico, che introduce un elemento di novità in una formula che per ogni altro aspetto può dirsi più che ben rodata, se non addirittura “troppo rodata”. L’inedita Armatura Robobot ha sicuramente un certo impatto sul gameplay ma, come abbiamo detto sopra, risulta un po’ fine a se stessa, soprattutto nell’ambito di un gioco che non introduce alcun’altra novità. All’epoca ci chiedevamo se Triple Deluxe non fosse troppo conservatore; non possiamo che porci lo stesso interrogativo anche oggi, a fortiori.

Vai alla scheda di Kirby: Planet Robobot
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