Summer Game Fest, secondo Stefano Improta

Anche questo Summer Game Fest è giunto al termine ed è il momento di trarre di dare i giudizi finali.

Summer Game Fest-editoriale

L’assenza dell’E3 ha incoronato il Summer Game Fest come unico grande palco estivo per il pubblico (quindi considerando la Gamescom come evento più per gli addetti ai lavori) ed effettivamente gli annunci ci sono stati, anche in grande stile grazie alla presenza di ospiti come Nicolas Cage.

D’altronde Geoff Keighley ci aveva abituati a degli stupendi show già con i Game Awards, e anche prendendo il posto di una mostra che era diventata il centro del mondo videoludico come l’E3, ha dimostrato di poterla sostituire più che degnamente sia per lo spettacolo offerto, sia per gli annunci.

Il dettaglio più interessante di quest’anno riguarda sicuramente i vari publisher che hanno mostrato tutte tecniche comunicative molto diverse tra loro, alcuni mantenendo invece il loro solito approccio alla conferenza, mentre altri hanno variato il loro metodo di comunicazione con un buon risultato che può essere uno spunto per le altre compagnie.

La quantità di annunci è stata in ogni caso massiccia, considerando che il prossimo semestre videoludico è comunque abbastanza pregno di titoli, ma ci sono stati dei grandi assenti, come il sequel di Death Stranding (per cui forse dovremo aspettare i TGA) e il DLC di Resident Evil 4 di cui ci si aspettava almeno un trailer.

Summer Game Fest: Flop

Exoprimal, nonostante l’interesse suscitato dal titolo, è stato il punto più basso di una conferenza già sottotono poiché, se il titolo già non brilla di luce propria, sicuramente dedicargli così tanto tempo (probabilmente il trailer più lungo dello showcase) difficilmente ne aumenterà le vendite; Capcom avrebbe dovuto adoperare semplicemente la filosofia del less is more riducendo la durata dell’evento.

Il gioco multiplayer purtroppo non è stato accompagnato da nessun annuncio importante ad eccezione della nuova trilogia di remastered di Ace Attorney che comunque è una serie abbastanza di nicchia, inoltre mostrare tre titoli rimasterizzati non può essere il fulcro in una conferenza registrata e molto classica, forse quasi obsoleta.

Capgod mi è sembrata non preparata al Summer Game Fest, probabilmente una problematica sarà stata l’aver già fatto uscire alcuni dei tripla A più importanti di quest’anno come Street Fighter 6 e il remake di Resident Evil 4, che sono sicuramente alcuni dei migliori titoli di questi mesi e l’annuncio in altre conferenze di Dragon’s Dogma 2 e Kunitsu-Gami.

Personalmente avrei preferito un maggiore spazio anche a videogiochi come Monster Hunter Now, il Pokémon Go di Capcom, che in qualsiasi caso sarà un esperimento con cui si vorrà monetizzare come con Mega Man X DIVE Offline, gioco con un suo spazio durante la conferenza. L’impressione è stata che ci sia stata preoccupazione nel presentare troppi titoli mobile contemporaneamente.

Summer Game Fest: Top

Il gioco che sicuramente mi ha emozionato di più all’annuncio è stato Metal Gear Solid Delta, della cui presentazione ti abbiamo parlato qui, soprattutto per la nostalgia verso un titolo in grado di condizionare un’intera generazione videoludica. L’altra faccia della medaglia è sicuramente relativa al non coinvolgimento di Kojima per il remake di un videogioco così curato nei particolari.

Gli sviluppatori hanno probabilmente rasserenato gli animi dei fan con le dichiarazioni riguardo alla nomenclatura del gioco, di cui ti abbiamo raccontato in questa notizia, ma è difficile allontanare i fantasmi del passato come Metal Gear Survive, che pur non essendo un gioco terribile, sicuramente non è stato all’altezza del nome della saga.

MGS Delta è personalmente il titolo che più aspettavo, anche se Sony ha commesso un mezzo disastro comunicativo nella sua presentazione per il Summer Game Fest, facendo anche annunci validi ma buttandoli in un mucchio di giochi di terze parti quando ci si aspettava soprattutto esclusive, scoprendo quindi il fianco alla risposta di Microsoft.

La conferenza più convincente è stata a mio avviso Ubisoft con titoli promettenti come Star Wars: Outlaws ed esperimenti con un occhio al passato come Assassin’s Creed Mirage. La comunicazione di Ubisoft è stata sicuramente tra le più efficaci con la combo trailer supportato dalla presentazione dei vari sviluppatori.

Summer Game Fest- Volvy

La menzione d’onore

Devolver Digital non cambia con il passaggio da E3 a Summer Game Fest e continua con dei corti pazzeschi e con la nuova mascotte Volvy, di cui vi abbiamo parlato in questa notizia, che ha dato vita ad uno spettacolo sempre divertente, folle e con un livello di regia importante guardando le altre presentazioni di conferenze videoludiche.

La povertà di titoli importanti o che si facessero notare anche essendo low budget non ha reso la conferenza meno piacevole, anzi è stata probabilmente una delle più godibili; è difficile capire perché una comunicazione così funzionale non sia adottata da aziende più importanti, magari ognuno con stile proprio e non per forza con la pazzia e l’ironia tipica di Devolver.

Interessante anche la scelta di marketing di presentare Volvy come mascotte e metterne il peluche sullo store insieme ad altri gadget con il 50% di sconto (ancora attivo), tattica che ha portato a vendere tutti i pupazzi nel giro di 24 ore circa.

Ultimo ma non per importanza è Wizards with Guns mostrato in alcune delle sue meccaniche ancora sconosciute agli spettatori come l’housing. Il titolo è sicuramente valido per ciò che si è visto, ma non sul livello di perle inaspettate rilasciate in passato da Devolver Digital come Cult of the Lamb oppure Inscryption.

Summer Game Fest- Avatar: Frontiers of Pandora

La nota dolente del Summer Game Fest

Voglio dedicare un poco di spazio, purtroppo negativo, anche ad Avatar: Frontiers of Pandora che, pur essendo un titolo che giocherò, è stato l’unico trailer non all’altezza della conferenza Ubisoft; il gioco non colpisce né per grafica né per ciò che dovrebbe raccontare, punti fondamentali in un brand che fa perno sul fascino della proprio ambientazione.

La speranza è che in questi sei mesi di lavoro restanti venga aggiustato qualcosa e che la presentazione abbia avuto un brutto colpo d’occhio anche a causa di una build particolarmente vecchia, poiché anche il gameplay non è sembrato nulla di particolare, apparendo ai minimi termini come un Far Cry ambientato su Pandora.

Indipendentemente da migliori e peggiori di quest’anno è interessante vedere come, anche con l’assenza di un gigante come l’E3, ci siano stati tanti annunci interessanti; la speranza è ovviamente quella di vedere in futuro entrambi gli eventi con una sana competizione che potrebbe giovare anche a noi spettatori.

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