Gamescom 2017 – Seven: The Days Long Gone – Anteprima

Il titolo che andiamo a presentarvi in questo articolo merita la vostra attenzione. In Seven: The Days Long Gone prendete il controllo di un abilissimo ladro affrontando una storia ricca di cospirazioni, esplorazioni e tradimenti sull’isola prigione di Peh, che poggia le basi su una affascinante ambientazione post apocalittica. Il gioco è un RPG ispirato a Thief e progettato con una visuale isometrica 3D che svela scenari mozzafiato su mappe composte a più livelli, scenario perfetto per il sistema “parkour” con il quale è possibile muovere il protagonista.

L’agile personaggio principale può saltare, correre, attraversare ostacoli scalando altezze differenti e muovendosi orizzontalmente o verticalmente. Tanta carne al fuoco per un grande progetto che sembra avere tutto sotto controllo.

Seven: The Days Long Gone


Welcome to the Jungle

E’ bene ricordare che Seven: The Days Long Gone è co-sviluppato da due team IMGN.PRO e Fool’s Theory all’interno dei quali spiccano figure che hanno partecipato a grandi successi come The Witcher 3: Wild Hunt. Questa premessa per evidenziare quello che è già sotto i vostri occhi osservando qualche screenshot; la qualità degli artwork e delle atmosfere è di gran lunga sopra la media.

Durante la nostra esplorazione potremo muoverci ovunque con agilità e ruotare la telecamera con un impatto grafico notevole.

Seven: The Days Long Gone

L’atmosfera violenta e oscura è resa alla perfezione anche se siamo certi che saranno disponibili molti differenti scenari. L’isola di Peh è infatti divisa in zone visibili su una mappa globale in stile open world. Alcune zone non sono accessibili fin da subito perché protette da check point pesantemente fortificati. Dovete ottenere dei lasciapassare oppure entrare di nascosto a vostro rischio. Sulla mappa di gioco sono visibili i classici marker che identificano punti di interesse, side-quest e così via.

Gli sviluppatori assicurano una trama ricca di scelte morali e importanti colpi di scena che prevede venti quest principali e circa ottanta quest secondarie per un totale complessivo di oltre 30 ore di gioco.


Prendili alle spalle

Durante la demo hands-off abbiamo visto numerosi situazioni differenti. In primo luogo Seven: The Days Long Gone ha una importante meccanica stealth che ricorda moltissimo Metal Gear Solid. I nemici hanno un loro cono di visuale dal quale tenersi alla larga. Telecamere e punti luce di vario genere complicano le cose e anche il rumore che potete generare può far scattare un allarme.

Ci sono molti modi per distrarre i nemici, trovare percorsi alternativi o semplicemente colpirli alle spalle mentre le guardie possono essere marcate così da tenere d’occhio i loro movimenti quando cerchiamo un modo di arrivare all’obiettivo.

Seven: The Days Long Gone

Il combattimento prevede un grande numero di possibilità: avete a disposizione differenti set di armi tra cui pugnali, asce, balestre o granate. Combattendo uno contro uno, lo scontro non ci è parso molto complesso ma attirare l’attenzione di più nemici può rendere la battaglia tutt’altro che semplice. L’eroe si cimenta poi in spettacolari finishing move per esaltare la spettacolarità dell’azione.

Nel nostro inventario possiamo trasportare anche vari tipi di trappole da nascondere a terra, sulle porte o anche su cadaveri. Anche il nemico usa questi strumenti ma una visuale a sensi amplificati permette di scoprire in tempo i pericoli, se ci muoviamo con attenzione.

Particolari chip innestati nel nostro corpo danno accesso a set di differenti skill preinstallate nel circuito. Abbiamo visto alcune di queste skill che spaziano da una parziale invisibilità, un passo silenzioso per non fare rumore, una abilità chiamata cronosfera che crea una bolla all’interno del quale il tempo è rallentato.

Ogni skill può essere potenziata aumentandone la sua efficacia. Inoltre, piazzandoci alle spalle di un bersaglio, si attiva un opzione per derubare, svotando le tasche del malcapitato.


Lasciatevi trasportare dallo scorrere del tempo

Parte centrale dell’esperienza saranno i dialoghi e le relazioni fra i vari personaggi che fanno accedere alle molte quest presenti nel gioco. Il mondo di Seven: The Days Long Gone è strutturato con un ciclo giorno-notte che influenza anche la vita dei cittadini di Peh. Di notte non tutte le attività sono in funzione e viceversa. Questa meccanica si riflette anche sulla sezione stealth dell’avventura: con poca luce i nemici faticano a vedervi e se comincia a piovere, il rumore delle vostre azioni viene attutito.

Il tempo di gioco scorre continuamente ed è possibile velocizzarlo come tipicamente avviene in un gestionale. Questa meccanica è particolarmente interessante quando vogliamo scassinare una porta o durante l’hacking di pannello. Ogni nostro movimento in questi mini giochi lascia scorrere il tempo, impedendoci di prendercela comoda.

Seven: The Days Long Gone

Prevista anche la possibilità di potersi travestire così da ingannare le guardie oppure, come abbiamo visto in demo, indossare abiti eleganti e avere accesso a una festa, fulcro di una sotto trama nella quest mostrata. L’inventario e le tipologie di oggetti sembrano molto varie ed è disponibile anche un sistema di crafting.


Siamo stupiti dalla quantità e qualità delle meccaniche presenti in Seven: The Days Long Gone. Siamo affascinati dall’ambientazione, dalle luci e dalla vastità della mappa esplorabile. Questo titolo ha tutte le carte in regola per essere un grande successo. Non ci resta aspettare l’annuncio della data di uscita, cosa che potrebbe accadere a brevissimo, forse già per il 2017.

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