Brave – Recensione Brave: The Videogame
Brave: Il Videogioco è il tie-in dell’omonimo film che uscirà nelle sale cinematografiche il 5 Settembre. In virtù dell’aderenza alla trama della pellicola il nostro personale consiglio è di iniziare il gioco, la cui uscita è prevista per il 29 Agosto, quantomeno dopo la visione del film.
La trama appare aderente all’intreccio del lungometraggio rispetto a ciò che si sa della storia: Merida è una principessa scozzese più dedita all’arte della guerra rispetto a quella che può concernere l’etichetta principesca. Cercando di sfuggire ad una vita troppo controllata dalla propria madre esprime un desiderio che, sfortunatamente, la immerge in una pessima situazione. La madre e i suoi tre fratellini vengono tramutati in orsi e il reame è infestato da strane e oscure creature. A Merida, sommersa dal senso di colpa, spetta quindi l’arduo compito di risolvere tutti i problemi scaturiti dal suo desiderio. Brave: Il Videogioco è un titolo assolutamente apprezzabile per l’impegno dimostrato dalla casa di produzione sia per quanto riguarda la fedeltà alla trama sia, e soprattutto, per la struttura del gioco in sé.
Un buon tie-in
Il gioco è composto da 8 ambientazioni differenti, che verranno sbloccate una alla volta procedendo nella storia, e dispone di quattro livelli di difficoltà tra cui scegliere. Brave: Il Videogioco è sicuramente indirizzato ad un pubblico giovane, sia maschile che femminile, e che è alle prime armi nel mondo videoludico. Essendo un Hack ‘n Slash, l’accento cade molto sui combattimenti, che spesso risultano anche molto strategici. Il sistema di gioco, come anche il sistema di combattimento, presenta meccaniche semplici e lineari. Le armi a disposizione sono due, un arco e una spada lunga da combattimento, e i nemici sono numerosi e di vario genere. A seconda dell’avversario che il giocatore dovrà sconfiggere, quindi, si potrà optare per la strategia più congeniale alla situazione. Le due armi vengono utilizzate da Merida con agilità e velocità e ogni scontro quindi appare dinamico e ritmato, mai noioso. Altra particolarità del sistema di combattimento è la possibilità di unire alle armi una magia scelta tra terra, fuoco, vento e ghiaccio: in questo modo non solo si potranno potenziare gli attacchi verso quei nemici deboli a un preciso elemento, ma anche risolvere piccoli e semplici enigmi utilizzando la magia giusta al momento giusto. Il gioco, infatti, presenta un discreto numero di piccoli e semplici indovinelli o enigmi che dovranno essere risolti per progredire nella trama, accedere a nuovi luoghi od ottenere oggetti. Ogni livello, inoltre, necessita del recupero di un predeterminato numero di oggetti per essere completo al 100%. Questi, spesso, sono potenziamenti per le armi, per l’attacco, la difesa o la magia di Merida. Brave: Il Videogioco, presenta certamente delle meccaniche lineari e semplici, ma si mostra anche come un gioco con uno sviluppo e una struttura un po’ più seri del classico tie-in che riprende semplicemente un dato brand. Gli sviluppatori avrebbero potuto creare, senza troppi problemi, un semplice platform che riprendesse a grandi linee la trama del film e i personaggi, visto anche il target non troppo esigente a cui è indirizzato; invece hanno deciso di approfittare dell’atmosfera fantasy del nuovo film Pixar per aggiungere alcuni elementi che rendessero il tutto più originale. Oltre ai potenziamenti che si possono recuperare durante la storia aprendo scrigni, distruggendo casse o tirando leve, infatti, esiste anche un negozio dal quale possono essere acquistate armi più potenti, altri vestiti, pozioni e tutto ciò che possa tornare utile al giocatore. Il prodotto, però, essendo molto lineare e semplice, si basa molto su un percorso già tracciato da seguire, lasciando ben poco all’esplorazione. Altra, ma non ultima, nota positiva è la presenza di un buon salvataggio automatico: sempre in virtù del target di riferimento, l’autosalvataggio è quasi sempre presente, privando il giocatore della seccante preoccupazione di dover continuare a salvare i suoi progressi.
…anche in compagnia
Merida non è l’unico personaggio che il giocatore potrà utilizzare, spesso infatti diverrà giocabile anche la "mamma-orso", ma la scelta per l’uno o l’altro personaggio dipenderà dal corso della storia e non da una nostra personale decisione. Ciò che può essere deciso è l’introduzione di un secondo giocatore, che potrà intervenire ed andarsene a proprio piacimento prendendo l’aspetto di un "fuoco fatuo", ossia delle fiammelle blu e aleggiano attorno alla protagonista. Se si è in possesso di Kinect o Play Station Move si potrà accedere anche ad un simpatico minigioco di simulazione di tiro con l’arco.
Stile Pixar
Visivamente il gioco riprende il classico e ormai celebre stile grafico del mondo Pixar. La grafica di gioco però risulta molto poligonale e spesso assume un po’ le sembianze di un platform, anche a causa della telecamera fissa, la quale segue il personaggio con un’inquadratura dall’alto, avvicinandosi o allontanandosi da Merida a seconda dell’azione che deve compiere. La grafica dei vari video invece assume dei tratti leggermente più puliti e morbidi, anche se non è ancora delle migliori: sfondo e abiti ancora possono passare, ma i capelli della protagonista, che nel film appaiono morbidi e numerosi, nel videgioco prendono più le sembianze di strani tentacoli. La narrazione avviene però con uno stile differente di video, ovvero attraverso l’illustrazione. I personaggi sono statici, proprio come la pagina di un libro, spesso anche senza uno sfondo dettagliato, e una voce fuori campo conduce la sequenza delle immagini. In questi casi la grafica è assai più bella da vedere e si ricollega ancora di più al target dei piccoli giocatori inesperti. Le ambientazioni dei vari livelli, pur essendo svariate, presentano molti tratti simili tra loro e sono anche abbastanza ristrette, lasciando ben poco all’esplorazione. Il doppiaggio è ben realizzato e la colonna sonora è in linea con il mondo fantasy-scozzese in cui è ambientata la storia.
Concludendo
Brave:Il Videogioco è un ottimo tie-in dell’omonimo film. Il gioco, pur essendo indirizzato ad un pubblico giovane e alle prime armi, è molto ben sviluppato. Unendo meccaniche semplici di gioco a più complessi e strategici sistemi di potenziamento e di combattimento, il titolo si presenta come un tie-in ben strutturato e curato in molti dettagli. Anche se si riscontra qualche piccola pecca nella grafica un po’ poligonale, rimane comunque un bel gioco, da utilizzare volendo in compagnia e, anche grazie ai vari enigmi e scontri dinamici, piacevole anche in single-player.