Darkest Hour – Recensione Darkest Hour: A Hearts of Iron Game

Da qualche anno a questa parte Paradox Interactive sta proseguendo la politica di offrire la possibilità di distrubuire e patrocinare alcuni dei lavori più promettenti dei modder appartenenti alla propria comunità online, e non certo senza un bel guadagno unito al risparmio. Questa scelta spesso si ritrova a essere vincente, come dimostra Darkest Hour.

Una comunità forte come il ferro

Darkest Hour è un gioco basato su Hearts of Iron II, uno dei titoli di maggior successo mai prodotti da Paradox Interactive, che oltre a ciò ha avuto il pregio di riuscire ad attirare attorno a sè una nutrita comunità di modder e appassionati che hanno cercato negli anni di migliorare il gioco sotto ogni aspetto. Proprio per questo Paradox ha deciso di aprirsi a una politica di sponsorizzazione di prodotti Da i giocatori, per i giocatori, offrendo così la possibilità di sostenere quei mod che appaiono tra i più promettenti e pubblicarli come giochi veri e propri. La scelta fu sostenuta e accolta con favore dalla comunità perchè permetteva di avere titoli a immagine e somiglianza dei giocatori, dando voce così a tutte quelle osservazioni che negli anni erano state fatte a proposito di Hearts of Iron II. HoI2 è stata la solida struttura da cui gli ormai sviluppatori di Darkest Hour hanno potuto iniziare a creare il loro gioco, grazie alle sue consolidate meccaniche di gestione e strategia: una mappa strategica globale in tempo reale, varie tipologie di unità con punti forti e deboli, simulazione del sistema produttivo, di ricerca, di rifornimenti e molto altro. Molti potrebbero chiedersi cosa ha spinto le menti dietro a Darkest Hour a non scegliere di lavorare sul più moderno Hearts of Iron III: la semplice risposta è la maggior confidenza e affidabilità dal lato tecnico e della moddabilità del secondo capitolo della serie. Ma adesso addentriamoci nei dettagli.

I lati luminosi dell’ora più buia

Ma quali sono le differenze e le migliorie che Darkest Hour apporta al già ottimo (ma datato) Hearts of Iron II? Partiamo ovviamente da quella più evidente, cioè il restyling grafico e tecnico della mappa di gioco, cosa che era necessaria per un titolo che si proprone ai mercati del 2011, infatti la mappa base di Hearts of Iron II era ormai poco piacevole alla vista, oltre che imprecisa. La nuova mappa Infatti, oltre a essere curata maggiormente nei dettagli, presenta un maggior numero di province e una migliore rappresentazione d’importanti punti strategici come Malta, Gibilterra, Guantanamo Bay e varie isole del Pacifico. Il gioco presenta anche un sistema di decisioni che ci permetterà di attivare eventi che potranno condurci verso risultati storici che ci permetteranno di osservare molto spesso un’evoluzione coerente della nostra partita ma non determinata in quanto sarà possibile anche puntare a scelte alternative. Oltre alle decisioni storiche troveremo opzioni che ci permetteranno di legiferare sul servizio di leva, modificando così la nostra disponibilità di uomini, epurare i generali sgraditi e altre leggi generiche, che rendono più godibile il gioco. E’ da segnalare inoltre che Darkest Hour in generale migliora ogni aspetto di Hearts of Iron II in maniera più o meno lieve in tutti i campi, rendendo il gioco più godibile e comprensibile persino a chi solitamente evita questo genere di videogiochi. Ultimo dettaglio ma non meno importante è che il gioco già nella prima relase della versione base è tradotto in Italiano (seppur con veniali imperfezioni), cosa rara per un gioco pubblicato da Paradox.

Grandi guerre, grandi sfide

Solitamente è bene esordire in una recensione segnalando informazioni sulla trama di un videogioco, o come in questo caso sul contesto storico rappresentato; nel caso di Darkest Hour però c’è una variazione che obbliga a fare di ciò un discorso a parte. Come alcuni di voi sapranno, Hearts of Iron II è un gioco che si focalizza principalmente sul secondo conflitto mondiale, un periodo storico sempre pronto a essere preso a ispirazione per titoli di tutti i generi; anche nel caso di Darkest Hour non poteva mancare, tuttavia però oltre al consueto scenario vi è la piacevole aggiunta della possibilità per la prima volta di giocare una partita contestualizzata nella Grande Guerra, periodo affascinantissimo ma che per un motivo o per un altro molto spesso è stato assente dal panorama videoludico. Chi ha lavorato a Darkest Hour ha pensato bene di sfruttare le meccaniche di Hearts of Iron, che prevedono la formazione di lunghi fronti e trincee, che a ben guardarle risultano ottime per offrire una buona rappresentazione della Prima Guerra Mondiale. Lo scenario della Grande Guerra nonostante risulti essere già una piacevolissima variante, rimane però al momento meno curato e più corto rispetto a quello della Seconda Guerra Mondiale; spesso infatti lo scenario terminerà troppo precocemente o inizieremo la guerra non avendo opportunità di prepare le nostre forze come meglio crediamo. Da notare un altro problema, la presenza di bug che talvolta impediscono ad alcuni eventi di attivarsi rendendo meno piacevole l’esperienza di gioco, e questo problema per la verità si presenta alle volte anche nello scenario basato sulla Seconda Guerra Mondiale. Altri problemi riguardando l’intelligenza artificiale, che spesso non riuscirà a organizzare invasioni navali e anfibie sufficientemente elaborate, cosa che porta al rischio che le partite finiscano in situazioni di stallo, e infine è da segnalare lo sbilanciamento che porta alcune nazioni a essere eccessivamente forti rispetto alle altre.

Conclusione

Darkest Hour è sicuramente un buon gioco che potrebbe rendere le meccaniche di Hearts of Iron maggiormente appetibili anche a chi non è avvezzo ai giochi strategico-gestionali di questo tipo e vorrebbe provare. Inoltre il suo prezzo competitivo lo rende un opzione da prendere in seria considerazione.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento