Darkfall Online – Recensione Darkfall


 Ancora una volta alla breccia, cari amici, ancora una volta!

Dulcis in fundo, ecco l’aspetto più affascinate di Darkfall: il mondo di Agon e le battaglie tra mob e giocatori che vi si svolgono. Agon è sostanzialmente un’enorme massa di terra al centro della mappa con, ai quattro estremi, 4 isole di grandi dimensioni. Ogni razza si divide uno spicchio della torta di Agon, ma ben presto si capisce che la razza e le alleanze poco importano. Quello che ti fa riconoscere da che parte sta qualcuno è la sua gilda. Perciò, per scoprire se qualcuno è vostro nemico, dovrete puntargli contro il mouse e leggere il suo nome e la gilda di appartenenza (i nomi non svolazzano sopra le teste). Diventa importante fare attenzione a dove ci si muove e conoscere il territorio per evitare di finire dentro una città di una gilda poco amichevole.

Darkfall punta molto su ciò che i giocatori riescono a fare e come si regolano tra di loro tramite le relazioni sociali: questa libertà è la componente più interessante del gioco. Intrighi, tradimenti,  cospirazioni, alleanze segrete, furti in banche di gilda diventano metagaming e linfa vitale per un gioco che si basa sulle interazioni tra giocatori (come dovrebbero essere tutti i Mmorpg). Tutto questo inevitabilmente sfocia in guerre e battaglie: nessuno in Darkfall vuole fare la propria città con case a fungo, popolate da graziosi omini blu per andare a fare raid pve nell’istanza di Gargamella. Le città sono prima di tutto sfoggio di potere e ricchezza da parte di una gilda.

Costruirle è molto dispendioso ma, se debitamente sfruttate, potranno essere remunerative: partiamo dal fatto che le città e i villaggi sono disponibili in numero limitato, sparsi per tutta la mappa. Viene  spontaneo quindi iniziare a pensare ad una realtà medievale dove il vicino cerca di approfittarsi delle risorse del più debole o allearsi per sconfiggere il più forte. Le guerre e le battaglie possono coinvolgere un numero teoricamente infinito di giocatori facendole diventare davvero epiche e costose nonchè una gioia per i mercanti e gli sciacalli dei campi di battaglia. Ma c’è sempre un "ma": ad un certo punto la magia si rompe. Il gioco si è dimostrato incapace di gestire scontri che coinvolgano più di un centinaio di giocatori e, vista la natura non istanziata del gioco, sono anche comuni, per le gilde numerose, un numero troppo elevato di giocatori nella stessa locazione che creano inevitabilmente lag e appesantimento del motore grafico, arrivando a rendere ingiocabili questo genere di battaglie. Un futuro miglioramento del client e dei server inevitabilmente potrà e dovrà sistemare questo problema, rendendo finalmente giustizia allo spirito guida di Darkfall, dandogli la possibilità di esprimersi al meglio, sempre che non sia troppo tardi.

 

Le dimensioni del mondo sono considerevoli ma non enormi come si pensava prima della release: la mancanza di un sistema di viaggio come i teletrasporti rende i viaggi lunghi e rischiosi, specie nei primi giorni di gioco.  Un sistema di teleport simile a quello di Shadowbane avrebbe potuto aiutare. Esplorando, ci si renderà conto dello spopolamento faunistico del mondo di Agon: i mostri compaiono solo in determinati posti e in piccoli gruppi, ma soprattutto una cosa che è lecito aspettarsi da un sandbox non istanziato è la presenza di animali e vita oltre alla normale carne da macello per aumentare le skill. Se vorrete procurarvi delle pelli sarete costretti a cacciare pericolosi orsi invece che andare nel bosco a cacciare cervi e daini, visto che di questi non ne troverete traccia. Questo, nel complesso non fa perdere molta atmosfera al mondo di Agon ma i veterani di Ultima si sarebbero certamente aspettati delle rifiniture simili. 
 



Conclusione

Che dire alla fine di Darkfall? Un buon mmorpg che ha rischiato di diventare una leggenda, o una meteora, ma allo stato attuale ancora non lo è. Partito agli inizi del progetto come un nuovo Ultima Online, pian piano, taglio dopo taglio, si è ridotto ad esserne la trasposizione di una sola parte, ovvero quella relativa al pvp e al pking. Si ha il paradosso di un sandbox, gioco aperto e libero, "limitato" ad un solo aspetto: quello del combattere.

In concreto, tutto in Darkfall ruota attorno a guerra e diplomazia, in tutte le scale numeriche possibili: dal singolo predone che ti assale lungo una strada al grande impero dotato di città e galeoni. Di fatto è un Mmorpg di nicchia che si è autolimitato, creandosi una schiera di fedeli fan che appoggiano in pieno la sua filosofia, ma che difficilmente crescerà oltre questa limitata cerchia di adepti, una cerchia che comprende buona parte  degli hardcore-pvp, nostalgici del pk di UO. Tuttavia il titolo rimane fortemente sconsigliato a tutti gli altri. La sua ostilità, la difficoltà di accesso, la sua scarsa voglia di farsi conoscere ed apprezzare da altri tipi di giocatori è sia una debolezza che una forza. Se la Aventurine riuscirà a gestire economicamente il progetto Darkfall, potrebbe essere il capostipite di un nuovo genere di mmorpg che non vuole uccidere il gigante cattivo WOW ma cerca solo di avere una sua nicchia e tirare avanti. Ma potrà DF reggere il confronto con i rivali diretti che si profilano all’orizzonte o la sua carcassa verrà spolpata da giochi come Mortal Online ed Earthrise? Ai posteri l’ardua sentenza.


Tecnica.
Grafica non al passo con i tempi ma performante, interfaccia rustica ed essenziale, audio terribile!
 

Lore. Tutta l’ambientazione è negli standard del fantasy occidentale e ne ricalca i soliti steriotipi: fa quello che deve fare nulla di più nulla di meno.
 

Crescita. Come dovrebbe essere in tutti i mmorpg, libera e senza pressioni dei livelli. Il sistema di skill ha bisogno di maggior bilanciamento e studio.
 

Interazione. Politica, guerra e vendetta, a volte cosi cattivo da sembrare il mondo reale. Libero ma con pochi strumenti per aumentare l’interazione su qualsiasi aspetto che non sia il PvP.
 

Mondo. Il mondo parte bene, affascina,i coinvolge ma alla lunga si rivela senza vita, un bello sfondo di cartapesta in una recita.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento