Days Gone Remastered Recensione

Recensito su PlayStation 5

Days Gone Remastered Recensione
Days Gone è tornato, ecco la recensione

Days Gone è uno di quei giochi che ha fatto parlare di sé per anni, dividendo appassionati e critica sin dal suo primo annuncio. Fin dalla presentazione, il titolo ha generato un’ondata di hype senza precedenti, raccogliendo numerosi consensi ma anche non poche critiche, soprattutto in seguito al suo lancio su PlayStation 4.

Nel corso degli anni, la serie è (purtroppo) finita nel dimenticatoio e il sequel, richiesto a gran voce dai fan, è stato più volte scartato dai vertici PlayStation, gettando un velo di incertezza sul team di sviluppo e sui suoi progetti futuri.

Ora, a sei anni dall’uscita originale, Sony Computer Entertainment ha scelto, con una mossa poco condivisa dalla community, di riportare in vita questo ambizioso progetto firmato Bend Studio, affidando il lavoro di rimasterizzazione al team britannico di Climax Studio. L’obiettivo? Dare nuova vita a uno dei classici della scorsa generazione, in questa versione rinnovata.

Ma Days Gone Remastered riuscirà davvero a rendere giustizia all’opera originale del 2019? E soprattutto, le migliorie tecniche e i nuovi contenuti introdotti basteranno a giustificare un nuovo acquisto?

Days Gone Remastered Recensione

Days Gone è uno di quei titoli che, insieme a The Last of Us Parte II e Ghost of Tsushima, ha chiuso in bellezza l’ottava generazione videoludica, dimostrando ancora una volta quanto Sony abbia dominato con la sua PlayStation 4. È anche il gioco che ha riportato sotto i riflettori Bend Studio, gli stessi sviluppatori dietro a Syphon Filter, dopo anni di totale silenzio.

Non possiamo negare che il gioco ha diviso parecchio: c’è chi lo ha amato tantissimo e chi invece ne è rimasto piuttosto deluso. Personalmente lo considero un ottimo titolo, che propone diverse meccaniche davvero interessanti come le orde di freaker, la gestione della moto e un mondo aperto tutto sommato convincente. Però, e qui arriva il punto, Days Gone non è perfetto, e quei difetti che lo accompagnavano al lancio si fanno sentire ancora oggi, anche in questa versione rimasterizzata.

Days Gone Remastered Recensione
Days Gone Remastered Recensione | Un vero gioiello dell’ottava generazione

Non parlo tanto del lato tecnico, che pur non essendo particolarmente mozzafiato, riesce comunque a regalare momenti memorabili e suggestivi, grazie soprattutto al modo in cui sono rappresentati i personaggi principali. Anche il mondo di gioco, per quanto non originale, riesce comunque a coinvolgere grazie alla sua vastità e libertà d’esplorazione.

Rigiocandolo oggi in questa “versione aggiornata”, ho provato a chiudere un occhio su certe pecche, ma alcune di queste sono ancora lì: e in fondo è normale, visto che parliamo dello stesso gioco. Probabilmente sono proprio questi limiti a non avergli permesso di raggiungere i livelli dei mostri sacri come Uncharted o God of War.

Ciò a cui mi riferisco sono alcune scelte narrative e il trattamento riservato a determinati personaggi principali che non mi hanno convinto. Figure dal grande potenziale finiscono per essere relegate a ruoli marginali, al punto tale da risultare poco rilevanti nel contesto della storia.

L’esempio più emblematico è Boozer, il fidato compagno di Deek: introdotto come un biker impavido e carismatico, con tanto di tatuaggi in bella vista, si trasforma nel giro di un’ora in una presenza sporadica e poco incisiva per buona parte dell’avventura. Anche sul fronte del gameplay alcune scelte lasciano ancora perplessi, a causa dell’adozione di un sistema forse un po’ troppo arcade, contribuendo a smorzare l’impatto straordinario creato durante la presentazione all’E3 del 2018.

Ciononostante, Days Gone resta uno dei titoli più interessanti degli ultimi anni, capace di offrire una nuova prospettiva a un genere ormai afflitto da idee poco innovative ed entusiasmanti. Va precisato che questi aspetti, per quanto degni di nota, non saranno al centro di questa recensione e non influiranno sulla valutazione finale. Se volete scoprire la nostra recensione originale, potete collegarvi qui.

Days Gone Remastered Rcensione
Days Gone Remastered Recensione | Il comparto tecnico ha ottenuto diversi miglioramenti

Un comparto tecnico migliorato con nuove modalità e contenuti inediti

Days Gone Remastered spinge sull’acceleratore con PS5, portando con sé un notevole upgrade tecnico rispetto alla versione originale. Il frame rate è stabile e il colpo d’occhio è decisamente più convincente. La risoluzione passa dai 1080p di PS4 al 4K nativo su PS5, garantendo un livello di dettaglio maggiore che contribuisce a rendere il titolo ancora più realistico, soprattutto nelle cutscene di gioco.

Ciò che sicuramente colpisce di più tra tutte le migliorie apportate è l’illuminazione ambientale. Fin dalle prime sequenze di gioco si nota un mondo di gioco più cupo e opprimente, che trasmette benissimo il senso di un’umanità in rovina. Le ombre sono molto più credibili e i colori del mondo di gioco risultano molto più vivi e profondi rispetto alla sua controparte su PS4. L’adozione del motion blur rende più concitate le scene d’azione, specialmente in sella alla propria moto.

Anche il comparto audio ha beneficiato della tecnologia avanzata di PS5 che, grazie al Tempest 3D audio impiegato da Sony, garantisce un audio più nitido e pulito, contribuendo a rendere l’atmosfera di gioco ancora più coinvolgente. Ottimo anche l’utilizzo del feedback aptico del DualSense che si abbina perfettamente con l’utilizzo della moto e delle armi.

Nel complesso, il lavoro di miglioramento si vede ed è evidente, ma si nota solo se si presta particolarmente attenzione ai dettagli circostanti. Dopo alcune ore di gioco, infatti, tutti questi aggiornamenti tecnici sono entrati in secondo piano nel giro di poco tempo, facendomi emergere qualche perplessità sull’effettiva necessità di questa remaster.

Almeno per quanto riguarda la storia principale, devo dire che il gioco risulta ancora godibilissimo su PS4 visto che sono passati “solo” 6 anni dalla sua release ufficiale e i miglioramenti apportati non cambiano radicalmente l’esperienza di gioco, come succede per esempio in un remake.

Horde Assault e Permadeath mode

Questa remaster introduce anche alcune novità interessanti. La prima è Horde Assault, una modalità a ondate in cui il numero di zombie e la difficoltà aumentano progressivamente man mano che si riesce a sopravvivere. In Horde Assault affronterete orde di freakers in alcune delle location più iconiche della storia principale, con la possibilità di utilizzare e personalizzare i personaggi principali del gioco originale.

Il titolo consente di modificare liberamente il proprio arsenale, e ogni personaggio dispone di tratti unici che possono essere sfruttati strategicamente in battaglia. Questa modalità approfondisce ulteriormente le meccaniche di gioco di Days Gone, offrendo ai fan la possibilità di affinare le proprie abilità da applicare anche nella campagna principale.

Fanno il loro ingresso anche la Permadeath Mode e la Speedrun Mode, dedicate ai giocatori più temerari: la prima vi sfida a completare l’intero gioco senza mai morire, mentre la seconda invita a farlo nel minor tempo possibile.

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Days Gone Remastered Recensione | Il titolo offre nuovi modi di vivere il mondo di gioco

Days Gone Remastered Recensione | Conclusione

Days Gone è sicuramente uno dei migliori titoli della scorsa generazione, e questa remaster ne esalta ulteriormente le qualità, grazie al potente hardware di PS5. Le novità introdotte sono interessanti e offrono un nuovo modo di sperimentare sia le meccaniche di gioco che la storia stessa.

Tuttavia, oltre a tutte queste migliorie non c’è molto altro che giustifichi pienamente il prezzo di listino. Il comparto tecnico è eccellente, soprattutto su PS5 Pro, ma le migliorie apportate tendono a passare inosservate durante le scene concitate della storia principale.

Inoltre, molte delle pecche della versione originale sono ancora presenti e, anche a distanza di 6 anni, rendono ancora amaro lo sviluppo della trama.

La modalità a onde è un’ottima aggiunta: permette di migliorare le proprie abilità di combattimento, rivisitando alcune delle zone più iconiche del mondo di gioco e utilizzando, oltre Deacon ST. John, nuovi personaggi.

In conclusione, Days Gone Remastered merita l’upgrade dalla versione PS4? La risposta è: dipende. Se avete già giocato la versione originale su PS4 e volete rivivere la storia con un upgrade da 10 Euro,allora sì, assolutamente. Ma se siete indecisi sull’acquisto della remaster a prezzo pieno, il mio consiglio è quello di rimanere sulla versione originale, tra l’altro disponibile su PS Plus sin dall’arrivo di PS5 sul mercato.

Vi ricordo che Days Gone Remastered è stato rilasciato su PS5 e PC il 25 Aprile ad un prezzo di listino di 50 Euro, con la possibilità di upgrade per tutti i possessori della copia originale acquistata al momento del lancio.

7.5
Un'ottima rimasterizzazione ma forse poco necessaria

Pro

  • Risoluzione maggiore
  • Illuminazione ambientale degna di nota
  • Feedback aptico del DualSense

Contro

  • Nel complesso, le novità sono poche
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