Dragon Age: Origins – The Stone Prisoner – Recensione Dragon Age: Origins – Il Prigioniero Di Pietra

Un Golem Per Amico

Il Prigioniero Di Pietra si propone di aggiungere al vostro gruppo di Dragon Age: Origins un nuovo e potente personaggio: la golem Shale. Ecco quindi che una volta scaricato ed installato l’apposito pacchetto scaricabile sarà possibile accettare la missione affidataci da un mercante al Passo di Sulcher per sbloccare una nuova ambientazione: il Villaggio di Honnleath, ove, per l’appunto, sarà possibile reperire la nuova compagna.

Ma Che Bella Statua

Come con la maggior parte dei DLC dedicati al proprio titolo, Bioware ha deciso di proporre una relativamente veloce missione di reclutamento accompagnata da del semplice dungeon crawling, atti a delineare al meglio la personalità di Shale, la quale si rivelerà essere un personaggio ottimamente caratterizzato ed in grado di far fare qualche risata proprio per via della sua scontrosità: dispiace un po’ notare come il suo oscuro passato non venga esplorato nei dettagli, nemmeno completando al 100% le attività proposte dal contenuto in questione, e che resti quindi relegata al ruolo di comparsa se paragonata agli altri membri del gruppo, quelli genuini. Tuttavia, malgrado qualche sbavatura sul piano narrativo, l’apporto del nuovo membro sul campo di battaglia si rivela fenomenale: Shale è dotata di abilità specifiche che le permettono di supportare il gruppo in molti modi diversi, oltre che alla capacità di agire come il tank perfetto grazie all’incredibile mole di costituzione che la contraddistingue dagli altri personaggi e alla capacità di debilitare gruppi di nemici grazie alle sue abilità con effetto ad aria.
 



Shale è una combattente straordinaria, peccato che il suo passato non venga esplorato a dovere.

Nel corso della ricerca dei suoi ricordi sarà inoltre possibile farsi indicare l’ubicazione di un bottino sostanzioso nelle vie sotterranee di Orzammar, aggiunta sicuramente godibile visto che per quanto concerne ogni altro aspetto, come già detto, la realizzazione lascia alquanto a desiderare. 
Purtroppo il DLC in questione risulta ulteriormente inficiato da una durata assolutamente inadeguata in confronto all’esborso richiesto (circa 15 Euro), specie se considerato che il livello di approfondimento caratteriale di Shale è piuttosto limitato, in virtù soprattutto del suo non ricordare pressoché nulla della sua vita come nana.

Tutti Insieme

Il Prigioniero Di Pietra non è un DLC malvagio: propone infatti un personaggio convincente in quanto a caratterizzazione ed utilità effettiva e due nuove ambientazioni visitabili, oltre alla reperibilità di discrete aggiunte per il proprio inventario; a recar danno a quello che altrimenti sarebbe stato un buon contenuto aggiuntivo subentra una durata iniqua se paragonata al prezzo proposto per fruire dell’espansione. Il Prigioniero Di Pietra resta dunque consigliato solamente a chi cercasse di ottenere il massimo dal titolo Bioware, pur sapendo che il rischio è quello di procurarsi una storia che sa tanto di tagliata ed al massimo un’ora aggiuntiva di semplice esplorazione.

 

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