Fallout: New Vegas – Old World Blues – Recensione Fallout: New Vegas – Old World Blues

Old World Blues. Questo è il nome scelto dagli sviluppatori Obsidian per il terzo contenuto aggiuntivo di Fallout: New Vegas. Un DLC che si distingue rispetto ai precedenti grazie ad una buona trama, un’ottima caratterizzazione dei personaggi e una nuova ambientazione tutta da scoprire. Analizziamo ora nel dettaglio Old World Blues.
 


 


Un mondo a parte

Una volta conclusa l’installazione e avviato il gioco, apparirà un messaggio sullo schermo che vi inviterà a prendere visione di un film al drive-in del Mojave. Il filmato spiegherà la storia di Big Mountain, un luogo dove un gruppo di scienziati crearono un nuovo mondo tecnologico separato dal resto del globo. A Big Mountain vennero condotti diversi esperimenti, alcuni realizzati al fine di migliorare la condizione di vita dell’uomo, altri a scopi bellici. Speranze e sogni divennero realtà. Almeno fino al momento in cui scoppiò la guerra atomica, con la conseguenza delle radiazioni, che ridusse in miseria la struttura e gli scienziati stessi.

Conclusa la presentazione della storia verrete a conoscenza del Dottor Klein e della sua equipe di scienziati. L’accoglienza è ben diversa da quello che ci si potrebbe aspettare da un gruppo di “cervelloni”, infatti nei dialoghi preverranno battute ironiche e battute a sfondo sessuale. Ma non è finita qui: scoprirete infatti che gli scienziati si sono divertiti a togliervi il cervello, il cuore e la colonna vertebrale. L’unico modo per recuperarli è di andar a far visita al Dottor Mobius, un ex-scienziato del team del Dottor Klein rifugiatosi nella zona proibita di Big Mountain, che punta ad assumere il comando della struttura di ricerca. L’obiettivo principale imposto da questa missione aggiuntiva è appunto andare a cercare ed eliminare il Dottor Mobius “senza ficcanasare” nei dintorni, stando a quanto impongono gli scienziati, ma voi sarete comunque liberi di girovagare per tutta la nuova mappa di gioco.
 

Il livello di difficoltà di Old World Blues è abbastanza elevato, di conseguenza se non avete superato il livello 15 (come raccomandato) e non avete a disposizione un buon equipaggiamento, sarà piuttosto ostico completarlo. In vostro aiuto saranno disponibili da subito diverse abilità extra come “scorato”, che aumenterà del 25% i benefici delle sostanze curative, oppure “scervellato”, che eviterà di subire menomazioni alla testa. Inoltre in Big Mountain saranno reperibili diverse armi e armature davvero interessanti e particolareggiate. Per esempio completando la stanza da test x-13 sarà disponibile la tuta mimetica aurale, un’armatura in grado di comunicare con voi che vi avviserà in caso di mancanza di stimpak o di altri medicinali curativi. Come nuove armi non possiamo non citare l’Ascia Protonica, ottima per i combattimenti ravvicinati, e l’Emettitore Sonoro, molto utile contro i robot. I nemici che incontrerete durante l’avventura saranno proprio in prevalenza robot, che varieranno da cani a scorpioni cibernetici.
 

In conclusione

Vale dunque la pena di acquistare Old World Blues? Assolutamente sì, sia se avete apprezzato il gioco originale e volete un buon motivo per ritornare ad esplorare il Mojave, sia se volete provare un’esperienza diversa da quella offerta dai canoni classici del franchise Fallout.

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