Free Running – Recensione Free Running


SPIDERMAN, SEI TU L’UOMO RAGNO

Il vostro sogno è quello di emulare le gesta del ragnetto?
Con un salto maldestro, ogni mattina vi buttate giù dal letto a castello?
Alla vista di una rampa di scale, una sporgenza, un’altura, sentite il desiderio irrefrenabile di buttarvi a capofitto?
Ecco, allora il Parkour fa per voi.
Tranquilli. Ora vi dico cos’è:

Innanzi tutto iniziamo col dire, che tale disciplina fa parte della schiera di sport estremi, quindi occhio a praticarla, che poi se finite al pronto soccorso, vi passa la voglia.
Lo scopo è quello di spostarsi velocemente da un punto all’altro senza dar peso agli ostacoli che man mano incontreremo. Questo vuol dire che nessun muro, nessuna scala, niente e nessuno potrà fermarci. Si salta e basta!
C’è un unico problema: per praticare questo sport ci vuole un fisico prestante, spazi aperti ed una discreta prontezza di riflessi. Voi avete solo gli spazi aperti? Bene, ecco che vi aiuta la psp.
Rebellion ha sfornato per il piccolo gioiellino Sony Free Running, incarnazione videoludica quasi totale della disciplina del Parkour. Il gioco vi mette nei panni di un giovane traceur (cosi sono chiamati i praticanti dello sport in questione) impegnato a fare carriera, permettendovi di scegliere tra 2 ben distinte modalità di gioco:
Single Player: avrete a disposizioni 10 scenari da spolpare fino all’osso in ogni angolo remoto. Inizierete in palestra, che fà da tutorial per imparare i comandi principali del vostro alter ego, che col tempo e con l’esperienza acquisirà sempre maggiori abilità e caratteristiche, in modo da poter agire diversamente di fronte agli ostacoli man mano proposti. Oltre al vostro traceur nel proseguire del gioco avrete la possibilità di sceglierne sempre di nuovi, ognuno diverso dall’altro. Diverso nelle caratteristiche e nel modo di approcciarsi ai vari ostacoli. Dopo l’allenamento in palestra, il gioco vi proporrà sempre nuove sfide e nuovi ambienti. Si gareggerà in parchi all’aperto, in strutture sub-urbane, in parcheggi e addirittura sui tetti delle case. Insomma un po’ dappertutto. Le sfide spaziano dal classico Freestyle dove in una sorta di free roaming gireremo liberamente per la mappa, compiendo azioni a nostro piacimento, atte al completamento di alcuni obiettivi, alla consolidata sfida a tempo. La modalità più divertente però rimane il crash test, dove faremo le veci di collaudatore di danni automobilistici, con lo scopo di subire più danni possibile. Più ossa rotte, più punti in tasca. Quella più interessante invece è il “testa a testa” dove competeremo con un altro personaggio e vincerà chi riuscirà a fare più punti possibili coi dovuti tricks. Utile per misurarci con la cpu e mettere in atto le cose che abbiamo imparato.
L’altra modalità invece è il Multiplayer e, com’è facile intuire, ci permette di gareggiare contro un altro utente umano, in possesso di una psp con relativa copia del gioco della stessa regione (per qualche arcano motivo, copie diverse di regione non funzioneranno, cosa che invece non capita con altri titoli) e connessione wi fi. In questa modalità avremo fin da subito tutti gli scenari e modalità sbloccate, con l’aggiunta di 2 nuovi traceur da selezionare e 4 nuovi scenari (rifacimenti dei primi 4).


È GIUSTO EMULARE I GRANDI?

Secondo il gioco in questione, sembrerebbe di sì. Free Running deve essere visto come un Tony Hawk’s senza lo skateboard. Lo scopo è il medesimo: fare più trick possibili, usando l’ambiente circostante, per superare livelli ed upgradare il proprio personaggio. Né più ne meno. La formula è quella collaudata per ogni gioco di sport estremi. Anche i comandi risultano essere uguali, anche se qui sono sensibilmente peggiorati dai controlli non proprio efficaci della consolina Sony. D-pad approssimativo e analogico eccessivamente sbilanciato. Insomma ci si deve abituare. Addirittura  le indicazioni a schermo, risultano essere uguali al titolo Activision. Un omaggio alla serie?
Sembrerebbe più una volontà di non osare troppo, facendo apparire Free Running il più simile possibile a titoli già collaudati a cui strizza l’occhio (la serie Tony Hawk’s appunto).


NON è TUTTA GRAFICA QUELLA CHE LUCCICA

Sul piano grafico, bisogna fare una dovuta premessa. La psp ci ha abituato bene, mostrando titoli con un comparto tecnico impensabile su altre piattaforme portatili. Free Running purtroppo non appartiene a questa categoria. Il gioco in questione è assimilabile al cosiddetto ”effetto caviale”: quando voi mangiate qualcosa di raffinato, per poi scoprire che un panino con la mortadella è mille volte meglio. Free Running è cosi: a prima vista è impressionante, ma non nel senso buono del termine.. Texture sgranate, effetto scia onnipresente, compenetrazione dei poligoni eccessiva, monotonia degli ambienti (anche se sono vari, tendono a  somigliarsi strutturalmente un po’ tutti.), colori monotoni, si passa da tonalità diverse di marrone e verde. Free Running è impressionante nell’approccio col giocatore, facendolo entrare nel vivo dello sport.

BUONA LA MORTADELLA!

Vi ricordate il discorso del panino con la mortadella?
Free Running è il panino in questione. Se si lascia da parte per un attimo il comparto tecnico, se ci si focalizza sulla giocabilità infinita sul coinvolgimento totale, se si è appassionati di tale sport o comunque degli sport estremi, potreste trovarvi davanti ad una vera perla. Un gioco capace di farvi stare incollati allo schermino per ore, nel tentativo di fare sempre nuovi trick e di proseguire man mano nel gioco solo per il gusto del ”cosa c’è dopo?”.
Se vivete di grafica, se odiate la monotonia di certe situazioni, se non sopportate questo tipo di sport e se odiate la mortadella… beh allora statene alla larga. Il gioco non fa per voi. Però potreste provare la demo. Pensateci.

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