Hegemony Gold: Wars of Ancient Greece – Recensione

E’ fuori da ogni dubbio che di sviluppatori capaci, con idee chiare e con budget tutt’altro che astronomici per porre fine ai propri sogni ce ne sono tantissimi in giro, eppure stupisce la perizia e la qualità che molti team di sviluppo indipendenti riescono a mettere nei loro prodotti, rendendoli di fatto tutt’altro che di seconda o terza fascia. Magari lo sono per fattori di attesa o priorità nelle wishlist dei tanti giocatori, non certo per divertimento e capacità di dimostrare cosa si può fare con pochi fondi. Non sempre è cosi del resto, e presto capirete da che parte sta Hegemony Gold: Wars of Ancient Greece…

In Grecia per farci una (lotta) greca!

Negli ultimi tempi sono stati davvero pochi i giochi che hanno sfruttato uno degli scenari storici e culturali più belli ed importanti, quello greco. Gli sviluppatori indipendenti Longbow Games hanno cosi pensato di ambientarci la loro ultima creazione strategica in tempo reale. Un titolo che in realtà è una grande espansione del più “vecchio” Hegemony: Philip of Macedon (rilasciato l’anno passato). Al suo fianco altre due campagne che contribuiscono ulteriormente alla storyline del gioco, e ci riferiamo adArchimedean War che segue le gesta degli ateniesi all’inizio della Guerra del Peloponneso e la Ionian War. Le campagne sono tutte collegate tra loro, in modo da regalare un prosieguo intrigante della storia, uno degli aspetti a cui il team di sviluppo ha saputo dare tanto facendolo bene. A chiudere l’offerta che questo pacchetto offre, troviamo una modalità Sandbox che ci permette di giocare con una qualsiasi delle 26 fazioni presenti e senza essere vincolati da alcun tipo di evento o trama.Il periodo storico riproposto parte dal 359 A.C., ripercorrendo le vicende storiche che hanno influenzato la storia e la cultura greca di quel periodo; tuttavia, la perfetta mescolanza tra storia e trama introdotta, che ben si presta al tema, convoglia attenzione ed immersione a non finir,e a patto di superare i primi momenti di gioco che fungono da conoscenza e presentazione al prodotto.


Un gioco per tutti

Gli strategici richiedono un po’ di pratica e dedizione per essere giocati, ed è un genere che non piace a tutti. Tuttavia, giocare a Hegemony Gold non è impresa nemmeno per chi gli RTS non li ha mai giocati e, magari, sempre disprezzati perché non capace nello gestire truppe, rifornimenti, attacchi e via dicendo. La curva di apprendimento del prodotto di Longbow Games è molto dolce, e il gameplay dà assuefazione appena capito il minimo indispensabile. Essere coinvolti e divertirsi durante il susseguirsi di azioni, scontri e battaglie, tra uno spezzone ed un altro di trama recitata, è più facile di quanto non si possa immaginare. Ed è tutto dire visto che in Hegemony Gold: Wars of Ancient Greece non esiste tutorial che ci guidi pian piano, nonostante le fasi iniziali di gioco siano lente proprio per questo motivo. Sappiate che a vostra completa disposizione c’è anche un bel manuale in formato pdf (di circa 10 Mb) in cui sono svelate le tante caratteristiche e dettagli su cui ruota la concezione ed il gameplay del prodotto (gli amanti e patiti del genere apprezzeranno di sicuro).


Mangia che ti passa!

Una delle particolarità di questo Hegemony è senz’altro quella di dover costruire collegamenti tra mercati e zone della mappa in cui sono presenti truppe e città. Una idea nuova e mai vista prima d’ora in un gioco strategico, e che funziona molto bene. Creare linee di congiunzione tra fattorie e aziende dedite all’agricoltura (o mercati) risulta semplicissimo tramite un click destro di mouse, e ben presto si capisce l’importanza di tale azione. Avere truppe rinvigorite ed in salute, cosi come per i cittadini, è fondamentale per affrontare le tante battaglie che troviamo dinnanzi alla nostra strada. Al contrario, preparatevi ad avere truppe e cittadini col morale a terra e poco efficienti in guerra o nelle normali attività quotidiane che, in qualche modo, possono tornare utili alla nostra causa. Nel caso in cui la distanza dal conflitto sia lunga, allora possiamo adempiere ai bisogni nutritivi tramite l’utilizzo di schiavi e lavoratori (magari catturando nemici e rendendoli nostri sottomessi) per raccogliere qualsivoglia sorta di cibo da fattorie nelle vicinanze e fargli trasportare gli avanzi durante il percorso che ci viene richiesto di affrontare.

Ma il fattore alimentare diventa anche una e vera propria guerra alimentare per chi vorrà intraprendere questa strada: decidere di inviare truppe all’interno di aziende e zone di allevamento nemiche per fare razzie può diventare la mossa vincente per indebolire, alla base, gli avversari. Oltretutto, grazie l’utilizzo della mappa è facilissimo identificare e capire quali sono i mercati e le fattorie con produzioni di cibo importanti, a differenza di quelle che patiscono particolari periodi di crisi dovuti a coltivazioni differenziate o a causa di precedenti attacchi. Attenti anche alle scorte alimentari da mantenere, all’interno dei nostri territori, per il periodo invernale: potremmo metterci nei guai da soli se non si presta attenzione a questi piccoli, eppure grandi, particolari presenti in Hegemony Gold: Wars of Ancient Greece.


Unità e battaglie

Un’altra delle caratteristiche che fa di questo prodotto un titolo che non ha avuto bisogno di copiare da produzioni importanti, merito degli sviluppatori senza dubbio, è quello legato alle battaglie. Mettendovi a conoscenza del fatto che le unità presenti sono ben ventisei, inutile citarle tutte ma vanno dai classici lancieri alla fanteria, dalla cavalleria pesante a quella di ricognizione e cosi via, ci troveremo molto spesso a fronteggiare il nemico con piccoli eserciti di poche unità; ciò pone Hegemony come uno strategico che punta più sulla conquista di piccole porzioni di territorio alla volta, controllate da pochi nemici, che su conflitti epici in pieno stile Total War. Va detto che i combattimenti tra pochi uomini è senz’altro riconducibile anche ad un motore grafico che, quasi sicuramente, non avrebbe retto nel migliore dei modi le tante animazioni a schermo e i tanti attacchi simultanei. Un difetto, se cosi può essere definito, dovuto ad evidenti limiti tecnici ai quali son venuti in aiuto fattori come la progettazione di una mappa “libera” e senza passaggi obbligati, con tanti punti di interesse come fortezze e postazioni strategiche da fare proprie. La possibilità di costruire altre strutture non è, purtroppo, contemplata, ma l’IA delle truppe nemiche ben presto ci fa capire che stare attenti sul “pezzo”, e non su quello che non possiamo fare, è molto più importante!

Per questo entra in gioco, e giustamente, il fattore Diplomazia (new entry di questa versione) col quale stipulare tregue per potersi dedicare a missioni militari che riguardano altre regioni o città. Il sistema sviluppato funziona bene, sebbene sia fin troppo basilare e non cosi profondo come ci saremmo aspettati. Profondità che è invece presente nella trama ma anche nella gestione delle truppe o nella loro crescita che avviene attraverso l’assegnazione di punti a fattori come la riduzione del cibo consumato, l’aumento di eroismo e quindi di morale, la possibilità di subire meno danni, l’aumento della resistenza e della vista utile ad individuare truppe nemiche. Ad affiancare i nostri squadroni della morte troviamo generali che donano ulteriori punti extra, siano essi di combattimento o difensivi, ai nostri soldati. Ovviamente tante le tipologie di generali inseriti, da quelli abili in cavalleria a quelli idonei per i combattimenti su navi da guerra, ognuno con statistiche proprie ed unici punti di forza e debolezza con cui fare i conti in conflitto aperto.

Insomma, imparare come si gioca a Hegemony Gold: Wars of Ancient Greece è semplice, ma padroneggiare le tanti funzioni disponibili per condurre una campagna militare perfetta e senza problemi richiede dedizione ed un buon uso di intelligenza tattica.


I comparti tecnici

Dal punto di vista tecnico, trattandosi di un gioco indie, il lavoro fatto è buono ma non eccellente. E’ ovvio che questo prodotto non possa competere con le potenzialità grafiche di uno qualsiasi dei Total War, ma tirando le somme il mondo di gioco risulta molto vasto e con un numero di dettagli sufficiente. Il motore grafico è evidentemente vecchio, certo, ma si riesce a chiudere un occhio visto il divertimento che il gioco porta con sé. Di pregio, invece, la mappa strategica suggestiva e in stile pergamena. Per l’audio siamo su buone campionature di effetti sonori che vanno dagli attacchi con spade o lance, molteplici suoni ambientali e cosi via. Le musiche donano inoltre un qualcosa in più durante le fasi di gioco, soprattutto nei momenti in cui la trama va avanti o ci si concede una pausa dai conflitti.

Un gioco accessibile e con una interfaccia user friendly. Se dico che è il miglior RTS Indie di sempre non faccio un torto a nessuno, anzi. La storia, splendidamente raccontata, pian piano cresce sempre più, l’immedesimazione schizza al massimo e vi troverete a passare pomeriggi interi a non fare altro!
8

Pro

  • -Semplice da capire, stupendo da giocare
  • -In quanto a profondità non teme nessuno
  • -Migliore del predecessore...

Contro

  • -...ma c'è ancora qualcosa da migliorare
  • -Tecnicamente non può essere il massimo
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