Iron Man 2 – Recensione Iron Man 2

Fra i videogiochi tratti da film, ben pochi si sono dimostrati prodotti meritevoli. "Tratto da film equivale a scadente" è luogo comune piuttosto veritiero che trova i suoi albori sin dai tempi del videogioco basato sul film E.T., rilasciato su Atari 2600 nel 1982, il quale è ricordato come uno dei più grandi insuccessi commerciali della storia videoludica. Capita però talvolta che il prodotto ispirato dal film sia tutt’altro che scadente e si riveli addirittura un capolavoro – cosa che abbiamo potuto constatare con molti titoli basati su popolari saghe come Star Wars e Il Signore degli Anelli. Purtroppo, il gioco d’azione in terza persona che ci apprestiamo a presentarvi, Iron Man 2, non fa assolutamente parte di quest’ultima categoria.
 

Iron Man, che ti hanno fatto?

 

Fedeltà, un valore perduto

La fedeltà è un legame, un impegno tra due entità. Nel rapporto videogioco-film, si può definire come il rispetto dell’opera originale da parte del gioco. Essa è misurabile sotto più aspetti: il rispetto della trama, del background, del profilo dei personaggi, del pathos, e così via…
Di primo acchito, data la metafora con i rapporti umani, prevale l’idea che maggiore fedeltà doni maggior valore al titolo, e ci sentiamo di dire come in effetti sia vero: sebbene qualche "scappatella" possa risultare meritevole, specialmente quando invece di essere fuorviante amplia ulteriormente il background dell’opera piuttosto che limitarsi a riproporla in toto, non si può che gioire di fronte ad un titolo pienamente rispettoso della sua nomea.
Terminata questa corposa premessa, che vi permette la piena comprensione della logica dietro la recensione che state leggendo, siamo pronti a farvi un lungo elenco di motivi per il quale evitare Iron Man 2, che come avrete potuto intuire dai toni usati poco fa, si è rivelato tutto fuorché un prodotto fedele.
 

Ed ecco War Machine

 

Come non fare un videogioco (parte prima)

Avviata una partita, la prima cosa che salterà all’occhio (o meglio, all’orecchio) è il doppiaggio. Quantomeno per quanto riguarda la versione italiana, le voci non sono quelle dei doppiatori del film, e, a giudicare dalla capacità espressiva pressoché nulla, è facilmente presumibile come non si tratti nemmeno di professionisti. Dimenticatevi la scaltrezza e l’irriverenza di Tony Stark o la fermezza e l’integrità di Rhodes, perché a meno che non siate dotati di fantasiose doti rielaborative non troverete nulla del genere nella piattezza vocale dei due protagonisti giocabili. E con questo, un buon 50% del pathos e del profilo dei personaggi sparisce.
Il secondo punto cruciale è la trama: data la carenza di scontri nella pellicola, decisamente inadatti a un genere di gioco simile, è palese che coloro dietro al gioco cerchino exploit per giustificare maggior azione. Ma passare da un singolo scienziato pazzo e la sua minuscola armata a un intero esercito insurrezionalista di qualche dittatore sovietico uscito dal nulla può essere considerato lecito?
Appare doveroso sin da subito spendere qualche parola per quanto riguarda la qualità grafica del titolo, dato che, visti i budget milionari spesi in animazione computerizzata nel film, ci si aspetta quantomeno il riciclaggio delle suddette tecnologie, cosa che naturalmente non avviene. Qualitativamente pare di trovarsi di fronte a un prodotto leggermente migliore di ciò che si è visto con la prima XBox, con texture pessime, effetti grafici retrogradi e di impatto nullo. Persino le scene d’intermezzo si dimostrano chiaramente registrate a bassa risoluzione.
 

Banali scontri

 

Come non fare un videogioco (parte seconda)

Passiamo alla parte ludica di Iron Man 2. Si tratta di un titolo d’azione strutturato in maniera lineare, in cui, come già accennato, affrontiamo missioni guidando Iron Man o WarMachine a nostra discrezione. Le differenze riguardano l’armamento, più leggero e versatile per Iron Man, più pesante e dannoso per War Machine, ed entrambe le armature sono potenziabili nel corso del gioco accumulando punti che si possono spendere per tali migliorie. Essenzialmente gli scontri si svolgono ingaggiando i nemici singolarmente ed eliminandoli sia tramite corpo a corpo (per il quale sono previste un discreto numero di combo) sia con la pura potenza di fuoco di propulsori, mitra, missili e quant’altro. Nulla da contestare? Ovviamente sì, a partire dalla legnosità dell’azione e dall’estrema facilità: non esiste nulla che, anche alla massima difficoltà, offra una reale sfida; al posto di questa trova però posto qualcosa di spiacevole, ovvero la frustrazione, derivante dalla debolezza dei compagni che capita di dover proteggere, i quali vengono abbattuti in maniera talmente rapida da rendere quasi impossibile il completamento. Un gameplay banale e frustrante dunque, che nulla offre di nuovo se non una prova alla pazienza umana. Fortunatamente, il gioco è abbastanza corto da impedirvi di doverlo tollerare troppo a lungo, ammesso che troviate motivo di volerlo terminare.

In definitiva

La summa di tutto ciò che avete potuto leggere in questa recensione è evidente: Iron Man 2 è un gioco privo di qualsiasi appeal.
Esistono pochi motivi per il quale consiglieremmo di giocarlo: 1) non avere assolutamente nulla di meglio da fare (il che è traducibile in "è l’unico videogioco in vostro possesso che non avete ancora provato"); 2) essere fan di Iron Man a livelli tali da sentirvici costretti; 3) essere maniaci di achievement e voler ottenere 1000 punti facili per il vostro gamerscore; 4) doverne fare una recensione (condoglianze a voi).

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