Madden NFL 23 – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Ogni sport ha la sua leggenda, la sua icona, un vero e proprio simbolo che rende più familiare la stessa conoscenza della materia in questione. Per il basket è certamente Michael Jordan, per il calcio è Diego Maradona, e per il Football americano, sport che in Italia fatica ancora (seppur con grandi passi avanti) ad affermarsi ma che negli states è una vera e propria ragione di vita, è senza dubbio John Madden. Del resto, l’ex allenatore di Oakland è sicuramente un pezzo della storia di questa disciplina, tanto che il suo nome è rimasto legato non soltanto all’ideologia dello sport in sé, ma anche alla sua trasposizione videoludica. Inevitabilmente, Electronic Arts non poteva che dedicare in maniera ancor più speciale il capitolo di quest’anno proprio allo storico John, venuto a mancare lo scorso dicembre, portandosi dietro un pezzo di storia sportiva e videoludica importante.

Per quest’anno, la compagnia canadese era chiamata a una sorta di nuova partenza per il suo brand dopo le pesanti incertezze degli scorsi episodi. Missione compiuta? La meta (o il touchdown) forse è ancora lontana, ma la strada intrapresa può essere quella giusta.

Fieldsense e le novità principali di gameplay

Gli ultimi capitoli hanno mostrato il fianco – non poco – a problematiche a livello di gameplay decisamente importanti. Il Frostbite Engine ha iniziato a palesare limiti importanti, i quali si sono riversati con decisione sulla qualità generale del prodotto. In buona sostanza, il team di sviluppo di casa EA Tiburon ha compreso di doversi staccare del vecchio motore e lo ha fatto con il passaggio al nuovo FieldSense. Questo nuovo motore ha aperto importanti possibilità ludiche al franchise, soprattutto dal punto di vista di alcune dinamiche di gioco pesantemente “arretrate” e non più soddisfacenti per i giocatori appassionati.

Grazie al FieldSense, Madden NFL 23 offre ai giocatori un sistema di gioco decisamente più realistico e offre una maggior sensazione di controllo su ciò che accade in campo, soprattutto se si prendono in esame dettagli come le collisioni e in generale tutto il sistema di placcaggio, uno degli aspetti più controversi delle ultime annate. Grazie alle nuove animazioni aggiunte, infatti, il sistema che ruota intorno a una delle dinamiche più importanti dell’ecosistema di Madden NFL 23 (e del football americano reale) diventa ancor più appagante da vivere pad alla mano, con i giocatori più abili che si muovono in maniera più armoniosa e realistica per andare a caccia del quarterback avversario o degli esterni offensivi, al fine di interrompere in maniera sonora e “fisica” quella che è la manovra avversaria.

Madden NFL 23

Il nuovo motore grafico offre la possibilità di vivere in maniera più personale e intensa la fase difensiva, grazie agli accorgimenti compiuti proprio sotto il profilo delle movenze degli atleti, ma rimane comunque imbrigliato in alcune incertezze (anche evidenti) che chiaramente sono legate anche alla sua natura “giovane”. Da questo punto di vista dobbiamo ammonire la gestione delle collisioni, che in molti casi si sono dimostrate “insensate” e poco credibili. Ciò è dovuto ad una serie di movenze non sempre a fuoco e in qualche modo in contrasto con quanto si prova veramente a fare con l’avatar selezionato.

In particolare, ci è parso che in alcuni passaggi i difensori non fossero completamente consapevoli di fattori quali distanza dall’avversario e posizionamento stesso di quest’ultimo, con conseguenti movimenti innaturali e poco chiari che spezzano in qualche modo il ritmo del gioco. Nel complesso, però, il FieldSense sembra mostrare delle ottime potenzialità, che chiaramente dovranno poi trovare conferma nel corso delle prossime stagioni. Oltre a migliorare la fase difensiva, il nuovo motore grafico spinge verso nuovi orizzonti anche quella offensiva, intesa in particolare con una libertà di movimento maggiore e soprattutto con un nuovo sistema di passaggi.

Madden NFL 23

I passaggi, quelli belli…ma difficili?

Con Madden NFL 23, EA Tiburon ha introdotto un nuovo modo di passare la palla una volta indossati i panni del quarterback: lo Skill-Based Challange, nella doppia variante “Placament” e “Placement and Accuracy”. Questo sistema, seguendo un po’ le orme di quanto intravisto negli ultimi anni con NBA 2K, si basa molto sulle skills pad alla mano del giocatore, e in particolare sull’abilità di quest’ultimo nei tempismi. Selezionato il nuovo sistema di passaggio, infatti, proprio come accade nel cestistico di 2K, compare su schermo un indicatore che permette di regolare la tipologia e la precisione del passaggio, in base proprio alla bravura del giocatore nel riuscire a rispettare le tempistiche consigliate.

Seguendo questo nuovo sistema, ovviamente si dà vita ad azioni più realistiche e differenti, ma soprattutto si ha la sensazione di avere un controllo sempre maggiore su quelli che sono gli atleti in campo, ora decisamente più “liberi” di muoversi tra le linee dei rettangoli verdi più famosi del mondo del football americano. Il rovescio della medaglia in tal senso è però sicuramente quello della complessità generale con cui queste dinamiche vanno a inserirsi nel sistema di gioco.

Madden NFL 23

EA Tiburon ha pensato bene di inserire dei tutorial che partono in automatico prima della selezione della tipologia di passaggi e li fa testare liberamente tutti, ma nonostante ciò bisogna ammettere che padroneggiare le nuove meccaniche è veramente molto complesso. Indovinare la traiettoria giusta, con la giusta potenza di passaggio e soprattutto il timing giusto con cui servire il compagno di squadra lanciato verso la meta è sempre molto complicato, anche grazie a una maggiore consapevolezza di sé da parte dei difensori della squadra avversaria che, proprio grazie alle nuove dinamiche di gioco portate in dote dal nuovo motore grafico, sembrano decisamente svolgere in maniera molto più consapevole e “automatica” il proprio lavoro in mezzo al campo.

Per i motivi sopraelencati, il nostro consiglio è di affidarvi al passaggio classico, ma se (giustamente) volete saggiare la qualità e le possibilità del nuovo sistema di controllo dovrete mettere in conto di dover passare un bel po’ di tempo nei menù tutorial, fondamentali per padroneggiare al meglio tutte le nuove aggiunte apportate da questo Madden NFL 23. Ancora una volta, le novità introdotte sembrano avere un grande potenziale, ma trattandosi della primissima annata, è chiaro che tutto quanto debba ancora essere rodato al meglio e che i prossimi capitoli risulteranno fondamentali in tal senso. Di primo acchito, però, possiamo dirvi che tutto funziona decisamente meglio e, fidatevi, niente vi farà godere di più di un touchdown imbeccato direttamente da un “Bullet pass” all’ultimo secondo della partita, a patto ovviamente di riuscire a imparare a farli, sia chiaro.

Madden NFL 23

La solita offerta ludica strabordante

L’aspetto su cui Madden NFL (ma anche gli altri titoli targati EA) non ha mai deluso è senza dubbio quello contenutistico. Da buon titolo figlio di Electronic Arts, anche Madden NFL 23 si presenta ai nastri partenza ricco di contenuti, pensati per provare a venire incontro alle esigenze di tutte le tipologie di appassionati. In primis, questo capitolo “celebrativo” porta in dote la nuova modalità John Madden Legacy Game, che permette di scendere in campo in una sorta di All Star Game “All-time” con due squadroni in cui fanno capolino campioni quali Tom Brady, Randy Moss, Marcus Allen e via dicendo, capeggiati da due versioni differenti dello stesso Madden (più giovane e allenatore contro il meno giovane opinionista tv).

Questa modalità, però, per quanto arricchita anche artisticamente con soluzioni tecniche che aumentano l’effetto nostalgia è comunque per certi versi “fine a se stessa”, anche se però ha senza dubbio il suo perché. Per una novità che arriva, troviamo anche diverse conferme, in alcuni casi però forse eccessivamente “confermate”. È sicuramente il caso della modalità Ultimate Team, meno importante nell’economia del gioco rispetto al corrispettivo su FIFA, ma che comunque nelle ultime stagioni sta vivendo un momento di lustro importante. A tal proposito, gli sviluppatori hanno pensato di puntare su una formula più conservativa, ma con l’inserimento del MUT Champions, ossia l’equivalente della Weekend League di FIFA.

Madden NFL 23

Tale torneo è accessibile per tutti i giocatori, a patto di aver sbloccato i token necessari, chiamati “Field Pass”, che si ottengono completando diverse sfide o partecipando alle immancabili Squad Battle. Anche la modalità Face of the Franchise, per intenderci la “Carriera”, è stata ancora una volta ritoccata, con l’obiettivo di renderla sempre più dinamica e “leggera”. La compagnia ha optato in questa edizione del franchise per una versione più “snella”, con meno cut scene e un focus più centralizzato sul campo, ma ancora una volta la modalità in questione soffre di una carenza di interesse che lentamente diventa soffocante, che spesso si traduce in una scarsa voglia del giocatore di cimentarsi ulteriormente in quella che è una struttura fondamentalmente ripetitiva e poco interessante. A destare maggior interesse nei fan, come da tradizione, è senza dubbio la modalità Franchise, il vero fiore all’occhiello del brand e che in Madden NFL 23 gode di diverse novità decisamente interessanti. In primis, EA Tiburon ha pensato di metter mano al mercato, considerato l’anello debole delle vecchie produzioni.

Per rendere il tutto più frizzante e realistico, EA Tiburon ha pensato per la “carriera squadra” di Madden NFL 23 di dare un focus più importante alla gestione dei trasferimenti, che risultavano quasi sempre troppo banali e irrealistici in diverse occasioni. Per sistemare il problema, la compagnia ha posto più attenzione nei confronti del sistema che ruota intorno alla ricerca dei nuovi talenti, con scout e osservatori finalmente utilizzabili in prima persona e che iniziano a diventare fondamentali per la costruzione di un team vincente. A questo si aggiunge anche un nuovo sistema di scambi, che si basa non soltanto sulle basi economiche dei team ma anche sulla voglia degli atleti coinvolti nello scambio. Da quest’anno, infatti, i giocatori hanno maggior voce in capitolo: possono decidere di abbracciare o meno un progetto o rifiutare un accordo vantaggioso e far saltare di conseguenza una trade già apparentemente conclusa. Questo nuovo sistema rende il tutto più appagante e realistico, ma oggettivamente bisogna ancora lavorare in tal direzione, per ottenere vantaggi effettivi che però si sono già fatti sentire.

Madden NFL 23

Un comparto tecnico sempre al top

L’aspetto su cui Madden NFL 23 ci ha letteralmente stregati è senza dubbio il comparto tecnico e grafico. L’ultima fatica dei ragazzi di EA Tiburon è infatti un prodotto sontuoso, in tal senso, tanto da farci rimanere a tratti senza fiato in diverse occasioni, senza risultare troppo “indietro” rispetto a quanto si vede sui parquet virtuali di NBA 2K, storicamente uno dei prodotti videoludici più importanti e ambiziosi sotto questo aspetto. Provato su PS5 grazie a un codice fornitoci dal publisher, Madden NFL 23 ha saputo mostrare, è il caso di dirlo, i muscoli in più di un’occasione grazie a un insieme di fattori che ben si incastrano tra loro. In primis, abbiamo apprezzato tantissimo le nuove scansioni degli atleti più famosi che, sia a livello fisico sia proprio parlando della realizzazione dei volti, risultano sempre più fedeli alla controparte reale, in maniera talvolta impressionante. A ciò si aggiunge una gestione dell’effettistica in generale sempre più consapevole e sapiente, che spazia da un ottimo lavoro svolto sulla resa cromatica all’eccellente interpretazione del sistema di illuminazione, che contribuisce a rendere il quadro generale sempre più vicino a un realismo per certi versi stupefacente.

In questo senso gioca un ruolo importante anche la presentazione che, grazie alla licenza ufficiale, rende il tutto più immersivo, un aspetto su cui però grava ancora una volta la pessima telecronaca, che ormai sembra non avere più nulla da offrire alla platea giocante. Ottima invece la soundtrack, che spazia come al solito tra i generi più amati della scuola americana, rendendo ogni viaggio nei menù di gioco sempre più piacevole e adrenalinico.

Madden NFL 23


In definitiva, Madden NFL 23 è da considerarsi un ottimo punto di ripartenza per la serie. Le novità introdotte, per quanto ancora acerbe e da valutare, sembrano avere un ottimo potenziale, ma è chiaro che bisogna fare qualcosa nella gestione non soltanto del gameplay, ma anche dell’offerta ludica che, per quanto corposa, comincia a diventare sempre più ripetitiva. Da amanti del football americano, però, non possiamo non consigliarvene l’acquisto, anche perché i grandi passi avanti compiuti sono evidenti, soprattutto dopo aver vissuto le ultime annate, molto complicate per tutti i fan (e non soltanto).

7.6

Pro

  • Nuovo motore, nuove possibilità
  • Sistema di passaggio e difesa più appaganti
  • Visivamente spettacolare

Contro

  • Franchise e MUT ancora da ritoccare
  • Le novità di gameplay sono ancora troppo acerbe
Vai alla scheda di Madden NFL 23
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