Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE | Un metroidvania in pixel art delizioso

Recensito su Steam Deck

Momodora Moonlit Farewell
Momodora Moonlit Farewell

Il mio articolo “Momodora: Moonlit Farewell RECENSIONE” inizia prima di tutto con un ringraziamento a Boomservice e a Guilherme Melo Martins alias rdein (già autore di Momodora I e Momodora III): il lavoro svolto con questa serie, semplice, pulita e ben realizza è davvero favoloso e questo ultimo capitolo ne è l’esempio perfetto.

Il titolo – e la serie in generale – si incastonano nel panorama dei metroidvania e sono in stile 2D e pixel art. Ma c’è pixel art e pixel art: Momodora: Moonlit Farewell è un titolo che trasuda si passato, ma che utilizza bene gli strumenti di sviluppo odierni presentandosi pulito, fluido, preciso e responsivo in maniera sublime.

Dopo averlo annunciato nel nostro articolo “Videogiochi in uscita gennaio 2024“, di cui potete leggere a questo link, finalmente Moonlit Farewell sbarca su Steam.

Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE | Lo sviluppatore ringrazia

L’opera Momodora: Moonlit Farewell viene presentata dallo stesso ideatore come un ringraziamento agli utenti promettendo di sfruttare a pieno tutto quello che è stato appreso nei dieci anni di sviluppo della serie.

Prosegue, come potete leggere nella pagina di Steam a questo link, spiegando che questo nuovo capitolo vuole portare un finale agli eventi di Momodora 3 e risolvere gli interrogativi lasciati aperti.

In ogni caso per sua stesa ammissione Momodora: Moonlit Farewell è un capitolo a se stante che non richiede necessariamente che si vada a recuperare i titoli pregressi per poterlo apprezzare.

Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE

Le sacerdotesse del villaggio di Koho

La storia di Momodora: Moonlit Farewell parte subito alla grande con le sacerdotesse del villaggio di Koho alla presa con la difesa dai demoni che, dopo i rintocchi di una lugubre campana, sembrano aver deciso di radere al suolo il villaggio.

Momo si ritrova quindi catapultata nell’azione alla ricerca del Villaggio delle Fate, per scoprire l’origine del suono nefasto delle campane che stanno portando scompiglio.

Aiutata dalla Matriarca la nostra piccola amica dovrà dapprima avventurarsi nel Villaggio delle Fate e poi trovare la campana e capire chi si cela dietro questa demoniaca incursione.

La grafica le animazioni e la musica

Momodora: Moonlit Farewell è l’esempio di come retrò e pixel art non debbano significare vecchio. Il gioco presenta animazioni fluide e precise, cose fondamentali per godere di un metroidvania e le animazioni sono estremamente curate anche se espresse in pochi pixel.

Il lavoro svolto è impeccabile e dimostra che pur usando pochi pixel si possono ottenere grandi risultati: la varietà di mostri rappresentata è notevole e traspare la cura nel disegno di ognuno di loro con un particolare accento per i boss, che spesso lasciano a bocca aperta.

I fondali di gioco – in un falso 3D a cui ormai siamo ben abituati – sono dipinti in modo accurato e con una gamma di colori in grado di esaltarli senza distogliere l’attenzione dal primo piano.

Le musiche sono curate e piacevoli, con una tendenza apprezzabile all’uso del pianoforte, e capaci di incorniciare la storia e l’azione senza mai essere invadenti o predominanti.

Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE

Il gameplay

In Momodora: Moonlit Farewell nonostante la storia ben narrata e la grafica ottima, il fulcro è sempre l’azione. La protagonista Momo è una sacerdotessa guerriera e seppur con stile è da considerarsi letale e pericolosa.

Le armi che può vantare sono le stesse per tutto il corso dell’avventura: l’arma principale che permette un attacco ravvicinato e letali combo piacevoli alla vista e il suo fidato arco per un attacco a distanza.

Contare su due soli armi è una scelta azzardata in termini di giocabilità per tanto il team di sviluppo ricorre ai sigilli. Queste mastodontiche carte da gioco forniscono power up permanenti molti dei quali interagiscono sulle armi aumentando effetti, portata, numero di colpi e molto altro ancora.

Sono i sigilli che di fatto implementano la componente RPG, conferendo alla protagonista man mano che l’avventura avanza possibilità sempre nuove. Troviamo anche fiori, foglie e bacche in grado di aumentare, stamina, salute e cure, queste ultime deputate alla magia.

A questi si aggiungono item vari che invece evidenziano l’aspetto metroidvaniesco: li recupereremo affrontando i boss e in particolari luoghi. Questi item andranno a implementare le abilità della protagonista: troveremo e acquisiremo quindi power up tipici del genere come il doppio salto, il climbing, il dash e via discorrendo.

A questo va aggiunta la possibilità di schivare (ed esiste anche la schivata perfetta) e i famigli: animali da compagnia che forniscono abilità permanenti utili alla cura, alla scoperta e molto altro ancora; e poi diciamocelo, ogni strega deve avere un animaletto fedele che la segue, e non vedo perché le sacerdotesse dovrebbero fare eccezione.

Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE

I punti di forza e le note dolenti

Momodora: Moonlit Farewell compone un quadro ben disegnato dove possiamo trovare un gameplay rodato, una storia avvincente e una fase esplorativa lunga e interessante. L’opera di rdein riesce a conquistare sia sul breve che sul lungo periodo e cattura sempre l’attenzione del giocatore.

Gli unici difetti, anche se chiamarli cosi è eccessivo, sono limabili nel corso di futuri aggiornamenti: per esempio non ho apprezzato l’HUD di gioco che varia posizione per non essere troppo invasivo e neanche il livello di difficoltà “storia”.

La modalità semplice è davvero troppo facile soprattutto se messa a confronto con quella normale in cui il titolo non è che si trasformi in un souls.

La prova su Steam Deck

Ci tengo a parlare un secondo della mia esperienza di gioco di Momodora: Moonlit Farewell su Steam Deck. La console portatile di Valve è a mio avviso un centro perfetto e sotto molti aspetti la miglior soluzione in portabilità offerta al momento, e il titolo le si adatta alla perfezione.

Senza nemmeno la verifica ufficiale di Valve e accorgimenti particolari dei dev, impostando Proton Experimental, il titolo parte con dettagli al massimo e 60 FPS granitici. Certo che Momodora: Moonlit Farewell non richiede particolari performance tecniche ma poterne fruire in portabilità senza neanche impensierire troppo la batteria è sempre un risultato apprezzabile.

Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE

Momodora Moonlit Farewell RECENSIONE | La conclusione

Il titolo di rdein è una piccola e preziosa perla metroidvania che va assolutamente presa in considerazione. Da estimatore del genere non posso che consigliare l’acquisto di Momodora: Moonlit Farewell in parte per la storia, in parte per la grafica e soprattutto per il gameplay.

Consiglio di affrontare l’avventura a livello di difficoltà normale e suggerisco di dare spazio all’esplorazione. Sono certo che Momodora: Moonlit Farewell saprà conquistare gli amanti dei metroidvania.

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8.9
Momodora: Moonlit Farewell è una piccola e preziosa perla metroidvania

Pro

  • La storia è curata e appassionante
  • La pixel art è trasposta magnificamente
  • Le animazioni e la grafica meritano
  • Ottimo Gameplay

Contro

  • HUD invasivo e mal gestito
  • Non si sentiva la necessità della modalità storia
Vai alla scheda di Momodora: Moonlit Farewell
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