Pistol Whip – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Pubblicato inizialmente nel 2019 per Oculus Quest e Windows, passato per le assolate spiagge digitali proposte da PlayStation 4 nel 2020, Pistol Whip arriva finalmente su PlayStation 5.

Sebbene orfano di vere e proprie innovazioni da un punto di vista squisitamente ludico, questa ennesima riedizione dell’opera in realtà virtuale targata Cloudhead Games rappresenta sicuramente la versione definitiva, definitivissima di un titolo che merita di essere annesso tra le produzioni più interessanti disponibili nell’ambito della finestra di lancio di PSVR2.

Pistol Whip

Di stampo squisitamente arcade, all’avvio di Pistol Whip basta socchiudere gli occhi per ritrovarsi immersi in un’atmosfera anni ’90, direttamente connessi ad una mesmerizzante esperienza di virtuacoppiana memoria. Fruire del codice binario di Pistol Whip significa trastullarsi con uno shooter on the rail nell’ambito del quale il videogiocatore è chiamato a espellere proiettili dalle proprie pistole nel disperato tentativo di ripulire ciascuno stage dai felloni nemici che gli dovessero porre dinnanzi.

Come se tutto ciò non fosse sufficiente, ad innalzare il tasso di endorfine prodotte interviene una meccanica che premia l’homo ludens nel momento in cui le uccisioni avvengono a ritmo di musica. Proprio così: maciullare la fauna nemica seguendo i beat delle varie melodie che accompagnano l’azione di gioco comporta un drammatico innalzamento del proprio score, con susseguente ludogodimento.

Pistol Whip si configura così come creatura con la quale accoppiarsi onanisticamente per raggiungere il piacere dell’high score, un amplesso digitale che tuttavia palesa altresì i limiti intrinseci di una formula del genere che potrebbe, ipoteticamente, alienare i gamer maggiormente interessati a canovacci ludici ben più elaborati.

Coloro i quali non appartenessero a questa comunque cospicua fetta di player sappiano che poco al di là dell’uscio li attenderanno attimi di assoluto nirvana, frammenti giocosi in grado di avvicinare la loro anima a dimensioni ben più elevate di quella terrena. Un salto quantico che concretizza, de facto, il successo di una produzione destinata a restare, per anni, nei cuori di chi la provi.

E se è vero che giocato ai livelli di difficoltà più bassi Pistol Whip risulti gradevole, aumentando il tasso di sfida il titolo diviene qualcosa di davvero adrenalinico nonché di sufficientemente sfiancante anche per il più coriaceo dei ginnasti: l’opera sparacchina di Cloudhead Games sta agli shooter come Beat Saber sta ai rhythm game. Altro che Wii Fit, evitare i proiettili mentre si spara a destra e a manca farà consumare kilocalorie e sciogliere i grassi come la migliore delle creme miracolose sponsorizzate da Vanna Marchi e compagnia bella.

Alle varie modalità disponibili sin da subito si affiancano, man mano che si prosegue nel playthrough, tantissimi livelli e possibilità di personalizzare l’esperienza di gioco attivando appositi modificatori in grado di aumentare esponenzialmente la già elevata rigiocabilità della produzione. Per poter diventare perfetti emuli di un qualsivoglia eroe della filmografia action di John Woo, inoltre, è possibile attivare il dual wielding e utilizzare ciascuno dei controller PSVR2 come strumento da fuoco.

Pistol Whip

Oltre ad ergersi come edizione definitiva di Pistol Whip, ciò che differenzia questa versione dalla controparte PlayStation 4 sono principalmente due: i controller e l’impatto estetico. Rispetto ai PlayStation Move, i VR2 Sense sono enormemente più comodi e precisi, potendo godere inoltre dell’oramai celeberrimo haptic feedback.

Le specifiche tecniche proposte dal nuovo visore Sony, appaiate a quelle decisamente migliori rispetto alla gen precedente di PlayStation 5, consentono inoltre di donare a Pistol Whip un impatto estetico ancor più accattivante. La tavolozza di colori proposta, in particolare, risalta in maniera incredibile risultando quanto mai vivida, esaltando quel gusto alternativo che contraddistingue la produzione dal resto dell’universo ludico.

Pistol Whip


Frenesia da arma da fuoco, armonizzata a suon di beat. Pistol Whip per PlayStation VR2 è l’essenza del videogioco: colorato, rapido, musicalmente appagante, con un gameplay facile da digerire ma dannatamente difficile da padroneggiare. Probabilmente non sarà il gioco dell’anno, men che meno per coloro i quali preferiscono esperienze maggiormente strutturate, ma per chi ama l’ignoranza, in senso positivo, delle vecchie produzioni sparacchine arcade, questo è il titolo che fa per voi. Prosit.

Pistol Whip RECENSIONE - La migliore versione del titolo di Cloudhead Games

Pubblicato inizialmente nel 2019 per Oculus Quest e Windows, passato per le assolate spiagge digitali proposte da PlayStation 4 nel 2020, Pistol Whip arriva finalmente su PlayStation 5.

8.5
Pistol Whip per PSVR2 è sicuramente la migliore versione della produzione targata Cloudhead Games attualmente in commercio.

Pro

  • Tantissimi contenuti
  • Esteticamente fantastico
  • Gameplay essenziale...

Contro

  • ... Forse troppo?
Vai alla scheda di Pistol Whip
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