Senran Kagura Bon Appetit

Senran Kagura, una serie di cui abbiamo molto parlato nell’ultimo periodo, è spuntato di nuovo fuori con un terzo gioco, destinato a Playstation Vita. Saga che fa molto parlare di sè, volenti o nolenti, a causa dell’estremo fanservice che la caratterizza. Infatti Senran Kagura è particolarmente accattivante per il pubblico maschile, proprio per l’estrema presenza di protuberanze femminili prosperosi e rimbalzanti. Nome in codice: tette.

La serie, fino a questo momento, è stata basata su un concetto tipico dei titoli Musou, e cioè il combattimento contro interi eserciti di nemici, solitamente inermi e che fanno da carne da macello. Per il terzo capitolo della serie, tuttavia, si è optato a quanto pare per uno spin off, eludendo il solito sistema di gioco e reinventandosi cambiando totalmente tipologia. Questo con Senran Kagura Bon Appetit.

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Battaglia culinaria per il potere assoluto

Una storia molto cupa e piena di misteri è quella che viene raccontata dal vecchio Hanzo. Esiste infatti un rotolo contenente una potentissima e sigillata arte ninja, che può andare in premio solamente alla shinobi più meritevole del mondo. E il modo per determinare chi è la ninja più meritevole del potere assoluto, è cimentarsi in una sfida culinaria e vedere chi è la più brava nel cucinare piatti enormi e buonissimi. Il motivo di ciò risiede in profonde e turbolente storie piene di tradimenti, intrighi, e segreti. O forse no. Hanzo infatti ci rivela che si è inventato tutto e ha deciso semplicemente di dare il via ad una sfida culinaria tra ninja così, perchè gli andava. Buttiamo via quindi qualunque stralcio di storia, a quanto pare non ce n’è alcun bisogno.

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Ingredienti a tempo

Senran Kagura Bon Appetit, dunque, abbandona il suo gameplay di base dove le kunoichi combattevano tra loro all’ultimo sangue, e porta sullo schermo della PS Vita una visione molto più leggera e divertente, quella dei rhythm game. Difficilmente non ne conoscerete alcuni, tra tutti quelli che girano tra le sale giochi, le console, o addirittura quelli gratuiti per PC. Tra Osu!, Guitar Hero, Dance Dance Revolution, Theathrhytm Final Fantasy e similia ce ne sono veramente a bizzeffe, e Bon Appetit ce ne propone uno piuttosto classico come funzionamento. Durante ogni sfida contro una shinobi, quindi ogni canzone, troveremo sulla parte inferiore dello schermo due barre che viaggiano da destra verso sinistra. Su queste barre viaggiano icone delle quattro direzioni e dei quattro simboli Playstation, e noi dovremo semplicemente premere il pulsante giusto quando l’icona si sovrappone al circolo che si trova all’estrema sinistra. Vi sono anche due varianti di icone, cioè quelle seguite da una lunga barra (che richiedono il tenere premuto quel pulsante fino alla fine), e quelle seguite invece da un numero (che richiedono di premere entro un certo limite di tempo quel pulsante il numero di volte indicato). Insomma, il più classico degli approcci al genere, e anche piuttosto semplificato, adatto a tutti quanti gli utenti di qualunque età, grazie anche a tre livelli di difficoltà che permettono sia di fare pratica per i neofiti, sia di affrontare sfide particolarmente impegnative per chi è già molto bravo.

Ma quindi cosa cambia in Bon Appetit rispetto che negli altri Rhythm Game? Qualche differenza la ha, anche se sopratutto in ambito logistico. Innanzitutto, le sfide si dividono in tre diverse sezioni della canzone, dove il nostro personaggio cucinerà tre piatti diversi. La combo di icone colpite determinerà la grandezza del piatto, la precisione invece la sua bontà. Alla fine di ogni sezione, Hanzo asseggerà il piatto determinando il vincitore di ogni battaglia (e strappando parte dei vestiti della perdente), facendo poi infine vincere la guerra alla kunoichi che avrà vinto più sfide tra le tre.

Andare particolarmente bene nella prima sezione ci farà ottenere la metà di un cuore, ed essere molto bravi anche nella seconda ci darà anche la seconda metà. Con il cuore completo, esso apparirà al posto di un pulsante durante la terza sezione, e premendo un qualunque pulsante colpendo il cuore, vedremo la telecamera osare provocanti inquadrature della lingerie dell’avversaria per tutto il resto della canzone.
Ultima particolarità di Senran Kagura Bon Appetit, è la caccia al “diorama finale”. Con questo intendiamo dire che, andare molto bene nell’esecuzione di una intera canzone, ci premierà non solo con la distruzione totale (ovviamente censurata) di tutti i vestiti della nemica, ma anche con un interessante diorama che la metterà, nuda, su un paesaggio di dolci e frutta e in una posizione che sembra dire “Mangiami tutta”. Considerato il fatto che tale diorama sarà esplorabile con una telecamera da noi controllata, sarà senz’altro un premio molto ambito dai maschietti.

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Musiche tagliate

Essendo questo un gioco musicale, naturalmente l’attenzione va portata, in ambito tecnico, al comparto audio. Da questo punto di vista, Bon Appetit presenta delle musiche molto simpatiche e orecchiabili, tuttavia non raggiungono il livello di quello che dovrebbe essere quello di un titolo incentrato totalmente sulle canzoni. La colonna sonora di Senran Kagura d’altra parte non ha mai mostrato zanne particolarmente affilate, ma nonostante questo, nemmeno una insufficienza categorica, tutt’altro.

Il comparto grafico rimane identico a Shinovi Versus, mettendoci addirittura a disposizione, per la personalizzazione dei personaggi, gli stessi accessori ottenuti tramite il precedente gioco leggendone il salvataggio, o i DLC acquistati in precedenza. È sui DLC però che si apre una nota di rammarico, a causa di oltre venti canzoni e oltre cinque personaggi tagliati brutalmente dal gioco completo per essere venduti separatamente. Mosse di mercato ancora molto difficili da digerire.

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[signoff icon=”quote-circled”]Senran Kagura Bon Appetit esce dagli schemi dei picchiaduro a scorrimento e dei Musou, e ci regala, con la sua solita malizia e il suo solito aspetto provocante, un titolo destinato a chi vuole solamente divertirsi a ritmo di musica. In qualità di rhythm game, come meccaniche, è molto classico e non regala nulla di nuovo, ma è comunque molto simpatico, e regala decisamente quel qualcosa in più ai maschietti desiderosi di vedere tante belle ragazze formose a cui strappare i veli.[/signoff]

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