Shadowgrounds Survivor – Recensione Shadowgrounds Survivor
Alle volte non vi sono altre alternative se non combattere, e poco importa se tutto ciò fosse inimmaginabile solo il giorno prima. Probabilmente è questo il pensiero di chi si ritrova solo e senza munizioni nel bel mezzo di un’invasione aliena; mettiamoci dunque nei panni dei sopravvissuti con "Shadowgrounds: Survivor"
Gran bella situazione…
Shadowgrounds: Survivor non è un vero e proprio seguito, piuttosto racconta una storia parallela a quella del primo titolo. Questa volta infatti non vestiremo i panni dell’eroico meccanico Wesley Tyler, ma vivremo vicende accadute contemporaneamente alla sua impresa in altre parti di Ganimede, e non ci limiteremo ad usare un solo personaggio ma le storie intersecate di tre nuovi protagonisti nella loro lotta per la sopravvivenza: Il marine Luke Giffords, Il burbero Bruno Lastmann, sempre pronto a farsi un goccetto, e infine Isabel Larose, membro delle forze speciali e ottimo cecchino. Qual è il loro obbiettivo? Ognuno di loro sarà solo e isolato dagli altri; i tre cercheranno di trovare qualcuno che condivida quello che attualmente è il loro unico pensiero, cioè sopravvivere. Potrete scommettere che l’impresa non sarà facile: i protagonisti si ritroveranno per la maggior parte delle volte in mezzo al nulla a dover razionare l’uso delle munizioni, sapendo d’esser circondati soltanto da mostri alieni sempre pronti a ridurre in brandelli i loro corpi, e dai cadaveri irriconoscibili di quelli che una volta dovevano essere persone. In questo contesto poco confortante inizia il lungo viaggio pieno d’insidie dei nostri tre eroi.
Sopravvivere è questione d’esperienza
La parola chiave di Shadowground: Survivor è, nemmeno a dirlo, la sopravvivenza, e per ottenere quest’ultima sarà decisamente d’aiuto fare esperienza proprio sopravvivendo ed eliminando i numerosi nemici che attenteranno alla nostra vita. A differenza del primo capitolo, infatti, qui ci troveremo a livellare in modo simile a quello di un RPG, sbloccando di volta in volta nuove abilità e migliorando le nostre statistiche; un sistema di potenziamento armi solo leggermente differenziato rispetto a prima sarà anch’esso presente. Altra nuova aggiunta decisamente in tema è la modalità survival: qui, scegliendo il nostro personaggio preferito, potremmo provare le nostre abilità contro le orde di nemici che ci attaccheranno in una delle varie arene disponibili e sbloccabili finendo il gioco.
Sono rimasto solo! Ma Io non morirò qui!
Shadowgrounds: Survivor è un ottimo titolo anche a distanza di tempo dalla sua uscita, specialmente per coloro che amano confrontarsi con nemici dalle abilità diverse e complementari sfruttando al meglio le armi a disposizione e le loro differenti caratteristiche. Un’ottima sfida con sé stessi, che, oltre ad essere divertente ed evocativa, è ben conosciuta a chi ha giocato titoli come Alien Swarm o Alien Breed e altri videogames simili: nonostante l’età e i limiti tecnici, i giocatori di questi ultimi titoli apprezzeranno molto questo gioco. Tuttavia c’è un difetto che risalta agli occhi di tutti, che siano appassionati del genere o meno, cioè la mancanza di una coop online. Infatti, seppur il gioco sia perfettamente godibile anche in singolo, inserire una coop online sarebbe stata una scelta sicuramente vincente, ma purtroppo vi è la mancanza di quest’opportunità per giocatori che volessero affrontare la sfida cooperando con l’ausilio d’Internet, e in tal senso di poca consolazione la sola presenza di una coop locale.
Conclusione
Se siete appassionati del genere, Shadowgrounds: Survivors è un gioco che fa per voi, se non lo siete sarà comunque una valida e divertente scelta nel caso foste in cerca di qualcosa di simile. Un titolo che una volta finito fa venir ancor di più voglia di giocare al fianco di una buona squadra una sfida alla massima difficoltà, l’unico peccato e che ciò non sia possibile.