Stellaris: Utopia – Recensione

Quando circa un anno fa uscì Stellaris su PC, la critica in parte si divise. Alcuni vedevano realizzato un sogno, altri non ritenevano il gioco all’altezza degli altri capolavori di Paradox Interactive. In particolare, il mid-game era considerato spoglio e con poche attività da svolgere. In passato sono stati rilasciati alcuni contenuti minori, ma è con Stellaris: Utopia, la prima vera espansione, che la casa produttrice cerca di proiettare Stellaris nell’olimpo dei Grand Strategy Games. In questa recensione andremo ad analizzare i contenuti di questo DLC, che viene rilasciato insieme a una importante patch denominata Banks. Questo update, disponibile gratuitamente, già di per sé apporta numerosi cambiamenti all’esperienza di gioco.

Quale stella indicherà il vostro cammino?

Una delle principali novità sono gli Ascension Perks, un inedito sistema di personalizzazione della propria civiltà che gli sviluppatori hanno introdotto con la nuova Banks Patch: Tramite il consumo della risorsa unity, sarà possibile avanzare in un ramificato albero di scelte che caratterizzeranno nel dettaglio il vostro impero. Con Stellaris: Utopia, ogni volta che uno di questi rami verrà completato potrete scegliere un solo Perk.

Queste scelte possono portare a benefici immediati oppure essere dei veri e propri obiettivi di fine partita. Potremo ad esempio scegliere di risvegliare le capacità psioniche della nostra razza fino a prendere contatto con una misteriosa dimensione, oppure massimizzare le nostre conoscenze nel campo della manipolazione genetica o evolvere la nostra intera razza in androidi sintetici.

Alcuni Ascension Perks renderanno possibile la realizzazione di enormi progetti, le Megastructure. Il prefisso “Mega” non è casuale, si tratta infatti di costruzioni grandi come pianeti o stelle.

L’utopia diventa realtà

Il numero di risorse e il tempo necessari a completare anche una sola di queste Megastructure è enorme. Scegliere quale progetto costruire e quando avviarlo diventa quindi un’importante decisione strategica. Spesso la costruzione avverrà in stage separati e la struttura verrà completata passo a passo, fornendo di volta in volta dei benefici. Questa scelta degli sviluppatori, insieme alle bellissime animazioni che accompagnano la costruzione, rende perfettamente l’idea dell’enormità del progetto e della sua imponenza.

Dunque, cosa sono e quali sono i benefici di queste Megastructure? Abbiamo preparato un breve elenco, vista la varietà e la bellezza di questi progetti Utopici.

• Habitat: sono enormi stazioni spaziali che orbitano attorno a un pianeta. Possono essere colonizzate fornendo spazio extra ai vostri Pops. All’interno dell’Habitat saranno disponibili edifici esclusivi, molto più performanti di quelli tradizionali.
• Science Nexus: si tratta di un grande centro di ricerca che potrà essere ampliato più volte e che fornirà un bonus costante in tutti i campi scientifici.
• Dyson Sphere: questa struttura, realmente ipotizzata, consiste in un involucro collocato attorno ad una stella. Il suo frame è riempito via a via da pannelli che catturano l’energia dell’astro, fornendo un enorme contributo all’economia del nostro impero. Senza il calore della stella, tutti i mondi del sistema diverranno ghiacciati!
• Ring World: un perfetto anello in stile Halo circonderà una stella e diverrà il luogo ideale dove far crescere le colonie dei vostri Pops, come se fosse un gigantesco pianeta Gaia.
• Sentry Array: immaginate di poter spiare ogni mossa del nemico. Questa struttura rivela ad ogni stage una parte sempre più ampia della mappa, fino a rendere visibile l’intera galassia. Non serve spiegare quale vantaggio strategico possiamo ottenere…

L’aspetto grafico e le animazioni di queste strutture sono davvero ben realizzati e sarà entusiasmante vedere come prenderanno forma mano a mano che la partita avanza.

La galassia è bella perché è varia

Con la Banks Patch l’intero sistema alla base dei governi e delle scelte etiche è stato rivisto. Stellaris: Utopia aggiunge a questi cambiamenti delle interessanti nuove possibilità. Giocherete nel ruolo di fanatici purificatori oppure la vostra specie si sarà evoluta in simbiosi con un’altra forma di vita, oppure ancora potrete giocare nei panni di una Hive Mind, un organismo collettivo dove ogni individuo non ha volontà propria e agisce sotto il controllo di un’unica mente che freddamente uccide e occupa ogni cosa.

La Banks Patch ha anche apportato modifiche al funzionamento delle etiche e delle fazioni. Ogni Pop sceglierà in quale fazione schierarsi in base alla propria etica, e questo condizionerà le sue felicità e produttività. Per controllare maggiormente questo aspetto, con Stellaris: Utopia le civiltà che non hanno ancora raggiunto le tecnologie per l’esplorazione spaziale potranno essere indottrinate, modificando la loro etica per renderla più affine a quella della nostra specie.

Come avrete notato, in questo articolo abbiamo parlato di due prodotti: la Banks Patch, che potete già scaricare gratuitamente, e il DLC vero e proprio Stellaris: Utopia. L’aspettativa è confermata: vengono riempiti gli spazi vuoti del gioco originale, aggiungendo una considerevole quantità di nuove funzioni, scelte e scenari. Vi verrà voglia di provare le nuove tipologie di governo, vedere i diversi finali e sperimentare le Megastructure. Se siete fan del gioco acquistate subito l’espansione, altrimenti rimandate la scelta e godetevi i grandi cambiamenti della Banks Patch.