Super Paper Mario – Recensione Super Paper Mario

Super Paper Mario, prodotto originariamente pensato per la sorella maggiore, ma prontamente spostato sulla neonata WII, dopo 5 mesi di ritardo dall’uscita negli States, forse per problemi dovuti nella traduzione dei testi, o forse per piani di mercato a noi sconosciuti, arriva finalmente sulle coste del Vecchio Continente. Paper Mario, nota serie di giochi di ruolo dallo stile “mariesco” che ha affiancato negli ultimi anni la serie principale di Super Mario Bros., in questo nuovo titolo, viene letteralmente ridisegnata dagli sviluppatori, unendo in un unico gioco i generi Platform, GDR e Puzzle.

Un matrimonio da catastrofe

L’avventura ha inizio in una giornata in cui i due fratelloni, Mario e Luigi, annoiati e stanchi di rimanere a casa, decidono di far visita al castello della principessa Peach. Appena oltrepassata la soglia della porta di ingresso, troveranno il fedele maggiordomo della principessa ad aspettarli, il quale terrorizzato, informerà i due fratelli del (tradizionale) rapimento di Peach. Sicuri che dietro tutto ciò si nasconda lo zampino di Bowser, senza pensarci su due volte, decidono di precipitarsi al castello del feroce e temibile re dei koopa. Nel frattempo, ignaro di tutto ciò, Bowser insieme a tutti i suoi sgherri, sta programmando un attacco al palazzo della principessa, ma ecco che Mario e Luigi fanno irruzione nella sala del castello e ordinano al losco individuo di liberare immediatamente la principessa Peach. Mentre Bowser sta spiegando ai due, le sue intenzioni, si sente una leggera voce di sottofondo, “ Mario, aiuto!”. Il trio si guarda intorno ma non vede nessuno, ecco apparire la principessa Peach reclusa in una gabbia, ed al suo esterno un nuovo personaggio dall’aspetto elegante, il Conte Cenere, colui che è stato chiamato ad attuare le profezie di un antico testo, il Profeticus Tenebrae. Inconsapevole dei poteri che il conte possieda, Mario si lancia con tutta la sua grinta in un attacco che verrà ben presto fermato da una barriera protettiva che avvolge l’oscuro uomo. Allora il conte, per punire il baffuto eroe, scatena una magia fortissima che fa perdere conoscenza al malcapitato, ed inoltre rapisce gli altri due, Bowser e Luigi, per attuare il suo diabolico piano. Una volta risvegliato da Consilia, una specie di fata della famiglia dei Pixl (spiegheremo più in là che cosa sono), Mario sarà costretto a seguirla per salvare gli amici dal terribile destino, così verrà trasportato a Svoltadilà, città collocata in una dimensione diversa da quella in cui è ubicato il regno dei funghi. Ben presto Mario verrà a conoscenza del matrimonio di Peach e Bowser, voluto dal Conte Cenere per attuare il suo minaccioso piano, questa unione ha dato vita al Cuore Oscuro, che salendo in cielo ha creato uno squarcio nel tessuto dimensionale in grado, con il trascorrere del tempo, di inghiottire tutte le dimensioni e tutti i mondi in esse contenuti. Per fortuna, esiste un altro antico libro, il Profeticus Lucis, nel quale vengono narrate le gesta di un eroe protetto dal nero potere, colui che raccoglierà gli otto cuori puri e riuscirà a fermare l’avanzata della falla dimensionale. Da questo punto avrà inizio la nostra avventura!

Proprio un bel gioco di ruolo

Parlando del Gameplay, possiamo dire che il perno centrale su cui “ruota” l’intera struttura del titolo è la possibilità di passare dalle 2 alle 3 dimensioni grazie alla pressione di un semplice tasto, va comunque precisato che questa abilità sarà utilizzabile solo da Mario e comunque per un breve periodo di tempo. Grazie a questa capacità saremo in grado di superare gli enigmi che ci si presenteranno d’innanzi, ad esempio se un burrone che a prima vista nel mondo bidimensionale sembrerà invalicabile, svoltando la visuale nella terza dimensione svelerà un passaggio che ci permetterà di oltrepassarlo con facilità, oppure se troviamo i classici tubi del mondo di Mario che ci sembreranno insormontabili, potranno essere agilmente superari passandoci di fianco. Inoltre, procedendo nella nostra avventura, libereremo gli altri personaggi che ci aiuteranno nella soluzione degli enigmi di cui è composto il titolo. Da una parte troviamo i 4 eroi principali: oltre a Mario, la Principessa Peach, che dopo aver effettuato un balzo, aggrappandosi al suo inseparabile ombrellino rosa, potrà fluttuare in aria per qualche secondo, oppure lo spietato Bowser, capace di attaccare i nemici con la sua potentissima fiammata, e ancora Luigi, in grado di esibirsi in balzi dall’altezza vertiginosa. Dall’altra troveremo i piccoli Pixl, creaturine dalle forme geometriche che libereremo durante il gioco, con nomi strampalati e caratteristiche differenti da utilizzare nelle varie circostanze che si presenteranno. La diversità dei personaggi e la differenza di caratterizzazione di ogni Pixl rendono il titolo vario ed entusiasmante, va inoltre aggiunto che il passaggio da un personaggio all’altro, oppure dalla selezione del Pixl necessario alla situazione, è stato reso veloce e mai complicato. Nonostante il titolo appartenga ad un genere Platform/GDR, Super Paper Mario poggia le sue basi sull’esplorazione degli ambienti  in perfetto stile Platform, ed inoltre anche i combattimenti, che a differenza delle precedenti versioni si svolgevano nei classici canoni dei GDR, si svolgeranno in tempo reale. Comunque i personaggi saranno dotati di un’esperienza che aumenterà durante le battaglie, oltre a ciò, tramite la perlustrazione delle aree o l’acquisto nei negozi, potremo ottenere oggetti, pietanze e pozioni, che ci aiuteranno maggiormente nei combattimenti con i Boss di fine livello (scagnozzi del Conte Cenere). Sfortunatamente il titolo viene penalizzato dal livello di difficoltà che mira decisamente verso il basso, inoltre il ritmo di gioco, che se in alcuni tratti risulta divertente  e intensivo, viene spezzato,  dagli interminabili dialoghi (completamente tradotti in italiano) di inizio e fine livello.

Ricordi dal passato

Il Wiimote dovrà essere impugnato in posizione orizzontale (a qualcuno ricorda il controller del mitico NES?), tramite la croce direzione muoveremo il nostro personaggio nella ambientazioni bi-tridimensionali, i tasti “1” e “2” saranno utilizzati rispettivamente per sfruttare le caratteristiche dei Pixl e per saltare, il tasto “A” ci permetterà di passare da una dimensione all’altra, ed infine i tasti “+” e “-“, con i quali si potrà visualizzare il “tipico” inventario, e la capacità di scegliere in modo veloce, personaggio, Pixl o oggetto da utilizzare. Il sistema di controllo risulta semplice e mai macchinoso, inoltre, anche se gli sviluppatori hanno sfruttato parzialmente le caratteristiche del controller, sono riusciti comunque ad ottenere un buon risultato. Gli accelerometri saranno impiegati in alcune circostanze, che vanno dall’uso di alcuni oggetti al salto su un nemico per aumentare l’efficacia del colpo, oppure allo scuotimento del controller per curare le alterazioni di status. Il sistema di puntamento (girando il controller nella posizione verticale e puntando verso lo schermo) chiederà a Consilia, informazioni su oggetti, tecniche da adoperare per riuscire a sconfiggere il boss di fine livello, oppure indizi su come proseguire nell’avventura. Graficamente il titolo è tutto da vedere, a partire dalle animazioni dei personaggi, che sono ben caratterizzate e che danno l’idea delle varie situazioni in cui ci ritroveremo, alle ambientazioni in stile “pixel art”a volte ispirate a vecchi mondi della saga di Super Mario Bros., per non parlare poi della vastità di personaggi che in alcune scene occuperanno ogni centimetro dello schermo senza il minimo calo di frame rate. Le musiche appositamente composte per l’occasione, e i bizzarri remix dei temi della storica Nintendo, rendono il comparto sonoro godibile dai puristi della grande N, ed al tempo stesso apprezzati da chi si avvicina per la prima volta a questo mondo.

Possiamo concludere dicendo che, grazie alla possibilità di svoltare la visuale delle 2 alle 3 dimensioni, Super Paper Mario risulta un prodotto divertente ed al tempo stesso immersivo. Inoltre le ottime animazioni dei personaggi e le ambientazioni in perfetto stile anni ’80, rendono il prodotto assai godibile. Va comunque evidenziato il fatto che il basso sfruttamento dell’hardware della console Wii, e la scarsa difficoltà che si presenterà nell’ultimare il titolo, influiscono negativamente sul voto finale del titolo.

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