The Brookhaven Experiment – Recensione

Quando abbiamo avviato The Brookhaven Experiment per la prima volta non avevamo idea di cosa aspettarci. Avendo preferito un approccio totalmente vergine al titolo non ci siamo informati sul contenuto né sul tipo di gioco, ma siamo partiti pronti alla sorpresa. Il nome del gioco faceva presupporre un horror, e allo stesso tempo la schermata del titolo ha mostrato una scena cupa, buia, quasi gore, e con un mostro terrificante e gigantesco che camminava sullo sfondo.

Wow. Il tutto è decisamente iniziato nel migliore dei modi, se non fosse che non avevamo idea di come andare oltre la schermata del titolo e iniziare effettivamente a giocare. Solo dopo qualche minuto ci siamo resi conto che per giocare sono obbligatori due Playstation Move: uno per tenere la pistola e uno per la torcia. Siamo quindi passati oltre, e dopo aver visto che era disponibile una misteriosa modalità Survival siamo entrati nel pieno dell’azione scegliendo la Campagna.

The Brookhaven Experiment

Fermi in un punto, prede di molti.

A questo punto tutto ci è stato più chiaro. Il gioco ci ha posto su un punto fisso, in piedi in un parco, punto dal quale non possiamo muoverci in alcun modo. Pistola e torcia alle mani, alcuni zombie hanno iniziato ad avvicinarsi da ogni direzione. Non era necessaria la voce che ci parla all’orecchio riguardo una qualche nostra missione per renderci conto che lo scopo del gioco è eliminare questi scherzi della natura o della scienza. Fatto sta che abbiamo iniziato a sparare colti dall’adrenalina, ma lucidi a sufficienza da razionare le munizioni e mirare alla testa.

La sorpresa è stata evidente non solo nell’immersione che The Brookhaven Experiment offre, ma anche grazie a una mira precisissima e priva di difetti, che finalmente premia la bravura stessa del giocatore nell’essere in grado di colpire il punto giusto.

The Brookhaven Experiment
Se inizialmente l’utente è in grado solamente di sparare e illuminare con la propria torcia, molto presto ci si renderà conto di avere molte opzioni a disposizione. Innanzitutto, per evitare problemi con il cavo del VR e con il rilevamento della PS Camera, c’è un pulsante dedicato a ruotare la visuale di 180° così da poter controllare eventuali nemici che stanno per attaccarci alle spalle ed essere sempre pronti a ogni tipo di agguato.

Oltre a ciò, durante lo sbaragliamento delle orde di zombie in arrivo, un occhio attento sarà capace di intravedere nascoste tra i livelli delle casse che potremo colpire con arma da fuoco. In caso di successo il giocatore avrà sbloccato un nuovo elemento da combattimento, che sia un’arma dalle prestazioni più brillanti di quella base, un accessorio che dona effetti speciali (come una maggiore facilità di infliggere colpi critici), o ancora granate e mine.

Con la pressione di un pulsante l’arma da fuoco può equipaggiata può essere scambiata con l’arma da lancio da noi scelta (tuttavia, nonostante la mira della pistola sia fenomenale, abbiamo trovato non poche difficoltà nella precisione dei lanci con le granate e simili), mentre la torcia può essere scambiata con un coltello per il combattimento ravvicinato in caso di carenza di proiettili. Questi ultimi potranno comunque essere ottenuti in buone quantità alla fine di ogni Ondata di mostri: durante la pausa tra un’ondata e l’altra infatti il gioco ci chiederà di scegliere se ottenere munizioni extra per tutte le armi o se ripristinare l’energia vitale.

The Brookhaven Experiment

Da Vive a PS

In realtà The Brookhaven Experiment nacque come demo su HTC Vive, una demo piuttosto risicata di contenuti ma comunque estremamente funzionale e che ha generato non poca dipendenza tra molte persone. In rete erano comparsi moltissimi “pro” della demo di The Brookhaven Experiment, al punto che ci sono state grosse battaglie a suon di punteggi tra appassionati.

Con l’uscita del titolo completo però sono state aggiunte moltissime armi e oggetti, rendendolo uno dei migliori esponenti del divertimento “immediato” attualmente disponibile per realtà virtuale. Lato negativo per il comparto tecnico, però, che propone una colonna sonora quasi assente (anche se così rende di più la componente horror) e una grafica abbastanza datata.

The Brookhaven Experiment


The Brookhaven Experiment si evolve, partendo da demo su HTC Vive a gioco completo disponibile anche per Playstation VR. Uno sparatutto in prima persona dove dovremo sconfiggere ondate di nemici, ottenere sempre più potenziamenti e nuovi oggetti, e sopravvivere il più possibile in una caccia ai punti. Senza dubbio una delle esperienze migliori finora su VR: un titolo immediato, divertente, e che non si risparmia nel dare spaventi improvvisi in un’ambientazione horror e ansiogena. Attenaione alla necessità di avere 2 Playstation Move e preparatevi a imprecare contro i lanci delle granate, impossibili da controllare.

7

Pro

  • Ottimo uso dell'audio 3D
  • Momenti stressanti e spaventi improvvisi
  • Immediato e divertente
  • Ottima la mira della pistola

Contro

  • Tecnicamente datato
  • Impossibilità di muoversi
  • Impossibilità di controllo sulle granate
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