TOCA Race Driver 2: The Ultimate Racing Simulator – Recensione TOCA Race Driver 2: The Ultimate Racing Simulator

Ennesimo attentato di lesa maestà?

Quando un gioco di corse sportive si propone come miglior simulatore di guida, e ancor di più quando questa sfida viene lanciata direttamente su una console Sony, il pensiero che balena nella mente di milioni videogiocatori va immediatamente alla serie Gran Turismo, e a come il gioco di guida targato Polyphony sia riuscito a cambiare radicalmente l’approccio ai giochi di corse, spostando l’ago della bilancia verso l’aspetto simulativo (fino a un decennio fa del tutto ignorato a discapito di un tipico orientamento arcade).
Nel 2002, Codemaster aveva già provato a scalzare dal trono il titolo di punta Sony, attraverso un episodio della serie TOCA (TOCA Race Driver) che presentava uno stile di guida maggiormente orientato verso la simulazione e aveva al suo interno una accattivante modalità carriera del tutto assente nella serie GT (se non attraverso fredde statistiche nel menù garage).
Tuttavia, seppur confezionando un gioco di tutto rispetto, Codemaster non riuscì a scalzare Polyphony dal trono, e nel 2004 ci riprova con questo secondo capitolo della serie Toca Race Driver: The Ultimate Racing Simulator.

Gara DTM o Rally?

Questo capitolo della serie TOCA presenta due distinte modalità: carriera e campionati singoli.
La modalità carriera è la spina dorsale del gioco, e presenta una trama (con tanto di scene di intermezzo dove appaiono piloti avversari, meccanici e team manager) che si dipana gara dopo gara e a seconda degli obiettivi da raggiungere.
La modalità campionato singolo, invece, prevede la possibilità di gareggiare su specifici campionati a scelta, garantendo un maggior livello di simulazione rispetto alla carriera (e di questa scelta non se ne capisce il motivo), offrendo la possibilità di un completo settaggio dell’auto, inesistente invece nella modalità principale del gioco.
La principale peculiarità del titolo Codemaster (nonché uno dei suoi massimi punti di forza) consiste nell’ampia scelta dei campionati a disposizione, e di conseguenza ai diversi stili di guida da adottare a seconda della vettura a disposizione: sono stati implementati infatti nel gioco oltre 31 diversi campionati, tra i quali GT Sports Car Racing, Street Racing, Rally, DTM, V8 Supercars, Global GT Lights, Rally Cross, Formula Ford, Open Wheel Grand Prix, Classic Car Racing e altri ancora.
La quantità di licenze ufficiali presenti in questo TOCA Race Driver 2 includono un ampio parco macchine che comprende vetture da strada e da corsa tra le più potenti al mondo: Mitsubishi 3000 GT, Mitsubishi EVO 7, Subaru Impreza WRX, ABT-Audi TT-R, Opel Astra V8 Coupe e AMG-Mercedes CLK, Aston Martin (V12 Vanquish, DB7 e DB5), Jaguar (XJ220, XKR e E-Type), Ford (Mustang Cobra R, Ford GT, GT90, F150 Lightning Pick-up, Falcon BA), Holden Commodore VY; campionati ufficiali e ben 56 differenti circuiti, tra i quali spiccano dei tracciati storici come Doninghton Park, Hockenheim e Laguna Seca, tutti riprodotti in modo encomiabile.
Il lavoro messo in atto da Codemaster è in questo senso assolutamente straordinario, ed in grado di offrire anche al videogiocatore più esigente una scelta ad ampio respiro.

Non è tutto oro quello che luccica

Come dice il titolo, TOCA Race Driver 2 si propone di divenire il simulatore di guida definitivo, ma ci riesce veramente?
Va subito detto che attraverso la modalità simulazione avremo un livello di realismo mai assaporato nella serie GT. Nelle gare delle categorie come DTM e Gran Turismo il titolo offre infatti al videogiocatore un esperienza di guida stupefacente, con dei comportamenti della vettura che vanno al di là della fisica proposta da altri titoli di corse (l’effetto l’aderenza, la sbandata e l’uscita in curva sono infatti stati ricreati in modo assolutamente realistico dal team Codemaster). Purtroppo però, questo sistema fa apparire il titolo e la modalità carriera molto più orientato verso uno stile di guida arcade, limitando quindi le intenzioni del team di sviluppo, senza contare poi che alcuni campionati presentano uno stile di guida assolutamente irreale rispetto ai veicoli utilizzati (si pensi al campionato Rally, fin troppo semplice).
Oltre a questo c’è da criticare la IA degli avversari, i quali passano dal simulare dei novelli Schumacher (non sbagliando mezza staccata ed uscendo dalle curve sempre meglio di voi) a finire lunghi più volte su uno stesso giro.
Un aspetto positivo è sicuramente riscontrabile nei danni alle automobili: oltre ad essere ben visibili sull’auto, sono infatti anche determinanti per ciò che concerne il comportamento della vetture, tanto è vero che, in alcuni casi, un urto troppo violento potrebbe decretare un prematuro ritiro dalla corsa.
La qualità grafica è sicuramente ottima, i circuiti e soprattutto le vetture sono state riprodotte fedelmente e senza sbavature, mentre il motore del gioco fila liscio come l’olio senza rallentamenti alcuni anche nelle fasi più concitate della gara.
I danni sulle auto danneggiate sono inoltre un tocco di classe in più che il titolo Codemaster può vantare a livello grafico e di giocabilità.
Discreto anche il comparto sonoro: buone infatti le campionature dei rombi dei motori e più in generale di tutti gli effetti sonori. Particolare menzione meritano gli ottimi doppiaggi, con il parlato in italiano.
La longevità del titolo Codemaster si attesta su buoni livelli: prendere confidenza con il sistema di controllo non sarà compito sbrigativo, specie se si pensa alla grande quantità di veicoli guidabili e alle differenze nella guida all’interno dei vari campionati.
Da sottolineare infine la modalità multiplayer attraverso connessione internet.

Una buona alternativa al titolo Polyphony

TOCA Race Driver 2 è sicuramente un ottimo gioco, capace di regalare in alcuni momenti un esperienza maggiormente emulativa rispetto al più blasonato GT.
Tuttavia, se in alcuni fasi il titolo Codemaster può dire la sua, rimane da sottolineare la cattiva realizzazione a livello di giocabilità in alcuni campionati, e soprattutto comprendere per quale motivo sia stato scelto di dare alla modalità carriera un approccio troppo arcade.
Rimane un titolo di tutto rispetto, grazie anche all’ampiezza delle sfide proposte, ma se davvero questo TOCA Race Driver 2 aveva intenzione di spodestare Gran Turismo dal comodo trono che occupa oramai da anni, ha mancato sicuramente la prima fila.

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