WWE 2K16

Sono passati tre anni da quel WWE 2K14, primo dei tre titoli pubblicati da 2K Sports dopo aver rilevato la licenza del brand dalla fallimentare THQ. Halloween ormai alle spalle, come da tradizione è tempo di dedicarci a travestimenti di ben altro tipo, quelli dominati da tutine aderenti, jeans, mantelline luccicanti, latex e dalle immancabili maschere personalizzate dei lottatori di WWE 2K16. Dal roster rinnovato al gameplay migliorato, passando per il nuovo editor personaggi fino al ritorno delle modalità di combattimento più amate, scopriamo assieme cosa i ragazzi di 2K hanno preparato per noi alla loro terza esperienza annuale sul ring.

WWE 2k16 Recensione

Dalle proprie ceneri

Dalla deriva arcade del panorama wrestling per console degli ultimi anni, 2K16 rimarca quel percorso di rinnovo del genere cominciato con la versione precedente del titolo, WWE 2K15. Da arcade a simulatore vero e proprio il passo non era così scontato o immediato come potrebbero pensare i più. Ed è da questa lenta ma inesorabile trasformazione del genere che 2K16 ne esce vincente. Molte sono le critiche mosse dai giocatori al titolo dello scorso anno, dal roster limitato alla grafica insufficiente per le potenzialità dell’allora current gen, fino alla penuria di modalità di gioco che hanno compromesso l’esperienza WWE su console negli ultimi anni. Il team di 2K ha saputo raccogliere tutti i feedback e le speranze dei giocatori, presentando dopo appena dodici mesi (un tempo infimo che condanna gli sviluppatori del genere sportivo a nuove proposte a cadenza annuale da sottoporre a un pubblico molto esigente e in continua evoluzione, che spesso non perdona) un seguito questa volta vincente.

Old but Gold

Prima di tutti vengono i protagonisti. Lottatori, tecnici del combattimento dal fisico scultoreo e (troppo) spesso ipertrofico. Veri e propri personaggi dello spettacolo prima ancora che sportivi. Ma con un folto seguito di fan a livello mondiale, idolatrati e incitati da adolescenti e adulti nei più disparati angoli del globo. Dopo le critiche dello scorso anno al limitato roster di carismatici professionisti impersonabili, linfa vitale di un gioco sportivo a rinnovo annuale, WWE 2K16 torna a presentare un numero di atleti superiore ai centoventi per la gioia di grandi e piccini. Troviamo beniamini di SmackDown, Raw, neonati NXT (come i quattro cavalieri dell’apocalisse Sasha Banks, Charlotte, Becky Lynch e Bayley) e a completare il pacchetto i personaggi delle categorie Dive, Leggende ( tra cui Big Boss Man, Dusty Rhodes, Lita, Mr. Perfect e Roddy Piper) o i sempre più amati Manager, che aggiungono una dolce nota di varietà ed ecletticità a quanto un match può offrire in termini di divertimento e longevità.

WWE 2K16 Recensione

Discorso analogo per le modalità di match previste: WWE 2K16 ripropone quasi tutti i grandi assenti di 2K15. Sebbene manchino ancora le modalità Inferno, 2 su 3, e Backstage Brawl, potremo tornare a fare a pugni in Ladder Tag e Handicap Tag Team o nel Tornado Tag Match.

Gradito ritorno la modalità MyCareer, più longeva rispetto ai suoi predecessori e garante di un posto nella WWE Hall of Fame per i lottatori più ambiziosi. Rinnovato giunge anche il potente editor del gioco, che permette ora di creare Show, Dive, Arene e Championship tra centinaia di opzioni personalizzabili.

Il nuovo standard nel mondo del Wrestling virtuale

Il gameplay, le cui fondamenta sono da ricercarsi in quel di WWE 2K15, introduce nuove funzioni e inediti elementi di gioco atti a migliorare e rendere quanto più fluida e verosimile possibile l’esperienza di gioco. Ecco dunque comparire un nuovo sistema di schienamenti e contrattacchi, attraverso il quale il giocatore può appellarsi all’arbitro per azioni inconcluse, sleali e rope break. Il sistema di sottomissione conosciuto come Breaking Point nelle precedenti versioni giunge ora sotto forma di mini gioco che si avvale dell’uso delle levette analogiche per un maggiore realismo, raggiunto solo sulla carta. Nuove pose e prese trattenute, una IA di arbitri e manager migliorata e il nuovo sistema di contromosse (con slot diversi a seconda delle Superstar e che si ricaricano nel tempo) spingono le potenzialità tecnico tattiche del match verso confini prima d’ora irraggiungibili.

WWE 2K16 Recensione

Tempi di caricamento tra entrate eliminati e un’ottima registrazione di interventi audio e commentario (con le voci di Michael Cole, John ‘Bradshaw’ Layfield e Jerry ‘The King’ Lawle) risultano piacevoli condimenti all’esperienza di gioco, che risulta ancora fallace sotto il punto di vista grafico. Il miglioramento c’è, ma non è sufficiente. I modelli poligonali di alcuni personaggi sono nettamente inferiori rispetto alla cura del dettaglio di altri, che spesso, nonostante una buona definizione in fase di entrata, risultano poi irriconoscibili durante il match.

Atmosferiche e degne di nota le canzoni che compongono la peculiare soundtrack del gioco che si avvale delle voci di Chris Cornell e Zac Brown, Skid Row, Billy Idol e Marilyn Manson per citarne solo alcuni.

https://www.youtube.com/watch?v=zDfXP2BrSJs

[signoff]Per anni il panoramico videoludico dedicato al wresting è rimasto sospeso in un nostalgico limbo di opportunità mediatiche condite da un marketing senza anima. Finalmente WWE 2K16 smuove le acque, ponendo le basi per la rinascita del genere. 2K16 è un gioco che vuole offrire più di una semplice simulazione, più di una semplice imitazione di uno sport ad alto tasso di spettacolarità. E nonostante siano necessarie rifiniture e ritocchi, riesce nel suo intento. Preparate la vostra maschera migliore. Spalle alle corde: è ora di salire sul ring, per la prima volta in tanti anni.[/signoff]

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