Dark Souls – Guida ai boss: Drago Nero Kalameet

"If thou seeketh to explore this domain, be wary of a black dragon. I fear thee no match for this terrible beast.": abbattiamo Drago Nero Kalameet, uno degli avversari più feroci di Dark Souls.

Gough il gigante, l’ultimo cavaliere di Gwyn che il Non Morto Prescelto incontra il suo cammino, è un retaggio del passato. Un passato che ha inghiottito lui, il cavaliere Artorias, la sua amata Ciaran, e un popolo intero, quello di Oolacile.

L’unico DLC di Dark Souls, Artorias of the Abyss, racconta della caduta di Oolacile, nel presente diventata il Bosco Radice Oscura dove abbiamo affrontato la Farfalla della Luna per esempio, o dove incontriamo Dusk, antica principessa intrappolata in uno dei due golem dorati di Seath il Senzascaglie. Originaria di Oolacile, terra dov’è nata la stregoneria, essa ricorre molto nella serie di Dark Souls, fino ad avere echi in Dark Souls III.

È, in un certo senso, l’inizio di tutto o l’inizio della fine.

Dark Souls Remastered

Artorias venne mandato da Gwyn a Oolacile per impedire l’avanzata dell’Abisso, ma cadde. Cadde e toccò al Non Morto Prescelto prendere il suo posto nelle leggende, uccidendo Manus, uomo primordiale che alcuni ancora identificano nel Nano Furtivo. Il cavaliere del Lupo passò alla storia come un eroe, e il Non Morto Prescelto, forzato a viaggiare nel passato, a fare da fantasma nella storia.

Il Falco invece, Gough, rimasto a intagliare legno su una torre di Oolacile, ci avverte di un’ultima minaccia, forse quella che mandò in malora la già fragile civiltà, vessata dall’oscurità dell’Abisso: Drago Nero Kalameet.

Kalameet Dark Souls

Nero come la pece, Kalameet è un vero drago. Come ogni drago che si rispetti in Dark Souls – e si possono contare con una mano – Kalameet anticipa lo scontro con la sua presenza nel corso dell’espansione: lo si incontra nella radura, a sbarrarci per un attimo un ponte in tutta la sua maestosità, prima di volare via.

Se dovessimo andare nella direzione opposta a Artorias prima di entrare nella sua arena, in un percorso stretto che porta a una lunghissima scala, arriveremmo in una valle. Incontreremmo anche Kalameet, volante a inondare l’area di fiamme nere. Volendo è possibile abbatterlo in questa istanza, ma è un compito difficile e che richiede ore del proprio tempo: Kalameet non ha una vera e propria barra della vita, e le frecce gli fanno il solletico. Un vero drago come Kalameet in volo è troppo persino per il Non Morto Prescelto. Gough lo sa, al punto che rivela che Kalameet era temuto persino da Anor Londo. Persino gli dei hanno preferito non mettersi contro di lui! Che speranze possiamo avere contro Kalameet in volo?

Gough allora impugna il suo enorme arco e colpisce (pur essendo cieco) il drago volante. Perforato all’ala, Kalameet perde il vantaggio aereo. Ci aspetterà vendicativo nella stessa area di prima, stavolta con due piccoli cambiamenti: la nebbia e una barra della vita. L’ultima, probabilmente, che vedremo prima di Gwyn in persona.

Come è lecito immaginarsi Kalameet, un drago sopravvissuto alla grande guerra, è forse il boss più ostico di questo primo capitolo. Artorias of the Abyss ha notoriamente boss aggressivi e resilienti, ma Kalameet ha qualcosa in più. L’essere un boss opzionale non scalfisce le sue scaglie corvine: è infatti resistente al fuoco, alla magia e all’elettricità.

Kalameet Dark Souls

Suggerimenti prima dello scontro:

  1. Un’arma elementale non è la miglior alleata da portar in battaglia ed è un banco di prova incredibile per maghi o piromanti. Potenziate più che potete un’arma non elementale, che sia facile da maneggiare per tagliare la coda;
  2. Armatura leggera: sganciatevi da tutti i pesi, la velocità e le schivate sono la chiave per abbattere questa creatura;
  3. Potenziate al massimo il primò falò di Oolacile. 20 fiaschette vi daranno ampio respiro (se il vostro limite è ancora a 10, passate a trovare Girandola);
  4. Il suo fuoco fa danno fisico e magico;
  5. La coda di Kalameet si può tagliare: è arduo, ma meglio saperlo in anticipo. È consigliato concentrarsi solo su quella se si vuol aggiungere al proprio inventario lo Spadone d’Ossidiana;
  6. Non abbiate paura di perdere/farvi colpire per imparare il moveset del drago nero.

Attacchi:

  • Zampata: il boss proverà a colpirvi con la zampa, generalmente la sua destra. Da schivare nella direzione opposta;
  • Carica: il drago si alzerà brevemente in volo e si spingerà contro il giocatore. È un attacco fastidioso, che può essere assorbito al costo di una bella porzione di stamina con uno scudo se non riuscite a farne a meno o vi coglie di sorpresa. Schivate a destra o sinistra. La carica di Kalameet può essere accompagnata da un altro attacco subito dopo: una codata o una fiammata;
  • Codata in volo: il drago si alzerà in volo, caricherà e se siete allineati con la sua coda (più o meno) la alzerà per schiacciarvi. Cercate di evitarla schivando ai lati, sarà la vostra occasione principale per colpire la coda, perché Kalameet la terrà ferma per qualche secondo;
  • Codata: Kalameet può tentare di scacciarvi via con una spazzata di coda. C’è anche una variante quando Kalameet non è in volo, con gli stessi effetti e le stesse aperture della codata post-carica;
    Pestone: il boss cercherà di colpire il personaggio vicino a sè con delle zampate. Due rotolate dovrebbero essere abbastanza per essere fuori pericolo. Ora passiamo agli attacchi più devastanti della creatura: le sue fiamme;
  • Fiammata in volo: Lungo raggio. Kalameet si alzerà in volo e cercherà di farla finita con un’ampia fiammata dal lungo raggio ma graduale. Rotolare indietro più e più volte.;
  • Fiammata orizzontale: Medio raggio. il boss si accuccerà e sputerà fiamme in un angolo di circa 120° davanti a sè, solitamente da destra a sinistra. Questa è da schivare o rotolando più volte verso la direzione del getto di fiamme (quindi a sinistra), oppure se siete abbastanza vicino al drago e telegrafate l’attacco, rotolare velocemente verso di lui e colpirlo al collo o alla testa..
  • Fiammata frontale: Corto raggio. il drago si alzerà sulle zampe posteriori e sputerà fiamme davanti/sotto di lui. Qui non c’è lo spazio di manovra della fiammata orizzontale ed è da schivare il più rapidamente possibile con qualche rotolata ai lati.
  • Carica + fiammata ampia: Combo con cui Kalameet prima si lancerà contro di voi, poi si girerà e farà una fiammata ampia più breve di quella solita.
  • Occhio della calamità: Attacco speciale di Kalameet che lo vede si alzarsi sulle zampe posteriori, in cui solleverà il personaggio se nel (corto) raggio d’azione e lo farà ricadere a terra dopo uno stridio. È abbastanza anticipato e va schivato, perché una volta presi il vostro personaggio subirà il doppio dei danni normali per un periodo di tempo. Avete notato l’occhio arancione iridescente? Kalameet è dotato di poteri telecinetici, potremmo dire, e lo “status” che vi affligge si chiama calamità, che è anche la parola da cui deriva il nome del drago nero.

Drop:

  • 60.000 anime;
  • Anello della Calamità (ha lo stesso effetto dell’attacco telecinetico di Kalameet, ma è un anello e il suo effetto è doppi danni da qualsiasi fonte offensiva. Un anello per rendere il gioco ancora più difficile);
  • Spadone d’ossidiana (taglio della coda: aspettate la codata e abbiate molta pazienza: è tra le più difficili da tagliare);
  • Stele di titanite (non è un drop ma si trova nell’arena).

Kalameet Dark Souls

Complimenti, avete sconfitto Kalameet, il drago nero! Dopo le dovute cerimonie, vi sarete accorti di una cosa: Kalameet non rilascia un’anima. Essendo l’unico drago di Dark Souls oltre a Seath (che ricordiamo, alla sua morte rilascia un frammento dell’anima di Gywn e non un’anima propria), ciò ha portato a pensare che i draghi non ne avessero una. La cosa è stata smentita (o retconnata, se si preferisce) nei capitoli successivi.

Che destino crudele quello di Oolacile. Epicentro abissale, è diventato anche il territorio di un enorme drago ciclopico, definito come “ultimo degli antichi draghi”, portatore di calamità. Forse è stato il motivo che ha portato gli abitanti di Oolacile a risvegliare Manus dal suo sonno e iniziare l’avanzata dell’Abisso che nemmeno noi, come Non Morto Prescelto, riusciamo a fermare, ma solo a tamponare. La solitudine di Kalameet è stata sfruttata da un suo parente imperfetto, un serpente primordiale di nome Kaathe, per mettere in moto una serie di eventi che fa da cornice all’Era del Fuoco e la predetta Era dell’Oscurità, così fortemente voluta da Kaathe.

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