Dark Souls – Guida ai boss: Golem di Ferro

Le campane suonano e la Fortezza di Sen si apre. Gli Dei hanno in mente una prova speciale per essere degni del loro cospetto ad Anor Londo: un campione titanico, il Golem di Ferro.

La nostra carrellata di boss di Dark Souls, titolo che è riuscito a ritagliarsi un angolino sempreverde nel mondo del gaming moderno, continua con un boss speciale: il Golem di Ferro. Perché speciale? Perché è il favorito di Hidetaka Miyazaki, creatore della serie.

Il Golem di Ferro è uno spartiacque: ha l’importante funzione di vegliare sull’entrata di Anor Londo e di “giudicare” chi riesce ad avventurarsi tra le mura della Fortezza di Sen, il banco di prova di Lordran. Il suo compito, quindi, è quello di anticipare la “fase due” di Dark Souls, ritenuta universalmente meno ispirata della prima.

Dark Souls Remastered

Sarà possibile entrare nella fortezza – e quindi provare ad arrivare alla Città degli Dei – solo dopo aver suonato le due Campane del Risveglio: una sopra la Chiesa dei Non Morti, difesa strenuamente dai Gargoyle del Campanile e un’altra “far, far below” nella parte bassa della Città Infame, protetta (inconsapevolmente) da una figlia del caos, Quelaag. Entrambi i boss sono stati prontamente coperti da GameSource, quindi tornate indietro a sconfiggere i due boss se la Fortezza risulta ancora chiusa.

È possibile dare un’occhiata al Golem di Ferro, statuario e inattivo, prima della nebbia. L’ascia a una mano è tutto quello che gli serve per far volare i malcapitati. Prima di entrare nella nebbia, assicuriamoci di salire sulle scale alle nostre spalle e occuparci di un gigante: se lasciato in vita, similmente al caso del Drago Famelico, parteciperebbe alla lotta lanciando al centro dell’arena bombe esplosive. Se vogliamo un aiuto, a destra della nebbia è possibile evocare (in forma umana) un NPC, uno dei pochi o forse l’unico che è riuscito a giungere ad Anor Londo: Tarkas Ferro Nero. Tarkas è un toro in armatura pesante che rende il Golem più facile di quello che in realtà già è.

Dark Souls Golem di Ferro

L’aspetto più “carismatico” dell’arena è sicuramente quello di essere uno strapiombo. Il campo di battaglia è infatti una specie di ponte con una piattaforma poco sicura al centro. Portare il Golem su uno dei due ponti faciliterà il nostro lavoro futuro, come vi spiegheremo fra poco.

Passando oltre la nebbia, il Golem si attiverà e ci darà il benvenuto con una potente folata di vento generata dalla sua ascia. Vi proponiamo tre alternative: alzare lo scudo, schivare o utilizzare le colonne semidistrutte a mo’ di riparo. Lo scudo non servirà a molto contro la forza erculea del gigante, anche perché assorbe stamina come se non ci fosse un domani: è consigliabile, quindi, impugnare l’arma a due mani e giocare al suo stesso gioco di forza. Rimanete vicino (sotto) al gigantesco Golem, così da menomare il suo moveset, non permettergli di utilizzare poteri eolici. Il punto debole del Golem sta nelle gambe, da colpire per fargli perdere l’equilibrio: se colpito ripetutamente,  si sbilancerà. A seconda di dove vi trovate possono accadere due scenari: uno, vederlo accasciare rumorosamente a terra e rimanere inerme ai colpi; due, (di sicuro il più godurioso) vederlo cadere giù e vincere automaticamente la battaglia. Già, anche il boss della Fortezza di Sen non può fare nulla contro la minaccia più implacabile di Dark Souls: la gravità.

Standogli alle calcagna, non sarà tanto difficile evitare i suoi attacchi. A volte anche solo camminare sarà sufficiente. Vediamo come il Golem di Ferro difende Anor Londo:

Attacchi:

  • Pestone multiplo: ovviamente Miyazaki & Co. hanno dotato il Golem di un’intelligenza artificiale tale da reagire se ronzate per troppo tempo tra le sue gambe. Esso cercherà di calpestarvi più volte in un attacco molto feroce. Stategli il più lontano possibile durante l’esecuzione.
  • Fendente orizzontale: il boss cercherà di colpirvi con l’ascia con un fendente orizzontale dalla minima onda d’urto. È consigliabile evitarlo senza provare a fare gli eroi, perché può anche farvi precipitare.
  • Fendente verticale: vigoroso come l’attacco precedente, solo in verticale, dall’alto verso il basso e da schivare quindi ai lati o con una capriola verso di lui per ritornare sotto le sue gambe.
  • Onda d’urto: Il colpo con l’ascia che genera un’onda d’urto perfetto da evitare con una capriola e usare come finestra per arrivargli alle gambe e attaccarlo.
  • Presa: il Golem può benissimo afferrarvi e sbattervi di forza a terra… ma se siete ancora più sfortunati, può afferrarvi e lanciarvi giù.

In breve, la sua grandezza è la sua più grande debolezza.

Drop:

  • Nucleo del Golem di Ferro (“anima” che con un’ascia a una mano +10 potrà essere trasformata nell’Ascia del Golem, con cui potrete imitarlo, o Pugni d’Osso di Drago, creabili con dei caestus +10, dall’uppercut esilarante);
  • 40.000 anime;
  • x1 Umanità;
  • Armatura del Golem di Ferro in vendita da Domhnall di Zena (sul ponte tra il Santuario del Legame del Fuoco e il Borgo dei Non Morti).

Dark Souls Golem di Ferro

Sicuramente la lore del Golem di Ferro non è strappalacrime come quella della Farfalla della Luna, bensì è sanguinosa dato che, avendo la funzione di guardiano, ben pochi sono riusciti a superarlo e arrivare fino alla Città degli Dei. Il Golem è un costrutto: è stato creato artificialmente dagli Dei e il suo nucleo utilizza come forza motrice le ossa dei draghi, sgominati dai fulmini di Lord Gwyn, insieme al “potere dell’anima”, fusi in qualche modo insieme generando la “vita”, o meglio, una funzione istintiva e meccanica. Senza il nucleo, il Golem di Ferro è solo un ammasso di ferraglia. Nonostante ciò, Miyazaki lo ha elevato a suo boss preferito.

Come si dice a Napoli: ogni scarrafone è bello a mamma soja.

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