FIFA 19: i nostri consigli per i moduli, le tattiche e le istruzioni

Il nostro viaggio all'interno di FIFA 19 riparte più carico che mai. E così, dopo avervi illustrato i migliori giocatori divisi per ruolo della modalità Ultimate Team, abbiamo deciso di estendere il nostro discorso anche alle tattiche, ai moduli e alle istruzioni consigliate.

FIFA 19 continua la sua inarrestabile ascesa. Che piaccia o meno, il calcistico targato EA Sports è uno dei giochi più amati, giocati, e perché no, anche discussi nel nostro Paese e non solo. Noi di GameSource.it, dopo avervi illustrato i migliori giocatori da scegliere in quel di Ultimate Team, abbiamo deciso di proseguire la nostra avventura in compagnia del titolo sportivo di Electronic Arts, stavolta estendendo il nostro raggio d’azione a un discorso più ampio.

In questo nuovo appuntamento, infatti, vogliamo dedicarci a un aspetto fondamentale per vincere e convincere una volta “scesi in campo” e non soltanto all’interno di Ultimate Team. Ci riferiamo alla scelta del miglior modulo da utilizzare, delle migliori tattiche (difensive, offensive, ecc.) e alle istruzioni più adeguate da applicare ai vari giocatori. Ci teniamo, però, a precisare che tutte le informazioni si basano sulla nostra esperienza diretta con il titolo e, dunque, non sono da considerare come infallibili o inderogabili.

Siete pronti per questa nuova tornata di informazioni?


I Moduli

Modulo 4-1-2-1-2 (stretto)

Il primo modulo che ci sentiamo di consigliarvi è quello che è nettamente il nostro preferito. Chi vi scrive lo ha, finora, sempre utilizzato, specialmente all’interno di Ultimate Team. Il 4-1-2-1-2 o 4-3-1-2 stretto è un modulo che non prevede l’ausilio di esterni di centrocampo e si basa fortemente sulla qualità del centrocampo e delle due punte. Il primo consiglio che sentiamo di darvi, quindi, è quello di potenziare il centrocampo, cercando di puntare su elementi validi sotto più aspetti del gioco: fare un centrocampo con tutti giocatori offensivi o difensivi è una scelta poco vincente, e il giusto equilibrio sarebbe quello di scegliere due coppie di giocatori con caratteristiche che si equiparano.

Come potete vedere dall’immagine, noi abbiamo deciso di puntare su due giocatori offensivi come Milinkovic-Savic (che garantisce anche un’ottima copertura difensiva) e Pjanic, spostato nel ruolo di rifinitore e quindi con meno oneri di copertura, e due giocatori difensivi come Matuidi e Khedira, comunque molto abili negli inserimenti e nel gioco offensivo. Sistemato il centrocampo, il prossimo step è quello di puntare a terzini di difesa di livello, che saranno gli unici ad agire sulle fasce data la mancanza di esterni avanzati. Noi abbiamo puntato su due giocatori della Roma, Florenzi, vero e proprio jolly, e Kolarov che garantisce anche una grande pericolosità sui calci piazzati. I terzini, con questo modulo, devono saper difendere e attaccare in modo praticamente equo e non sarà facile trovare gli uomini adatti. Per quanto riguarda le punte (non seguite il nostro esempio) è bene puntare su elementi dalla caratteristiche diverse, in grado di completarsi ed essere diversamente pericolosi in fase offensiva.

Questo modulo è consigliato per tutti coloro che amano passare tanto la palla o il famoso “tiki-taka”, e dunque su uno stile di gioco che si basa sul possesso e sul gioco di squadra. Attenti però, perché ha i suoi difetti. In fase offensiva si noterà una staticità eccessiva delle punte, mentre il quella difensiva l’assenza degli esterni di centrocampo si farà sentire in fase di ripiegamento.

Modulo 3-5-1-1

Il modulo utilizzato da Simone Inzaghi nella Lazio, variante con un’unica punta e un rifinitore alle spalle, è uno dei nostri preferiti, e non soltanto per la vena bianco-celeste che scorre rigorosa in noi.

Ovviamente, la prima cosa da fare se si decide di utilizzare questo modulo è quella di iniziare a puntellare al meglio possibile la difesa, vero spartiacque della situazione. I tre centrali scelti, infatti, dovranno essere abili nella marcatura ma anche rapidi di gambe, per evitare di soccombere alle scorribande offensive degli avversari. Specialmente sulle fasce, poi, il tutto diventa ancor più pericoloso, motivo per il quale il nostro consiglio è quello di puntare su giocatori di fascia bravi anche nella fase difensiva. Come potete vedere, nel caso della Lazio, i due esterni sono praticamente dei difensori aggiunti, ma allo stesso tempo abili anche nella fase offensiva. Discorso diverso per quanto concerne il centrocampo: l’idea migliore è quella di puntare su elementi in grado di partecipare il più possibile alla fase difensiva, lasciando magari a un solo elemento (in questo caso Milinkovic) la fase offensiva, a supporto del trequartista.

Quest’ultimo è meglio se lasciato stabilmente avanti, in modo da non isolare troppo l’unica punta (Immobile), che per forza di cose dovrà essere una di quelle che raramente sotto porta sbagliano.

Questo modulo è parecchio spregiudicato e non si presta facilmente a tutti i tipi di giocatori: se ci fate la mano, però, può diventare veramente devastante.

Modulo 4-3-3

Ogni appassionato di calcio che si rispetti saprà che, ormai, quasi tutte le squadre utilizzano questo modulo. Quello che però forse non sapete è che il famosissimo 4-3-3 si presta a tantissime interpretazioni del gioco del calcio, risultando molto meno “scontato” di quel che possa sembrare.

Ogni allenatore, infatti, interpreta il modulo a modo suo, dando vita a soluzioni sempre diverse. Il 4-3-3 del Liverpool ad esempio è un modulo molto equilibrato, che prevede l’utilizzo di due terzini estremamente difensivi, un mediano davanti alla difesa e l’utilizzo del “falso 9” al posto della punta di sfondamento: un modulo offensivo, ma che si preoccupa di bilanciare l’estrema vena offensiva dei due esterni d’attacco, velocissimi e pericolosissimi. Il 4-3-3 del Napoli di Sarri, invece, era un 4-3-3 basato sul possesso palla e sulla rapidità, con praticamente ogni giocatore (tranne i due centrali di difesa) chiamato a partecipare alla manovra offensiva.

C’è poi il 4-3-3 del Real Madrid, che si basa tantissimo sulle ripartenze e sul contropiede. L’elemento in comune è certamente il ritmo alto e la velocità d’azione generale elevata, ma è comunque chiaro come il modulo si presti a più interpretazioni. Per questo motivo, il 4-3-3 è uno dei moduli più versatili, adatti a diversi tipi di giocatori e che si presta a tutte le esigenze. Certo, bisogna fare i conti con un attacco complicato da gestire, dato che la punta centrale rimane spesso “isolata” dall’azione se non supportata a dovere.

Resta comunque il modulo più gettonato.

Modulo 4-4-2

Il modulo più classico di tutti, il classico 4-4-2, è tornato in voga negli ultimi anni. Grazie in particolare al suo utilizzo da parte del “Cholo” Diego Simeone col suo Atletico Madrid, il modulo è ritornato con forza sulla scena calcistica.

Negli anni 90′, invece, il modulo in questione era praticamente la regola, col suo grande equilibrio in mezzo al campo, su entrambi i lati. Anche la controparte videoludica del modulo in questione offre la medesima sicurezza: equilibrio. Il nostro consiglio, qualora decideste di utilizzarlo, è quello di scegliere i giocatori basandosi proprio su questo fortunato assioma, affidandosi quindi a un centrocampista più difensivo e uno più offensivo, a una punta centrale “classica” e una più tecnica e veloce e così via. Un altro consiglio è quello di puntare a esterni molto offensivi, avendo la copertura dei terzini alle spalle.

In ogni caso, il 4-4-2 è un modulo difficile da interpretare: l’uomo in meno a metà campo può dare noie contro le sfilze di 4-3-3 e 3-5-2 che vi troverete contro e, dunque, il nostro consiglio è quello di valutarne bene l’utilizzo. A noi, in soldoni, piace veramente moltissimo!


Tattiche e istruzioni

Una delle novità più interessanti introdotte in FIFA 19 è quella delle tattiche dinamiche. Selezionandole precedentemente ovviamente, è possibile scegliere in partita di cambiare modulo, approccio difensivo e offensivo col semplice utilizzo dei tasti direzionali. Per questo motivo, anche la gestione delle tattiche è stata rivisitata, con un sistema più intuitivo e completo per impartire le istruzioni alla vostra squadra.

Come si può notare dall’immagine, seppur molto semplice e intuitivo, il sistema consente di gestire diverse opzioni, che offrono un computo generale più che soddisfacente. In campo, poi, le differenze si noteranno sempre e comunque, al netto di tutti i luoghi comuni che il titolo si porta dietro. Si può decidere di far pressare sempre i giocatori avversari, di lasciargli più spazio, di giocare stretti o larghi, di attaccare con tutti gli uomini o giusto con un paio di giocatori, e così via.

Le istruzioni nell’immagine poco sopra sono quelle da noi utilizzate, che ci offrono una discreta copertura difensiva ma anche un’ottima vena offensiva. In alternativa, si può provare a cambiare lo stile d’attacco in “Manovra Veloce”, cosa da noi già testata, che porta i giocatori a prendersi più rischi in fase di costruzione del gioco, cosa che, però, espone a un rischio di contropiede elevato. Si può scegliere anche di lasciar giocare gli avversari affidandosi al contropiede, ovviamente col modulo adatto.

Il nostro consiglio è quello di utilizzare sempre lo stesso modulo sia per la fase difensiva sia per quella offensiva, andando solamente a cambiare le istruzioni: il vostro modulo preferito è un 4-4-2? Allora utilizzatelo sia per impostare una manovra votata alla difesa, sia una votata all’attacco, magari per recuperare un goal di svantaggio negli ultimi minuti, utilizzando però impostazioni più offensive come più giocatori in area e così via, senza però ricorrere a moduli diversi. Stessa cosa, come dicevamo, per la fase difensiva: coprirsi impostando agli attaccanti di ripiegare in difesa o ai centrali di centrocampo di non “spingere” può rivelarsi una scelta più oculata rispetto al barricarsi dietro con cinque difensori, credeteci.

Appare chiaro che anche la gestione delle istruzioni impartite ai singoli giocatori assume una certa rilevanza.


Istruzioni

Le istruzioni, seppur dal tiro limitato, possono essere impartite a ogni singolo giocatore della squadra. Ripetiamo, non si tratta di una caratteristica “manageriale” tanto evoluta ma che, se gestita bene, sa offrire diverse soddisfazioni al giocatore.

Impartire ordini ai vari elementi in campo è veramente importante? La risposta è sì, seppur con qualche riserva. Non sempre i giocatori rispetteranno alla lettera le vostre istruzioni, ma il quadro complessivo della questione è tutto sommato positivo. Nel nostro caso, come potete vedere dalla foto poco sopra, abbiamo applicato le istruzioni in base più agli elementi in campo, piuttosto che all’interpretazione del ruolo in sé. Miralem Pjanic, per esempio, nel ruolo di trequartista (COC) è un vero e proprio pericolo costante, ma ha un’attitudine difensiva tutt’altro che fiorente e un fisico che tende a “scaricarsi” velocemente. Per questo motivo, il nostro consiglio, in casi come questo, è quello di lasciare avanti il giocatore esentandolo il più possibile dal ripiegare in difesa, e di farlo rimanere fermo in posizione, per gestire al meglio il ruolo senza perdere terreno in mezzo al campo.

Gli attaccanti, ad esempio, possono essere gestiti in maniera diversa: si può chiedere alle punte di rimanere centrali, giocare larghe o inserirsi alle spalle. Non soltanto però: alle punte si può anche chiedere o meno di ripiegare in difesa, di far salire la squadra o di agire da “falso 9”, dunque di andare a prendere spesso la palla e metà campo e di supportare i compagni di reparto il più possibile.

Anche i difensori, specialmente i terzini, possono avere più tipi di istruzioni diverse: i centrali possono partecipare o meno alla manovra offensiva, i terzini possono spingere sempre o rimanere più bilanciati, e così via. Il nostro consiglio è quello di agire sempre considerando gli elementi in vostro possesso. Ad esempio, siccome nella nostra squadra sono presenti elementi come Florenzi, la sua indicazione personale sarà quella di sovrapporsi sempre, date le sue indubbie qualità offensive.


Considerazioni finali

È bene puntualizzare, in conclusione, che questi sono consigli “generici” e da applicare, chiaramente, secondo la vostra idea di calcio. FIFA 19 ha fatto grandi passi avanti in tal senso, seppur non risulti ancora una vera e propria simulazione. L’attenzione alla tattica e alle istruzioni da quest’anno è però sicuramente più importante e, per questo motivo, vi invitiamo a prestare a esse maggiore importanza, magari leggendo proprio la nostra guida.

Vai alla scheda di FIFA 19
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