Aion – Recensione Aion: Tower of Eternity

Un’azienda in crisi, un solo gioco su cui scommettere per riprendersi o fallire. NCSoft ha deciso di mettere nelle mani di questo titolo i suoi dodici anni di vita ed è ormai palese che abbia fatto la scelta giusta. Aion, con la sua release asiatica, ha ridato stabilità all’azienda coreana e sbarca ora in occidente, forte del suo hype e del suo buon comparto tecnico. Purtroppo però non è tutto oro quel che luccica. Andiamo a scoprire perchè.

Personaggi per tutti i gusti

Impressionare al primo impatto pare essere uno dei punti chiave su cui Aion ha basato la propria strategia commerciale. Uno degli elementi principali, in questo senso, è sicuramente l’editor di personaggi. Questo è un potente strumento di modellazione per dare al nostro protagonista l’aspetto e i tratti che più desideriamo, ad un livello fino ad ora inedito per i Mmorpg.

Contrariamente a quanto si possa pensare dalle immagini, sarà possbile realizzare anche personaggi dall’aspetto buffo e sgraziato e dalla taglia ridottissima (con conseguenti vantaggi nel PvP). Potremo giocare con le proporzioni corporee, realizzando veri e propri esseri caricaturali e inoltre avremo anche modo di simulare aspetti tipici delle razze fantasy, come nani o elfi.
 


Ecco come è possibilie realizzare un nano,  con il potente editor di personaggi

Nel caso ci fossimo pentiti delle nostre scelte in fase di creazione, potremo rivedere le caratteristiche fisiche del nostro personaggio in un secondo momento, recandoci da un NPC della città principale, a patto di avere un apposito ticket. Le differenze corporee fra Elyos e Asmodian non sono moltissime: gli Asmodian hanno un colorito più tendente al bluastro e violaceo, piedi artigliati e una strana peluria sulla schiena, mentre gli Elyos appaiono più  simili a normali esseri umani.

Una volta plasmato l’aspetto estetico del nostro eroe, potremo sceglierne la classe, in base alla quale verranno definite le caratteristiche del nostro personaggio. Le classi selezionabili all’inizio saranno quattro e consisteranno nei consueti archetipi:  Warrior, Scout, Mage e Priest. Questa scelta non potrà essere cambiata in futuro, a meno di non voler ricreare un personaggio, per cui cercate di scegliere con cura.
 

Benvenuti su Atreia

Essendo un Mmorpg theme park, oltre al background sarà presente una storyline di fondo abbastanza definita, seppur non fondamentale per il prosieguo del gioco. Inizieremo la nostra avventura risvegliandoci in una prateria sconosciuta, senza alcuna memoria del nostro passato. Solo andando avanti nel gioco e completando le quest principali, scopriremo di non essere una persona qualunque, ma di appartenere alla casta dei Daeva, esseri semidivini con la capacità di volare e di fare tante altre simpatiche cose. Non vogliamo approfondire ulteriormente il lore per non rovinarvi  la trama, composta da intermezzi dove vedremo il nostro personaggio interagire e parlare come un vero e proprio protagonista. 

Apprezzabili inoltre tutti i contenuti extra, in pieno stile NCSoft, che vanno a fare da corollario agli avvenimenti interni al gioco. Primo fra tutti, il fumetto di futura pubblicazione, seguito dai vari testi utilizzati per creare hype o per approfondire alcuni eventi della storia del mondo di Aion.
 



La cerimonia finale, dopo aver completato la prima  fase di tutorial


Mettiamo le ali

Terminata questa lunga fase di tutorial, non dovremo far altro che scegliere una specializzazione per la nostra classe e ottenere le tanto desiderate ali. Ogni personaggio avrà due sottoclassi da scegliere, accedendo così a nuovi poteri e skills più specifiche. Potremo così selezionare: Gladiator (DPS) e Templar (Tank) per il warrior, Assassin (il solito rompi scatole invisibile) e Ranger (Arco) per lo scout, Sorcerer (il classico mago) e Spirit master (Summoner) per il Mage, Cleric (Healer) e Enchanter (healer e buffer) per il Priest.

C’è da dire che i personaggi di Aion, al di là dell’aspetto fisico, risultano piuttosto ripetitivi. Non avremo infatti modo di differenziare le nostre stats direttamente o assegnare talenti, ma potremo influire sui potenziamenti del nostro equip tramite le Manastone,  e sulle abilità tramite lo Stigma System, di cui parleremo più avanti. La personalizzazione a livello di build quindi è piuttosto limitata, almeno per il momento, e non brilla certo per originalità.

Come accennato prima, sarà possibile potenziare le nostre armi ed armature con le Manastone e le Enchantment Stone: le prime sono oggetti droppati dai mostri che elimineremo e potranno essere incastonate in slot appositi presenti negli equip principali. Se vorremo sostituirle con una versione migliore, basterà andare dal Manastone remover. Le Enchantment Stone, invece, andranno estratte tramite gli Extraction Tools dai nostri vecchi equip, per poi essere utilizzate per rafforzare quelli nuovi. Entrambe andranno a potenziare vari aspetti dell’equip oppure direttamente le nostre statistiche come HP, MP, Dodge Rate ecc…

Veniamo adesso ad una delle componenti più attese di Aion, ovvero il volo, skill che potrà essere usata in modo libero solo in alcune aree e nel PvP oppure per planare dolcemente in qualunque zona PvE del mondo. Giocando un po’ con la tastiera e gettandoci dai punti giusti, saremo in grado di  aumentare la durata della planata, velocizzando così i nostri spostamenti. In ogni caso non dimentichiamo che il tempo di volo rimane limitato: potremo dunque trovarci a precipitare all’improvviso, con conseguente morte per sfracellamento. Planata a parte, il sistema di volo ricorderà a molti quello di Perfect World, un famoso gioco cinese da cui Aion ha probabilmente preso spunto, e non solo per questo elemento.
 

 Planando dai punti giusti, potremo coprire lunghe distanze in poco tempo

Paradossalmente, in Aion non saremo capaci di nuotare; sebbene la maggior parte degli specchi d’acqua non arrivi che alle ginocchia dei nostri personaggi, nei laghi più profondi ci inabisseremo immediatamente, iniziando a perdere vita. L’assenza di quest’abilità è probabilmente dovuta al fatto che l’acqua è un elemento decisamente scarso, come da tradizione NCSoft, dato che anche Lineage, al momento del lancio, non dava la possibilità di nuotare.


Quest

Il livellaggio in Aion si basa su un alternarsi di quest a catena e di grind per il passaggio di livello. In verità, le quest dovrebbero bastare in parecchi casi, ma non sempre sarà facile trovarle o portarle a termine da soli. Inoltre, in certi momenti, le quest saranno veramente finite e sarete costretti a cercarvi spot dove grindare in pace i mob.

Avremo numerosi tipi di incarichi: alcuni semplici, come parlare con un NPC o consegnare un oggetto, eliminare  un certo numero di nemici o affrontare un boss, altri più elaborati, come infiltrarsi negli avamposti di mob aggressivi, azionare congegni, rubare oggetti o parlare con un NPC che spunta all’improvviso. Quest’ultimo tipo di quest è risultato in alcuni casi fastidioso: poiché l’oggetto (o NPC) in questione è soltanto uno, è praticamente inevitabile che si verifichi un camping dei giocatori e che, di conseguenza, chi non ha avuto il click abbastanza pronto sia costretto ad aspettare un bel po’ di tempo prima che esso ricompaia. Questo è un difetto che sicuramente non è rilevantissimo, ma che può rendere l’esperienza di gioco decisamente frustrante. Non ci resta che sperare in una patch futura che riesca a migliorare la gestione di questo tipo di quest.

Le quest, inoltre, non saranno sempre scontate. Dovremo infatti  leggerle attentamente e cliccare sulle parole chiave, che ci forniranno ulteriori informazioni e dati sull’oggetto e il personaggio da cercare, fornendocene una descrizione più approfondita e, in molti casi, anche la sua posizione sulla mappa. Aion non eccelle dunque per l’originalità del meccanismo di questing, risultando, al contrario, decisamente vetusto. Grazie agli intermezzi e all’ampia varietà degli obiettivi, riesce però a mantenere uno standard sufficiente nel suo contesto.
 



In alcune quest i party saranno essenziali

Il PvE  ha una struttura abbastanza lineare; avremo infatti la sensazione di muoverci su binari prestabiliti, senza avere luoghi alternativi da esplorare. Talvolta ci saranno spot particolarmente interessanti per grindare, ma saranno comunque pochi. La maggior parte delle quest sono affrontabili da soli, per quanto farsi aiutare risulti tutt’altro che spiacevole, mentre un party numeroso e ben assortito sarà d’obbligo nelle quest di gruppo, dove i nemici elite saranno veramente duri da abbattere.

Saranno inoltre presenti numerose istanze, al momento 23, in cui potremo avventurarci insieme al nostro party per completare quest specifiche o per ottenere drop unici. La struttura di queste istanze non brilla per originalità, ma è decisamente solida. Saranno oltretutto ben caratterizzate e diverse fra loro, con diversi boss per ognuna. Notevole l’uso degli intermezzi video, che andranno ad intervallare l’esplorazione. Al momento non ci sentiamo di dare ulteriori giudizi, poichè è un sistema piuttosto complesso e solo sul lungo periodo si potrà valutare se questa parte di PvE sarà qualcosa di valido o meno.


L’Abisso

Il PvP di AION permetterà ai due schieramenti Asmodian ed Elyos di fronteggiarsi in un’area chiamata The Abyss. Senza entrare troppo nei dettagli del lore, sappiate che il mondo di Aion è letteralmente spaccato in due: la parte luminosa Elysea e quella oscura Asmodae. Le fazioni sono in guerra aperta e si scontrano perennemente al centro della spaccatura planetaria in un’area chiamata appunto l’Abisso: qui saremo testimoni e anche protagonisti di epiche battaglie fra esseri alati e assedi di massa.

In quest’area, saremo liberi di usare la nostra skill di volo, dando cosi una terza dimensione agli scontri PvP. L’ Abyss sarà disponibile dal livello 25 in poi; una volta lì, potremo andare a scontrarci per ottenere grandi ricompense per noi stessi e per la nostra Legione (le gilde in Aion). Sarà possibile contendersi nove fortezze suddivise per fasce di livello: queste sono di default nelle mani dei Balaur, una terza razza NPC, che dovremo sconfiggere prima di ottenerne il controllo: è per questo che si parla di PvPvE.

Durante gli scontri, potremo farci aiutare prendendo il controllo degli Artifact: ne esistono 31 e sono ottenibili sconfiggendo i Balaur di guardia. Una volta conquistata la prima fortezza, la nostra fazione dovrà continuara a lottare, sia per difenderla che per estendere il suo dominio a quelle rimanenti. I giocatori più meritevoli saranno riconosicuti nella Top ten del PvP.


L’interno di una fortezza

Oltre all’Abyss, esiste anche la possibilità di attraversare portali chiamati Rift, per andare nelle aree dello schieramento opposto. La cosa strana è che eliminando i giocatori avversari non otterremo alcun vantaggio, anzi andremo incontro a possibili penalità, senza più poter accedere all’abisso per un certo lasso di tempo. Questa opzione si rivela quindi utile solo per testare le proprie capacità in combattimento.

Combattimenti

Le skill in Aion sono basate su un sistema di concatenamento già visto in parecchi altri Mmorpg, ovvero lo skill chain: azionando una skill, potremo abilitarne altre in sequenza, innescando una combo. Nello schema delle chain, un menù dedicato appositamente a questa funzione, avremo la possibilità di selezionare quale sottoramo di skill vorremo concatenare, nel caso in cui ce ne fosse più di uno. Le possibilità offerte saranno prestabilite, ma potremo creare un sistema di macro per associare più azioni ad un tasto. 

Anche le chain skills non sono una vera innovazione; le avevamo già trovate in Vanguard o in altri giochi minori.  Sono comunque una caratteristica gradita, che rende gli scontri più dinamici. Un altro elemento che ci aggiungerà vivacità, è quello di poter influenzare danno, difesa ed evasione con i nostri movimenti: avremo un incremento del danno camminando avanti, un aumento della difesa andando indietro e un aumento delle schivate camminando lateralmente.

Perdendo un combattimento in PvE e, di conseguenza, andando incontro alla morte, evento che in Aion andrebbe evitato a tutti i costi, perderemo punti esperienza. Questi ultimi non potranno più essere recuperati se non pagando un certo quantitativo di monete, che aumenterà in proporzione al nostro livello. Ulteriore svantaggio: parte dell’esperienza sarà comunque persa definitivamente. Solo se si è in party, resuscitare il proprio compagno sarà abbastanza semplice: basterà avere in tasca un’apposita gemma per poter richiamare in vita il caduto, senza dover essere per forza un Cleric.


Le Stigma

Sebbene, come già detto, la personalizzazione del nostro personaggio sia decisamente ridotta, una buona pezza ce la mette lo Stigma System, che ci permetterà di dare una certa inclinazione al nostro eroe, senza però lasciarci una libertà di scelta veramente ampia.

Le Stigma saranno ottenibili combattendo contro nemici di alto livello, completando alcune quest o acquistandole a prezzi esorbitanti da NPC o altri giocatori. Andando dallo Stigma Master, potremo incastonarne una nella nostra arma, ottenendo così una nuova skill da usare in battaglia. Per essere utilizzate, le Stigma richiederanno un certo numero di Stigma Shard (ottenibili solo dai mob dell’Abyss); potranno comunque essere rimosse e sostituite in qualunque momento. Il numero massimo di Stigma che potremo avere contemporaneamente aumenterà col livello, fino ad un massimo di cinque.

Grazie a questo sistema avremo dei personaggi leggermente più personalizzati, ma se, col passare del tempo, le ottenessimo tutte? Un altro piccolo elemento che influirà sui nostri parametri sarà il Title, ottenibile dopo aver completato alcune quest.  Potremo averne uno solo alla volta; esso andrà a modificare alcune delle nostre stats, proprio come avviene in numerosi altri mmorpg. Potremo sbloccarne un totale di 50 titoli, ma confidiamo che ne verranno aggiunti altri.

Economia e crafting

La compravendita in Aion potrà essere effettuata tramite i tipici mercatini allestiti dai PG, caratteristica a nostro avviso ormai sorpassata, e che lascerà presto il posto ai Broker, ovvero il sistema di Auction House di Aion. Sarà così molto più facile trovare gli oggetti di nostro interesse: basterà digitarne il nome e cercare chi fa il prezzo migliore. In generale, l’economia non pare bilanciatissima, sebbene sembri più viva se comparata ai fallimenti totali di alcuni giochi recenti, almeno per il momento. In ogni caso, non essendo Aion un titolo incentrato sul commercio, è giustificato il modello semplice su cui si fonda la sua economia.

Avremo la possibilità di intraprendere diverse carriere di crafting, senza doverne escludere nessuna. Il limite ci verrà imposto solamente dal tempo che potremo dedicare alla raccolta dei materiali e alla conseguente creazione degli oggetti, cosa che comunque ci costringerà a focalizzarci principalmente su una o due skill. Anche sotto questo aspetto, l’innovazione è praticamente nulla: il crafting si ridurrà al classico accumulo di materie prime e alla conseguente costruzione in serie degli items.

La raccolta dei materiali sarà altrettanto lineare e semplice: basterà avvicinarsi ad una fonte, come piccole piante o vene di ferro, e il nostro PG inizierà l’estrazione con un semplice gesto della mano. Ovviamente non potremo sfruttare sin da subito qualsiasi risorsa, senza aver skillato a sufficienza la nostra abilità estrattiva. Sarà  un discorso a parte l’Extraction Heather, da utilizzarsi per i materiali che fluttuano ad alta quota. Al di là dell’applicazione di una percentuale di riuscita all’azione di raccolta, le meccaniche di estrazione saranno identiche a quelle viste nei Mmorpg theme park.
 

 



L’estrazione dei materiali è molto semplice, ma a volte potrà fallire


Comparto Tecnico

I panorami di AION sono probabilmente fra i più maestosi e belli offerti da un titolo massivo: laghi con bellissime piante acquatiche, foreste incantate e fortezze imponenti saranno gli sfondi principali delle nostre avventure. Il design risulta abbastanza originale, grazie ad un lore che offre ambientazioni abbastanza distanti dalle classiche foreste e caverne tipiche del fantasy.

Il comparto audio del gioco è assolutamente di primo livello: ci soffermeremo in alcune aree solo per contemplare il paesaggio e ascoltarne la colonna sonora. Nonostante l’età, il Crytek Engine fa davvero bene il suo lavoro, ma abbiamo comunque notato alcuni piccoli difetti, che salteranno subito anche agli occhi dei giocatori più esperti, come ad esempio le texture enormi per ricoprire intere colline, il movimento simile al pattinaggio di alcuni personaggi o il cielo abbastanza mal realizzato, con una Sky Box in bassa risoluzione. Questi elementi difettosi, insieme ad altri più legati alla logica, come il passaggio repentino da notte a giorno, rovinano un po’ il comparto grafico di un gioco che, altrimenti, avrebbe senza dubbio raggiunto alti livelli. Purtroppo la fretta o l’imperizia hanno lasciato una traccia che non si riesce sempre ad ignorare.
 



I panorami offerti da Aion ci lasceranno a bocca aperta



Bello senz’anima

La sensazione che ci ha dato Aion è quella di un titolo completo e ben sviluppato, ma che allo stesso tempo pare un dejavù multiplo. La quasi totalità delle features è stata presa e rielaborata da altri titoli (principalmente WoW, Lineage 2 e Perfect World) e, in alcuni casi, anche perfezionata. Questo significa che, per i neofiti, Aion è un buon gioco, capace di offrire un po’ di tutto (senza però eccellere in nulla),  ma al contempo significa anche che, per i veterani, esso risulta quasi totalmente privo di attrattiva.
 

Il gioco sicuramente ha le carte in regola per essere un buon successo commerciale e il riscontro di utenza che già c’è stato ne è la prova. L’esperienza è stata sicuramente positiva e Aion è consigliabile a tutti coloro che vogliono affrontare il genere dei Mmorpg per la prima volta, ma non a chi ha già fatto pratica con altri Mmorpg theme park. Probabilmente sul lungo periodo, questo titolo saprà innovarsi maggiormente, costituendo così un’attrattiva anche per coloro che hanno alle spalle anni di esperienza nel mondo dei videogiochi massivi; per ora, è solo una buona base su cui costruire un gioco ben più elaborato.

 

Tecnica:

Sviluppato bene e senza sbavature, grafica ottima, sonoro ancor di  più. Uno dei migliori Mmorpg sotto questo punto di vista. Buono il supporto di NCSoft, negativa la presenza di code, che comunque col tempo spariranno.

Lore:

Sia la storia di fondo che quella del nostro personaggio risultano ben costruite e narrate con ottimi intermezzi; si arriva al punto di voler sapere sempre di più su questa trama, che ha ispirato anche una serie di fumetti DC.

Crescita:

Sistema di questing visto e rivisto ma comunque funzionale, grinding presente ma non eccessivo. Personalizzazione del pg limitata ma discreta.

Interazione:

Il sistema di combattimento è ben sviluppato. L’Abyss offrirà ore ed ore di buon PvP e sono numerosi i tools messi a disposizione dal gioco per interagire. L’economia e la produzione non brillano particolarmente.

Mondo:

Atreia, seppur affascinante e maestosa, risulta un po’ striminzita, ad eccezione di alcune aree;  manca l’esplorazione subacquea.

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