Amici – Recensione Amici

Ne avremmo fatto volentieri a meno

Frase che sicuramente sarebbe più opportuna in chiusura di recensione, dopo un attento esame del prodotto e dopo aver attentamente cercato di capire quali fossero i punti salienti, pro e contro, della produzione tutta italiana della Black Bean. Invece,, dal solo nome e dal solo sapere che questa produzione videoludica si pone l’obiettivo di riportare su console uno dei brand più ridicoli del già inutile panorama televisivo del momento, siamo costretti ad esordire con la bocciatura del prodotto.
Nonostante ciò, cerchiamo di capire come la produzione nostrana ha riportato Amici su console, e come pretende di regalare un’esperienza videoludica appagante, almeno per i numerosissimi fan dell’accademia più falsata del secolo.

 


La mietitrice di menti

 

Amici per convenienza, artisti per caso

Magari qualcuno non sa cosa ci apprestiamo a discutere. Se fosse così, la critica iniziale non risulterà chiara per coloro che non conoscono la trasmissione in questione. Amici è un oramai famosissimo format televisivo, condotto su Canale 5 da Maria de Filippi che pone le sue basi su una gara tra artisti emergenti nel ballo, nel canto e nella recitazione: ogni settimana una sfida elimina un partecipante dalla competizione e, dopo un determinato numero di settimane, si procede all’elezione del vincitore, che, per prescrizione medica, diventerà il nuovo idolo dello Stato e il primo in tutte le classifiche di vendite (e casomai anche il vincitore di Sanremo). Ovviamente, mentre in un primo momento la trasmissione si limitava a mostrare il momento della prova finale o dell’apprendimento, per far salire l’audience, la trasmissione si è trasformata in un derivato del Grande Fratello: telecamere nelle stanze pronte a cogliere il minimo litigio tra i concorrenti, divisi anche tra due squadre in continua competizione, pronte a regalare ai giovani e agli appassionati, patetiche sceneggiate. Che il programma sia stato bersagliato di critiche, così come avviene ogni giorno per i reality, o talent, show del momento, è inutile dirlo, tant’è che noi stessi, in questa analisi, ci siamo lasciati andare in una abbastanza evidente critica negativa riguardo questo titolo.
Ma passiamo ora ad analizzare il prodotto in sè.

Due vie: un unico obiettivo

Amici si presenterà con uno stile molto azzurrino, che è onnipresente anche nella trasmissione nei vestiti dei concorrenti, divisi per squadre solo nel colore delle maglie. Troveremo subito due modalità giocabili appena entreremo nel pieno dell’azione: una sarà quella che possiamo definire Carriera e l’altra sarà l’Allenamento. Partendo da quest’ultima notiamo che avremo la possibilità di allenarci in tre categorie diverse (ballo, canto e recitazione) a nostra scelta, per prepararci al meglio a quella che sarà poi la sfida decisiva nella modalità principale. 
Per iniziare la modalità Carriera avremo la possibilità di personalizzare completamente il nostro, o la nostra, alter ego così da figurare perfettamente nella nostra esperienza accademica. Dopo la prova per entrare nella trasmissione vera e propria, troveremo alcuni volti nuovi inseriti nel videogioco per dare un’esperienza quasi totale nel contesto di Amici. Personaggi dell’ambiente come Kledi, Garrison, la figlia di Celentano, saranno pronti a criticare o esaltare le vostre prestazioni a seconda di come vi comporterete. Resta da capire solo come le prove procedono e come si portano a termine: essendo questo brand catalogato come Rythm Game è ovvio intendere che si riprenderanno alcuni canoni che su Nintendo DS hanno reso famosi capolavori come Ouendan, Elite Beat Angel o l’ultimo Rythm Paradise, in maniera più atipica. Per quanto riguarda le sessioni di canto bisognerà seguire il ritmo premendo sul touch screen gli appositi cerchi che andranno a comporsi; stessa cosa varrà per la danza che richiederà coordinazione perfetta nel seguire il ritmo e gli indicatori che compariranno a schermo. Per quanto riguarda invece la recitazione dovrete rispondere talvolta a delle domande di cultura generale talora a delle domande di dizione.
Insomma, niente è lasciato al caso e tutto è pensato al meglio per offrire un’esperienza appagante.

Il mio Amico

Graficamente Amici non riesce a esaltarsi, soprattutto per quanto riguarda la protesi digitale del giocatore, legnosa e priva di qualsivoglia espressione facciale. Nei movimenti della prova di danza è davvero uno spettacolo poco felice assistere il manichino muoversi a mo’ di burattino. Per il resto i fondali restano omologati a quello che ci si aspetta in televisione, con il solito palco che aspetta solo la vostra esibizione.

In sostanza un titolo che non vuole eccellere, che non vuole andare oltre il panorama sul quale già domina e vuole solo dimostrare, dopo tanti anni di monotonia televisiva, che c’è nuova carne al fuoco per i fan del brand televisivo. Sicuramente un titolo che piacerà ai fan del programma televisivo, che magari riusciranno a passare ore intere insieme alla loro protesi digitale e potranno godere anche della presenza di una Amicipedia, che riporterà tutte le notizie salienti dei personaggi più famosi che hanno solcato il palco di Maria De Filippi. Per quanto riguarda i soliti frequentatori della scena, ne sono stati selezionati 18, di cui alcuni già nominati prima, per comparire nel gioco in maniera più presente.
Per quanto riguarda noi critici, che ci limitiamo ad analizzare il prodotto, concludiamo dicendo che potevamo farne davvero a meno. 

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