Islands of Wakfu – Recensione Islands of Wakfu

La software house francese Ankama Studios è salita alla ribalta grazie al successo ottenuto con il MMORPG di ambientazione fantasy Dofus, uscito ormai già da 6 anni ma ancora molto apprezzato dai suoi 25 milioni di iscritti circa. Il gioco ha generato anche tutta una serie animata in 52 episodi e dei fumetti che hanno reso, se possibile, ancora più popolare il brand in questione. Wakfu è l’energia vitale dell’universo che sottende a questo RPG di massa ed è anche il titolo di un nuovo MMORPG della stessa casa, in fase beta allo stato delle cose. Questo Islands of Wakfu è una sorta di spin-off di questo secondo capitolo ed è disponibile in esclusiva per Xbox360 sul Live al prezzo di 800 Microsoft Points.

10.000 anni fa

Il gioco si propone come prequel rispetto agli eventi raccontati in Dofus. La vicenda è infatti ambientata 10.000 anni prima di ciò che abbiamo visto nel celebre MMORPG francese. Vestiremo così i panni di una giovane Eliatrope di nome Nora, futura sacerdotessa del culto della Dea, e di suo fratello Efrim, un drago potentissimo legato indissolubilmente all’elemento dell’acqua. La civiltà degli Eliatropi è minacciata da un’incombente invasione proveniente da un universo sconosciuto, e quindi toccherà a noi salvare le sorti del nostro popolo. Come? Per farlo dovremo trovare le mitiche isole di Wakfu per porre in salvo dal pericolo imminente la nostra gente. Questi alieni sono infatti assetati di Wakfu, l’energia vitale che scorre nelle vene degli Eliatropi e di tutto il creato, e perciò faranno di tutto per impossessarsene.
 


Di tutto un po’

Sotto il profilo del gameplay il gioco presenta vari elementi mischiati in un amalgama piuttosto ben riuscita. Islands of Wakfu è di base infatti un action-adventure con alcune spruzzate di sparatutto e picchiaduro a scorrimento. Una delle caratteristiche del gioco è che potremo intercambiare il personaggio durante la nostra avventura tramite il tasto Y, a seconda delle necessità. I due protagonisti infatti sono legati in maniera indissolubile, tanto che dividono la medesima barra energetica. I personaggi hanno differenti modalità di approccio e diverse peculiarità. Nora è in grado di utilizzare il teletrasporto per attaccare i nemici alle spalle con una serie di potentissimi calci, mentre il drago Efrim, sfruttando le sue possenti ali, può traversare distese d’acqua, raggiungere posizioni sopraelevate, produrre attacchi stordenti e rilasciare anche sfere d’energia. Nora è anche in grado di raccogliere Wakfu per ricaricare la barra dell’energia mentre Efrim, al contrario, lo potrà utilizzare per creare delle vere e proprie bombe energetiche in grado di causare parecchi danni. Questo permetterà un grande coinvolgimento soprattutto nel caso in cui si affronti l’avventura con un amico, poiché gli errori o le ottime mosse dell’uno andranno a ricadere inevitabilmente anche sull’altro. Peccato però che l’opzione multiplayer sia legata solamente alla modalità in locale e non online.
 


Ti spiego tutto io

Comincerete la vostra avventura con un tutorial piuttosto lungo che vi porterà via quasi mezz’ora. Avrete modo così di familiarizzare al meglio con i meccanismi principali di gioco. L’apprendimento è facilitato dalla semplicità dei primi livelli che vi darà modo di capire a pieno la struttura di gioco, fatta non solo di frenetici combattimenti ma anche di fasi esplorative e risoluzioni di piccoli puzzle. Infatti, nonostante le mappe siano tutte piuttosto lineari, questi ultimi vi consentiranno di scoprire passaggi segreti o bonus particolari. Grande aiuto vi verrà fornito dal simpatico e strambo ornitorinco blu Platypus che potrà essere utilizzato per raccogliere bonus o per risolvere alcuni enigmi in particolare. Il gioco, in ogni caso, risulta essere molto semplice per via della scarsa intelligenza artificiale dei nemici che vi troverete di fronte. Nonostante infatti avrete a disposizione un discreto parco mosse da utilizzare tra i due personaggi disponibili, vi basterà ripetere sempre le stesse per avere la meglio sui nemici. Discorso leggermente differente per quanto concerne invece i boss di fine livello, che richiederanno un maggiore impegno per essere superati.
 


L’unione fa la forza

Come avrete già capito anche la longevità è influenzata parecchio dalla presenza o meno di un amico al vostro fianco. Il titolo infatti è stato appositamente pensato per la modalità cooperativa per permettervi di sperimentare differenti approcci per giungere a uno stesso risultato, sfruttando al meglio le caratteristiche dei due protagonisti. Il gioco è infatti facilmente terminabile in circa 5 ore, anche se vi richiederà molto più tempo se desidererete raccogliere tutti i bonus e i segreti disponibili. Inoltre, alla conclusione di ogni livello vi verranno mostrate delle statistiche e un punteggio basato sulle uccisioni eseguite e patite, sul Wakfu raccolto e sul tempo impiegato. Questo vi consentirà di entrare in una classifica globale online e quindi vi spingerà ad escogitare soluzioni sempre nuove pur di scalare qualche gradino. Questo aspetto premierà non solo gli utenti di questo titolo con alcuni abiti a tema per il vostro avatar ma anche i giocatori del MMORPG Wakfu, che in questo modo potranno scaricare items speciali direttamente sul proprio PC. Il gioco però, se affrontato nella modalità facile adatta ai giovanissimi, renderà Nora e Efrim immortali, ma non consentirà l’inserimento dei propri punteggi online.
 


Sogno o son desto

Dal punto di vista tecnico il titolo impressiona positivamente. Il design degli scenari è caratterizzato da atmosfere oniriche color pastello molto suggestive. Anche la caratterizzazione dei personaggi è ottima e ricca di personalità. Non potrete fare a meno infatti di innamorarvi a prima vista dei due protagonisti ma anche di alcuni buffissimi personaggi secondari, su tutti l’adorabile Pletypus. L’unico neo riguarda forse le animazioni, che, nelle sequenze più concitate, soffrono di qualche rallentamento di troppo. La visuale durante tutta l’esperienza di gioco si mantiene isometrica, e questo vi consente di avere sempre sott’occhio l’azione. Il comparto sonoro ha i suoi pregi e difetti: croce è sicuramente un doppiaggio abbastanza irritante in reverse speech, mentre la delizia è rappresentata da una colonna sonora parecchio rilassante e quasi new age, in piena sintonia con lo spirito del titolo.
 



Conclusione

Islands of Wakfu farà la felicità di tutti gli appassionati dell’universo di Dokus. Tutti gli altri si troveranno di fronte a un titolo discreto caratterizzato da una grafica molto caratteristica, da una giocabilità caratterizzata da un mix di generi e una longevità buona soprattutto se affrontato in due.

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