Lightning Returns: Final Fantasy XIII – Lightning Returns: Final Fantasy XIII

In data 21 ottobre 2013 ci siamo recati a Milano per la presentazione italiana di Lightning Returns: Final Fantasy XIII, l’ultimo episodio della trilogia dedicata al tredicesimo capitolo della saga di Final Fantasy, che concluderà una volta per tutte la storia di Lightning e compagnia.
Se all’E3 abbiamo avuto occasione di familiarizzare con il sistema di combattimento, la demo mostrataci in occasione dell’evento milanese è servita per farci un’idea sull’esplorazione, la personalizzazione e, soprattutto, le varie classi di gioco che Lightning potrà alternare durante le fasi di battaglia.
La nostra prova di test comincia infatti in un villaggio in cui un tale Dr. Ghisal ci incarica di andare alla ricerca di un particolare Chocobo Bianco. Una volta affidataci tale missione saremo liberi di girovagare per la vastissima area di gioco ammirando i panorami, sconfiggendo mostri e intraprendendo quest secondarie, in pieno stile open world. Tutto quello che faremo quindi sarà una nostra libera scelta, di cui però bisogna tener conto delle sue eventuali conseguenze. Come probabilmente già saprete, infatti, in Lightning Returns esiste un timer che segna il tempo a disposizione prima della fine del mondo e, quindi, il game over, in maniera analoga a quanto accadeva in Breath of Fire V Dragon Quarter.



Partiremo con 7 giorni a disposizione (che nel gioco vengono tradotti in circa 2 ore reali per giorno) che potranno essere estesi fino ad un totale di 13 a seconda delle scelte che compieremo o meno nel gioco, come ad esempio salvare delle persone o completare determinati eventi secondari. Il problema è che molti di questi eventi potranno accadere solo in determinati momenti del gioco, questo perché in Lightning Returns vige il concetto di World Driven, ovvero un mondo che va avanti e che cambia indipendentemente dalle scelte fatte dal giocatore. Alcune aree, quindi, saranno accessibili solo in precisi momenti così come la presenza di determinati NPC che si sposteranno a seconda di eventi particolari o specifiche fasi del giorno.
Non ci saranno punti esclamativi o segnalazioni di alcun tipo per evidenziare le quest secondarie o gli obiettivi da raggiungere, in pratica sarà il giocatore a scegliere se spendere il prezioso tempo a disposizione parlando con tutti, combattendo contro i mostri piuttosto che evitarli, oppure dedicandosi all’esplorazione e via dicendo.



La gestione del tempo sarà dunque un fattore importante all’interno dell’ultima avventura di Lightning in cui, per ovvi motivi, non sarà possibile completare tutto alla prima partita ma si dovrà ricorrere ai diversi new game plus per scoprire tutte le sfaccettature che il gioco ha da offrire (si parla di circa 50/60 ore di gioco). Square-Enix ci tiene però a ribadire che la trama principale non avrà bivi e non ci saranno scelte per alterarla, ergo il finale sarà unico e rappresenterà la conclusione definitiva degli eventi cominciati in Final Fantasy XIII, chiudendo quindi tutti i punti che erano rimasti aperti con Final Fantasy XIII-2. Non ci saranno dunque DLC basati sulla trama, e Square-Enix ha inoltre confermato che non ci saranno proprio contenuti scaricabili di alcun tipo, fatta eccezione per i bonus del pre-order grazie ai quali è possibile ottenere i costumi di Cloud e Yuna.
Un altro punto fondamentale, come già accennato in precedenza, sarà la personalizzazione di Lightning, specialmente grazie ai costumi che ne cambiano non solo l’estetica ma anche l’approccio alle battaglie, in quanto ognuno di essi rappresenta una specifica classe di combattimento con abilità e caratteristiche differenti: nel gioco ce ne sono più di 80 e ad ognuno si possono assegnare fino a 4 abilità da usare negli scontri, più 4 slot a disposizione per gli equipaggiamenti (arma, scudo e due accessori). Infine, tutti potranno essere colorati tramite un apposito menu che ci permetterà di personalizzare ogni singolo dettaglio dei vari abiti di Lightning.



In battaglia si potranno alternare fino a tre classi alla volta e, considerato l’alto livello di sfida degli scontri (dimenticatevi lo spam aggressivo sul tato X/A) la preparazione sarà la base dei combattimenti di Lightning Returns, accompagnata dalla gestione dei punti ATB delle varie mosse, della guardia e, soprattutto, delle mosse speciali tanto potenti quanto dannose visto che richiedono il consumo di un’ora di gioco, così come la fuga dai nemici.
Non abbiamo avuto modo, purtroppo, di testare e analizzare il sistema di crescita del gioco, non sappiamo dunque se avverrà con i canonici level up o con il sistema Cristallium visto nei due precedenti titoli della trilogia.
Detto questo, Lightning Returns si riconferma nuovamente un interessante “lieto fine” di questa sperimentale trilogia dedicata al tredicesimo capitolo di Final Fantasy, soprattutto a fronte di un Final Fantasy XIII-2 che non aveva proprio convinto. Nonostante lo scetticismo iniziale ci sentiamo quindi di dire che Lightning Returns potrebbe essere una degna uscita di scena per questo infausto capitolo 13 che ha fatto parlare di sé forse anche troppo.
Restiamo in attesa di recensirlo, dunque, ricordandovi che il titolo uscirà il 14 febbraio 2014 su PS3 e Xbox 360.

 

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