Red Dead Redemption – Anteprima Red Dead Redemption

Ci sono brividi che un vero appassionato di Western non potrà mai dimenticare: sparatorie all’ultimo sangue sotto il cocente sole del Messico, risse interminabili dentro saloon affollati, le figure lontane di cavalieri, che si perdono nel tramonto insaguinato di un deserto senza fine. Chiunque ami il genere starà rivangando i bei periodi di pellicole come "Il buono, il brutto e il cattivo" o "Giù la testa", ringranziando la settima arte per aver saputo sfornare quei piccoli, grandi capolavori. Ma… e il videogioco?

Videoludicamente parlando, il far west non è mai riuscito ad acaparrarsi un posto nel cuore dei giocatori, complici anche titoli non proprio esaltanti e sviluppatori non sempre all’altezza. Eppure, di recente, grazie anche all’ottimo Call of Juarez: Bound in Blood, un nuovo roboante titolo sembra voler smuovere le acque: stiamo naturalmente parlando di Red Dead Redemption. L’atteso "GTA western" di Rockstar, come già molti lo chiamano, potrebbe essere l’occasione definitiva per consacrare i cowboy presso il pubblico di videogiocatori, un po’ com’è successo a tutti i generi, dalla fantascienza all’horror. Diamo dunque un’occhiata veloce prima dell’uscita ufficiale prevista per il 21 Maggio su Playstation 3 ed Xbox 360.

Un lupo perde il pelo… ma non il vizio!

John Marston è un ex bandito provato da anni di vita criminale che, dopo una lunga riflessione, decide di appendere la bandana al chiodo ed imoboccare la retta via della legge. L’epoca è una delle meno tranquille, a cavallo tra ‘800 e ‘900, quando il vecchio, caro caos inizia a fare posto ad una serie di scelte governative nate per riportare ordine nelle tartassate terre di frontiera. Nasce così il Bureau, organo federale antenato del moderno FBI, le cui azioni mirano a riportare la legge tra le assolate lande del far west.

Il nostro Marston, famoso per il suo passato burrascoso e la sua abilità di pistolerò, si rivela ben presto l’uomo adatto per gli interessi di questa nuova figura. Rintracciato e ricattato dal "nuovo ordine costituito", il nostro alter ego viene obbligato ad aiutare gli uomini della legge a riportare una parvenza di legalità tra il disordine e la criminalità delle terre del west. Almeno, questo è quello che pensano loro.

Oh-oh, cavallo, oh-oh

Differentemente dai non proprio abbondanti FPS Western, tutta l’esperienza di gioco di Red Dead Redemption ci getterà sin da subito in un mondo vasto e totalmente open, apparentemente come nel più classico dei Grand Theft Auto di casa Rockstar. Le differenze con il famoso titolo metropolitano, però, andranno ben oltre la sola ambientazione. Certo, al posto delle auto da rubare ecco farsi spazio cavalli e diligenze, con tanto di sceriffo e vice a romperci le uova nel paniere nel caso dovessimo commettere qualche "infrazione" sin troppo palese, però le somiglianze finiscono qui.

Proprio l’ambientazione, infatti, cambierà totalmente l’approccio al mondo di gioco. Dimenticate città affollate, perchè in Red Dead Redemption la nostra casa saranno aree aride e assolate, oppure piccole comunità sperdute tra le rocce. Le aree esplorabili saranno virtualmente tre, ossia New Austin, West Elizabeth e Nuevo Paradiso, vastissime e zeppe di eventi auto generati (eventi procedurali) che, come viandanti attaccati dai banditi o qualche gruppo di ricercati nascosti tra i cactus, svolgeranno il ruolo di riempitivi in mezzo all’immensa desolazione del deserto americano (e messicano, separliamo di Nuevo Paradiso).

Le tre aree saranno tutte diverse ed inconfondibili. Si passerà da piccoli villaggi di frontiera a cittadine ben più grandi e popolose che, dopo qualche chilometro, lasceranno spazio ad una prateria senza fine, seguita a ruota dal cocente area desertica rocciosa del west degli Stati Uniti. Durante i nostri spostamenti in città potremo rifocillarci nei luoghi che più preferiremo, primo tra tutti l’immancabile Saloon, luogo di ritrovo per tutta la comunità, dove poter sfidare la sorte in partite all’ultimo sangue. In questo contesto, ecco fare capolino l’oramai celeberrimo e gioco del coltello, dove l’unica regola sarà quella di non beccare con la lama le dita, ma solo la fessura tra di esse. Basato sui QTE, questo simpatico passatempo diverrà man mano sempre più difficile e pericoloso.

Naturalmente, Rockstar ha già annunciato che la linea narrativa del gioco, completamente fusa all’interno del gameplay (probabilmente con lo stesso approccio a missioni di GTA), verrà maggiormente arricchitta, non solo da idee e colpi di scena di buon livello, ma anche, e sopratutto, dalla scelta morale alla quale verremo spesso messi d’avanti. Sarà ciò che abbiamo selezionato ad influenzare la nostra fama e il modo in cui verremo visti all’interno di tutto il mondo di gioco. Idea non certo originale, ma sicuramente capace di rallegrare tutti gli amanti del free roaming.

Oltre a queste piccole chicche, ecco fare capolino anche altre possibilità, in linea di massima inutili ma senza dubbio appaganti, come la caccia. La fauna animale presentata in RDR non sarà solo vasta e diversificatà, ma anche dotata di "vita propria". Non sarà raro imbattersi in coyote a caccia o falchi in picchiata sulla preda. In tutto questo, ecco apparire noi, fucile in mano, pronti ad abbattere qualche povera bestiola capitata li per caso. Naturalmente il tutto a dorso di cavallo che, inutile dirlo, risulterà un mezzo di trasporto vitale per tutte le nostre missioni. Non tutti gli equini saranno uguali: alcuni vanteranno ottime performance di corsa, altri potranno contare su una resistenza senza pari, ed altri ancora saranno capaci di portare sul groppone un ingente peso.
 
Per finire la nostra veloce carrellata sugli elementi del gameplay, non resta che spendere due parole sulle sparatorie. Come volevasi dimostrare, il titolo Rockstar ci fionderà al centro di vere e proprie cascate di piombo, dove dovremo imparare ben presto a maneggiare la nostra fida sei colpi (o altre armi da fuoco) se vorremo sopravvivere. A darci man forte, gli sviluppatori non hanno potuto non inserire l’oramai immancabile modalità bullet time, dove potremo sparare ai nemici servendoci del tempo rallentato.

Le montagne del Nevada

Impossibile non elogiare sin da ora l’ottimo comparto grafico del titolo. Basato interamente sul Rage, stesso motore grafico dell’osannatissimo Grand Thef Auto IV, ma alleggerito dall’enorme mole di elementi dimanici su schermo (i passanti e le auto), Red Dead Redemption riesce a riproporre su schermo aree vastissime e dipinte con una ricchezza di particolari davvero esaltante. Certo, stiamo sempre parlando di un Free Roaming, quindi lontano anni luce dalle magie pirotecniche di titoli come Modern Warfare 2 o l’inavvicinabile Uncharted 2, ma la qualità c’è è già si vede.

Ottime sia le texture che i vari modelli poligonali, e davvero credibili i vari effetti di luce, capaci di performance da mozzare il fiato. Chiudendo il discorso sul comparto grafico, viene impossibile non parlare delle animazioni, superlative specialmente per quanto concerne la corsa ed il trotto delle nostre fide cavalcature a quattro zampe. Certo, queste sono impressioni a freddo su materiale in larga parte ancora in via di sviluppo, ma abbastanza valido per rendere l’idea delle enormi qualità grafiche del titolo.

Tirando le somme

L’imminente "GTA western" di casa Rockstar ha già sollevato tante aspettative, e non solo da parte dei videogiocatori amanti del genere. Graficamente ottimo, ma specialmente vivace dal lato gameplay, questo nuovo free roaming con tanto di cowboy e fuorilegge potrebbe avere tutte le carte in regola per spodestare dal titolo il fratello maggiore GTA IV. Vedere per credere certo, ma di Rockstar solitamente ci si può fidare.

 

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