Scribblenauts: la penna diverte più della spada!

Il 15 Luglio siamo stati invitati presso la sede milanese della Warner Bros per osservare e toccare con mano lo sviluppo e l’andamento di uno dei giochi DS più originali e singolari di questo 2009. Il gioco in questione, presentato all’E3 dove ha riscosso un ottimo successo (venendo premiato come miglior gioco per console portatile), è naturalmente Scribblenauts, atipico puzzle game dall’indubbia originalità. La presentazione, aperta solo alla stampa, ha visto anche la pertecipazione di un ospite speciale, ossia Vic (Vittorio Lelli) di Radio DJ. Tralasciando gli aspetti più piacevolmente mondani dell’evento, quel che preme di più in questo articolo è puntare i riflettori su Scribblenauts e sulle sue immense potenzialità.


Il gioco in questione, come già accennato, si presenta come un puzzle game in esclusiva DS, dove l’arma vincente sarà l’uso sapiente delle parole e dell’immaginazione. Proprio così, perché in Scribblenauts non esisteranno inventari, né tanto meno oggetti da scovare, ma solo un vocabolario di quasi 25.000 parole uniche (il gioco ne riconosce di più, ma spesso molti vocaboli riportano ad un medesimo oggetto) da scrivere su schermo per invocare l’oggetto al quale si riferiscono. Non vi sarà, inoltre, alcun limite negli oggetti evocabili, la maggior parte dei quali potranno essere equipaggiati (come le armi), oppure si dimostreranno interagibili (ad esempio, alcuni macchinari). Per fare un esempio semplice e veloce: andando a scrivere motosega ci apparirà tra le mani una rombante motosega pronta da utilizzare.
Con questo sistema assolutamente originale, si dovranno affrontare 220 livelli, divisi in due diverse modalità da 110 livelli ciascuna: modalità puzzle e modalità sfida; la prima ci porrà davanti a varie richieste, che dovremo risolvere evocando l’oggetto migliore; la seconda, invece, si dimostrerà una sottospecie di sessione platform, dove dovremo superare in maniera ingegnosa gli ostacoli posti sulla mappa.
La cosa meno ovvia, comunque, rimane il modo in cui scrivere le parole, vero elemento portante di tutto il gameplay: ciò sarà possibile sia tramite pennino sia tramite tastiera qwerty. Naturalmente, con la tastiera la cosa si rivelerà più semplice, poiché la scrittura con il pennino richiederà pulizia e precisione. Gli sviluppatori, però, ci hanno assicurato che, se per caso si scriverà una parola in maniera errata, il gioco proporrà delle parole alternative collegate strettamente a quella scritta. Questo elemento dovrebbe ridurre di molto i possibili errori, rendendo il gioco meno frustrante.

Tutte cose molto interessanti quelle proposte dal gioco, ma che rimanevano nel calderone delle potenzialità inespresse. Tutto sommato, non è mai male essere dei provetti san Tommaso, e dunque dovevamo toccare per credere. Ci è stata dunque data la possibilità di provare direttamente quanto affermato dagli sviluppatori. Inutile dire che ciò è valso ben più di mille parole (o 25.000, che dir si voglia).
Finalmente ai comandi del nostro scriba errante, ecco che tutte le promesse di questo Scribblenauts si sono palesate tutte assieme, in un esplosione di colori e oggetti capaci di incantare anche il giocatore più malizioso. Per prima cosa, nel primissimo livello che ci è stato dato provare, eravamo bloccati da un fastidioso albero, e grazie al potere della scrittura (la penna ferisce più della spada, mai detto fu più azzeccato per questo gioco), dovevamo farci strada e procedere. Così, ancora timidi e poco pratici, abbiamo provato a scrivere "motosega". Ecco che una motosega smagliante ci è apparsa tra le mani, pronta per fare piazza pulita di qualsiasi ostacolo vegetale. Ma lungi dall’essere soddisfatti, abbiamo cercato di lasciar cavalcare la nostra fantasia. Ecco dunque che abbiamo chiamato a noi un gruppo di famelici castori e, subito dopo, uno sciame di termiti, affamate di legno. Eppure la nostra voglia di distruzione non era ancora appagata. Dopo le termiti, e dopo una tagliente spada, era giunto il tempo delle calamità naturali. Scritto "tornado", un turbinante vento distruttore era giunto per sradicare il nostro antipaticissimo albero. Naturalmente, prima di passare oltre, abbiamo provato anche un bel temporale con tanto di fulmini, capaci di incenerire il nostro nell’alberello. Questo ci ha permesso di intuire che, non solo sarà possibile far apparire gli oggetti più disparati, ma il nostro scribblenauta potrà anche manipolare il tempo atmosferico.

Passata la fase di "disboscamento", ecco che il nostro obiettivo, senza più alberi, erano diventati alcuni bimbi che, la notte di Halloween, ci chiedevano "dolcetto o scherzetto". Per prima cosa, ovviamente, abbiamo provveduto a far apparire qualsiasi tipo di dolciume, per soddisfare i desideri dei piccini. Finite le idee culinarie, ci siamo buttati sullo "scherzetto", evocando tutti i mostri più terribili e mostruosi che ci venivano in mente (streghe, fantasmi, zombie, dinosauri e così via). Alla fine abbiamo anche provato ad eliminarli, mancando però l’obiettivo e fallendo, così, la missione.
Ed una bambina era protagonista anche di un’altra missione. La bimba in questione era triste, poiché il suo gattino, com’è classico, si era arrampicato su un albero e non riusciva più a scendere. Qui l’unico limite era la nostra fantasia. Ce la siamo cavata evocando da prima una scala, con la quale recuperare il gattino è stato uno scherzo, e poi chiamando in causa i pompieri. Addirittura, abbiamo evocato un paio di ali (e qualsiasi oggetto capace di farci volare) che, indossate, ci hanno dato la possibilità di volare e di acchiappare al volo lo sfortunato micino.

Portate a termine anche queste missioni abbastanza semplici, ecco che il gioco iniziava a chiederci lavori di arguzia ben più poderosi. In un livello giocato, infatti, dovevamo liberare una strada e far ricircolare il traffico, bloccato da una mucca. Abbiamo sin da subito fatto apparire un po’ di fieno, cosa che ha fatto spostare l’animale. Peccato che poco più in là ci fosse un macellaio, pronto a far della nostra povera mucca delle gustose bistecche; eliminare il macellaio non era possibile, perché le uniche condizioni per portare a termine la missione erano non solo di non eliminare la mucca, ma di non eliminare nemmeno il macellaio. Ecco dunque che abbiamo dovuto lavorare di arguzia, e dopo aver provato di tutto e di più, le soluzioni migliori si son rivelate quella di legare il macellaio con delle catene od una corda, oppure quella di lanciarlo all’inseguimento di un altro animale (abbiamo fatto apparire un pacioccoso maiale), per poi erigere un alto muro non appena si fosse allontanato, così da non farlo più tornare.
Questo livello un poco più elaborato ci ha dato la possibilità di comprendere fino in fondo le potenzialità di un sistema del genere. Chi pensava che la possibilità di evocare qualsiasi oggetto potesse rendere l’avventura fin troppo semplice, si sarà ricreduto leggendo queste righe. Pare proprio che gli sviluppatori le abbiano pensate tutte pur di farci lavorare d’arguzia e di fantasia.

Ennesima prova di quanto appena detto ci veniva mostrata con l’ultimo livello provato. In questa missione dovevamo disinfestare una cucina da dei fastidiosissimi topi. Peccato che, qualsiasi arma evocata, facesse apparire un gangster che ci avrebbe eliminato. Abbiamo pensato un po’, e scartati tutti gli oggetti appuntiti, acuminati ed esplosivi, abbiamo scritto la parola "gatti". I gatti hanno subito iniziato a dar la caccia ai topi, ma con scarsi risultati, visto che dei cani, presenti nella zona, hanno eliminato tutti i nostri famelici micini. Ce la siamo cavata evocando un bel paio di ossi, così che i cani ne fossero distratti. In questo modo i gattini hanno fatto piazza pulita di tutti i sorci e noi abbiamo superato la missione. Niente ci toglie dalla mente, però, che avremo sortito lo stesso effetto evocando un agguerrito accalappiacani.
Naturalmente, alla fine di ogni livello provato ci è stata data una valutazione in base al numero di oggetti utilizzati, lo stile di risoluzione dell’enigma (più originali ci dimostreremo e più verremo premiati), un premio in Ollari ed una serie di titoli in base al comportamento ottenuto nel corso di tutto il livello (se abbiamo utilizzato o no armi, l’eliminazione o meno di persone od animali e così via).

Finita la prova, visibilmente impressionati delle potenzialità di Scribblenauts, ecco che veniamo ragguagliati a proposito di qualche feature interessante, roba sicuramente originale che, fusa assieme ad un titolo assolutamente fuori dagli schemi, non potrà che fare la felicità dei giocatori.
La cosa sicuramente più interessante è la possibilità di far apparire qualsiasi oggetto semplicemente scrivendo il suo nome. La cosa che lascia di stucco, dunque, è l’enorme quantità di oggetti presenti nel titolo. Si, perché non saranno presenti solo tavoli, sedie, seghe elettriche, spade o quant’altro, ma una serie di cose strambe e assolutamente fuori di testa. Praticamente qualsiasi oggetto si vorrà, e quando si dice "qualsiasi" si intendono davvero quasi tutti gli oggetti ponderabili; dai veicoli più disparati (auto, camion, aerei, sottomarini, tutti pilotabili), a macchinari complessi (come alcuni macchinari usati in medicina), passando per un arsenale bellico di tutto rispetto (compresa la Bomba H!).
Un esempio, su tutti, è sicuramente la macchina del tempo, che ci permetterà di scorrere il tempo ed i momenti come pagine di un libro. Sarà possibile portare nella macchina anche qualche oggetto, ed anch’esso sortirà gli effetti di un "rewind". Ad esempio, un pezzo di formaggio ritornerà latte.
Curiosa, infine, la presenza di divinità. Queste entità divine, di qualsiasi tipo e di qualsiasi pantheon (egizie, nordiche, elleniche e chi più ne ha…), potranno esserci amiche, essendo dunque buone, oppure esserci avverse, dimostrando un’indole decisamente malvagia. Ad esempio, invocando Dio (si, proprio il Dio cristiano), che è un essere buono, verremo protetti da qualsiasi arma ci verrà puntata contro, da semplici pistole a bombe di distruzione di massa.

Finita la presentazione, dunque, e contenti per essere riusciti a mettere le mani sul titolo, abbandoniamo la sede milanese della Warner con molta fiducia per il futuro del gioco. Se dalle notizie affiorate in questi mesi e dopo l’E3, Scribblenauts si dimostrava un titolo interessantissimo e dal potenziale enorme, questa prova non ha fatto altro che avvalorare questa tesi e concretizzare tutte le aspettative.
Dal canto nostro, dunque, Scribblenuats si prospetta come un puzzle game di tutto rispetto e dall’indubbia qualità ed originalità. Attendiamo impazienti il 25 settembre, data di uscita ufficiale (in contemporanea mondiale e in multilingua), per toglierci anche l’ultimo dubbio ed avere la certezza che, il gioco in questione, si dimostrerà un piccolo capolavoro.

 

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