The Game Awards 2022: chi vuol essere GOTY 2022?

Con i The Game Awards ormai vicini, analizziamo le sei meraviglie in gara per il "Gioco dell'Anno" e come potrebbero vincere l'ambito premio.

L’aria dei The Game Awards 2022 comincia a surriscaldarsi. Anzi si può già dire che la nona edizione dello show condotto da Geoff Keighley parte con il piede giusto, grazie alle votazioni aperte al pubblico sul sito ufficiale dei The Game Awards che hanno registrato la bellezza di 35 milioni di votanti in una sola settimana, demolendo così i 23 milioni del 2021 ottenuti in tre settimane. A dimostrazione di come la cerimonia più importante dei videogiochi, di cui vi abbiamo parlato della sua storia nel nostro editoriale, sia in buona salute e stia crescendo sempre più nell’industria dell’intrattenimento. Un’edizione destinata a macinare un altro record di spettatori.

L’oggetto principale di discussione è senza dubbio il premio della categoria “Gioco dell’Anno” e quale titolo potrebbe aggiudicarsi l’attesissima contesa formata da Xenoblade Chronicles 3, Horizon Forbidden West, A Plague Tale: Requiem, Stray, God of War Ragnarök e Elden Ring. Ora, prima di gridare velocemente al verdetto e senza favoritismi, cerchiamo di analizzare in breve i sei titoli in lizza e capiamo quali punti potrebbero favorirli nella conquista dei The Game Awards 2022.

The Game Awards 2022 GOTY

A Plague Tale: Requiem

Partiamo dal seguito di A Plague Tale: Innocence sfornato da Asobo Studio. In questo sequel, Amicia e il piccolo Hugo, in compagnia di Beatrice e Lucas, vogliono lasciare alle spalle l’orrorifico passato che fu e si dirigono verso il sud della Francia in cerca di una nuova speranza di vita. Nonostante ciò, il potere della Macula che alberga dentro il piccolo Hugo e che ha causato il manifestare della peste in Guienna continua a tormentare il piccolo, al quale serve trovare una soluzione che possa debellare la maledizione una volta per tutte.

A Plague Tale: Requiem racconta il proseguo degli eventi lasciati da Innocence e lo fa con una forza avviluppante. Parte dalle basi solide del predecessore introducendo delle novità sul fronte del crafting, sullo stealth e sul combattimento, mentre le location sono fedelissime al contesto storico trattato come il Medioevo e lasciano al giocatore dei paesaggi di una bellezza visiva di grandissimo livello. Non un titolo perfetto comunque, ma di sicuro sa essere impattante come non mai.

Diciamola tutta: A Plague Tale: Requiem è una delle sorprese nella categoria del GOTY ai The Game Awards 2022 insieme a Stray. Lo stato di outsider però non sminuisce la bontà produttiva di Asobo Studio, ma come potrebbe riuscire a conquistare la vetta del premio? Molto probabilmente sulla potenza della scrittura, delle emozioni che emana da essa e della direzione artistica, oltre che i progressi compiuti dallo studio con questo titolo rispetto a Innocence. Forse la cura alla maledizione della Macula si trova proprio nella conquista della categoria? Può darsi, ma Amicia le ha affrontate tutte in passato ed è disposta a tutto pur di cambiare la sua vita e quella del piccolo Hugo.

A Plague Tale: Requiem The Game Awards 2022

Elden Ring

Bramato fin dal suo annuncio, la nuova produzione di FromSoftware con la collaborazione dello scrittore statunitense George R. R. Martin (l’autore de “Il Trono di Spade” per intenderci) ci porta nell’Interregno in compagnia di un personaggio noto come il Senzaluce, un esule richiamato allo scopo di ricomporre l’Anello ancestrale e divenire il prossimo Lord Ancestrale. Una trama diretta e concisa, che funge da spinta per la nostra esplorazione di un open world vasto e mistico.

Elden Ring riprende moltissimo le basi dei Dark Souls e li pone al centro di un open world che ricorda un misto tra The Legend of Zelda: Breath of the Wild e The Elder Scrolls V: Skyrim, ossia denso di punti di maggior interesse e immenso per dimensione. Il viaggio nell’Interregno alimenta costantemente la curiosità del giocatore, che si troverà poi a fronteggiare i numerosi nemici e boss nello stile tipico dei vari soulsborne di FromSoftware. Una formula inedita per gli standard di questo sottogenere degli action, ma in grado di reggere bene il peso della novità.

Appare evidente come Elden Ring abbia aggiunto un tassello alla struttura dei souls-like con l’ingresso dell’open world e ai The Game Awards 2022 può vincere per merito di questa scelta di design, per la sua splendida direzione artistica e per un gameplay che si conferma solido e funzionale. Nonostante in molti daranno per certa la sua vittoria, bisogna comunque fare attenzione agli altri concorrenti in lizza perché abbassare la guardia e sottovalutare chi si ha di fronte può essere estremamente punitivo. In fondo i souls-like c’insegnano questo, no?

elden ring The Game Awards 2022

God of War: Ragnarok

Kratos e Atreus tornano nel nuovo capitolo della serie di Santa Monica Studio e sequel diretto del God of War rilasciato nel 2018. Esattamente 3 anni dopo essere sopravvissuti al Fimbulwinter, il guerriero spartano e suo figlio dovranno esplorare i nove regni alla ricerca di nuovi alleati e di risposte sulla profezia di Loki in vista della guerra del Ragnarök.

Strutturalmente parlando si può dire che per i veterani è come sentirsi a casa. Rispetto al predecessore infatti, il titolo di Santa Monica Studio non porta grosse novità sia sul lato della regia sia sul gameplay. In quest’ultimo lo studio si limita giusto a migliorare qualche elemento e a introdurre delle piccole aggiunte. Ciò che mutano sono ovviamente il susseguire degli eventi dopo il Fimbulwinter, in cui è da evidenziare l’eccezionale cura al rapporto tra Kratos e Atreus, e le nuove location.

God of War Ragnarök è uno dei pezzi da novanta del sestetto dei candidati al GOTY, ma non per questo deve adagiarsi sugli allori di fronte ai suoi avversari. I punti sui quali potrebbero favorirlo alla vittoria sono principalmente nell’impatto scenico e grafico, nell’ottima narrazione e interpretazione dei personaggi e nel solido sistema di combattimento. Tra dèi nordici e creature mitologiche, Kratos avrà un’ultima sfida da compiere: vincere il Ragnarök acchiappando la statua della categoria. Un’impresa che si prospetta comunque non semplice.

God of War Ragnarok The Game Awards 2022

Horizon Forbidden West

Il nuovo titolo post-apocalittico di Guerrilla Games prosegue da dove si conclude Horizon Zero Dawn, ossia negli eventi successivi alla lotta tra Aloy e l’Intelligenza Artificiale ADE. Dopo aver saputo che quest’ultima non è stata distrutta del tutto, l’intrepida eroina lascia Meridiana per dirigersi nell’Ovest Proibito allo scopo di investigare sullo strano fenomeno della “Piaga Rossa” e per trovare una copia di GAIA, l’IA opposta a ADE necessaria per salvaguardare la biosfera del pianeta. Un viaggio che si rivelerà ricco di pericoli e colmo d’intrecci narrativi.

Graficamente impeccabile, Forbidden West compie dei passi da gigante sul lato delle espressioni e delle cutscene rispetto al predecessore. Anche la progressione di Aloy ha ricevuto un ritocco non da poco, con un albero delle abilità molto più ricco e profondo. Ciò che rimane stabile è lo scheletro del gameplay che si rivela decisamente famigliare ai veterani, pur non mancando di qualche novità molto apprezzata come il rampino, l’alascudo e le immersioni subacquee, che ampliano ancor più il design del mondo di gioco e il raggio d’esplorazione della protagonista.

Ai The Game Awards 2022 possiamo dire che Horizon Forbidden West stia vivendo una sorta di deja vù: ricordate nel 2017 quando Zero Dawn uscì nello stesso periodo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild e fu sconfitta (per molte ragioni) dall’open world di Nintendo nel GOTY di quell’anno? Diciamo che anche qui l’opera di Guerrilla Games, rilasciato a ridosso di Elden Ring, ha da sudare le proverbiali sette camicie. Tuttavia nulla è perduto e il titolo potrebbe aggiudicarsi il premio sfruttando la sua incredibile direzione artistica, i miglioramenti apportati nel sequel e l’evoluzione della figura dell’eroina Nora e di tutto ciò che gli ruota attorno. Chissà se Aloy sarà in grado di trovare l’agognata statua del GOTY nell’Ovest Proibito e a tornare a casa con il premio sana e salva…

Horizon Forbidden West The Game Awards 2022

Stray

La nuova opera di BlueTwelve Studio pubblicata da Annapurna Interactive è sicuramente uno dei prodotti più originali del sestetto in lista. E forse proprio la sua originalità nel proporre come protagonista un tenerissimo gatto rossastro posto al centro di un’avventura ambientata in una città sotterranea a tinte cyberpunk ha colpito maggiormente. Una storia semplice quanto immediata, iniziata sotto la curiosità sfortunata del pelosetto felino che per un incidente si ritrova allontanato dalla sua colonia e che prosegue il suo nuovo cammino verso un unico obiettivo: tornare a casa con le proprie forze sopravvivendo alle numerose insidie nascoste in quella città fatiscente.

C’è da dire che il nostro pelosetto non è da solo, perché all’inizio e con un po’ di buona sorte riesce a trovare un valido amico di nome B-12, il quale ci aiuta ad orientarci per le strade e i tetti degli edifici. Tra un’esplorazione prevalentemente lineare, fasi platform e sessioni puzzle piuttosto semplici, l’aspetto più sorprendente di Stray è senza dubbio il nostro adorato micio, dove lo studio francese ha implementato al suo interno tutte le meccaniche tipiche dei felini come i miagolii, le fusa, i riposini e il farsi le unghie, elementi che sicuramente fanno la gioia degli amanti dei gatti.

Considerando il suo status di outsider nella categoria, in quali punti Stray potrebbe vincere i The Game Awards 2022? Vista la sua particolarità contenutistica, l’opera di BlueTwelve Studio potrebbe avere la meglio facendo leva sulla sua originalità e su un tipo di esperienza unico nel suo genere, perché mettere come protagonista un gatto e dare ai giocatori quella sensazione di comportarsi come tale sono tutt’altro che banali. Riuscirà il nostro amato felino a tirar fuori gli artigli contro gli altri giganti senza consumare le sue sette vite?

Stray The Game Awards 2022

Xenoblade Chronicles 3

Ultimo della lista alfabetica dei The Game Awards 2022 è la terza reincarnazione della saga di Monolith Soft. Quella di Xenoblade Chronicles è una serie che di strada ne ha fatta per arrivare in cima alla montagna. Ma questa immensa camminata ne è valsa assolutamente la pena. Ambientato nel mondo di Aionios, la storia mette in primo piano due fazioni rivali in guerra, Agnus e Keves, e sei protagonisti provenienti dalle rispettive fazioni, che si trovano in seguito a fare fronte comune per combattere contro un oscuro nemico che sta alimentando costantemente quegli scontri “sanguinolenti”. I protagonisti, fra i quali spiccano i tramandanti Miyo e Noah, sono soldati nati per combattere e che vivono soltanto 10 Periodi (l’equivalente degli anni) prima di passare al miglior vita con il rito del Ritorno effettuato dai tramandanti.

La storia di Xenoblade Chronicles 3 è tanto struggente quanto matura ed emozionante. Il tempo e la vita sono temi particolarmente ricorrenti nella produzione e spesso ci si unisce anche la morte a condire il piatto principale. Il mondo di Aionios, visivamente magnifico, è variegato nei biomi e soprattutto colossale, quasi da avere davanti un open world pur non essendolo di principio per la presenza dei caricamenti tra una regione e un’altra. Il gameplay mantiene una certa fedeltà alle meccaniche viste in Xenoblade Chronicles 2, ma acquisisce tante novità funzionali che rendono l’esperienza quasi del tutto differente e migliorata sotto molteplici aspetti rispetto al predecessore.

La presenza di Xenoblade Chronicles 3 tra i GOTY ai The Game Awards 2022 può sembrare sorprendente alla maggior parte dei giocatori, ma vedendo l’insieme si può dire tranquillamente che la sua candidatura la merita senza mezzi termini. Il titolo di Monolith Soft potrebbe trionfare nella categoria grazie a un mondo sconfinato, alla sua longevità, all’ottimo cast di personaggi e al suo perfetto equilibrio tra gameplay e storia, con quest’ultima davvero incredibile. E se pensiamo che è stato presentato a inizio 2022, con l’uscita anticipata di un paio di mesi rispetto alle previsioni e in un periodo pieno di slittamenti, è un plus non da poco. Sarà tosta contro alcuni nomi in lizza, ma le carte in regola per vincere e liberare la cerimonia losangelina dai vincoli della Cronofiamma le ha tutte.

Xenoblade Chronicles 3 The Game Awards 2022

E ora l’ultima parola passa ai The Game Awards 2022, che ricordiamo saranno trasmessi nella notte italiana tra l’8 e il 9 dicembre 2022. Chi vincerà l’ambito premio finale? E quali saranno gli altri vincitori? Solo pochi giorni e sapremo la verità!

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