The Last Of Us Part II: viaggio nell’anima umana

Analisi full SPOILER della trama e del finale del capolavoro Naughty Dog.

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Una sola parola, che conclude uno dei più grandi capolavori della scorsa generazione. The Last of Us termina lasciando all’interno di ognuno un’insieme di emozioni indescrivibili, ma anche diversi dubbi… La storia di The Last of Us: Part II inizia proprio da li, dalla grande bugia.

The Last Of Us Part II

Joel, mentre pulisce la sua chitarra, racconta al fratello Tommy ciò che ha fatto, visibilmente pieno di sensi di colpa sapendo che Ellie era disposta a morire per una causa più grande. Ma il suo egoismo e la sua paura di perdere ancora una volta la cosa che più ama al mondo gli hanno impedito di lasciarlo accadere. Nei vari flashback presenti nel gioco è evidente come l’ex contrabbandiere cerca di sviare il discorso ogni volta che Ellie tira in ballo le Luci o l’ospedale. Joel sa che se la verità uscisse fuori, il suo rapporto con la figlia adottiva si romperebbe irrimediabilmente.

Arriviamo ora al punto di svolta del gioco: il titolo ci tira un pugno dritto nello stomaco, dopo sole due ore, mostrandoci Abby che, proprio dopo essere stata salvata da Tommy e Joel, spara un colpo sulla gamba di quest’ultimo e prosegue per diverso tempo a torturarlo. A questo punto sappiamo benissimo cosa sta per accadere, cerchiamo di trovare delle scappatoie, delle possibili soluzioni: “Gli taglieranno la gamba” avranno pensato sicuramente molti di voi, ma no. Se il primo The Last Of Us ci ha insegnato qualcosa, è che in questo mondo non esistono scappatoie, e che le persone a noi più care possono abbandonarci da un momento all’altro, perché difficilmente le storie hanno un lieto fine. Quello che vive Ellie è anche ciò che vive il giocatore, che ormai dopo il primo capitolo ha stretto un forte legame con Joel. Ellie entra nella stanza vede “il padre” a terra con il volto martoriato e Abby che continua ad infierire con ira sul suo corpo. Ira che, come scriveva Seneca, acceca la mente umana e, in questo caso, porta a compiere atti orribili. Ellie viene messa a terra e il resto della scena è storia. Tu giocatore provi le stesse identiche emozioni di Ellie: rabbia, confusione, paura, estrema tristezza, senso di impotenza e una grande, grandissima voglia di vendetta.

The Last Of Us Part II

La vendetta e le sue conseguenze sono tra i temi principali affrontati in The Last of Us: Part II: il viaggio di Ellie parte proprio con questo scopo, andare a Seattle per uccidere Abby. La sua cieca ricerca di vendetta la porterà a compiere gesti che vanno oltre lo stesso concetto di vendetta. Il primo di questi è la tortura di Nora, una ragazza del gruppo che attaccò Joel. Le due si ritrovano in  un corridoio invaso dalle spore e ovviamente Nora sa che la sua fine è vicina. Ellie cerca di tirarle fuori le informazioni ma il Lupo oppone resistenza, quindi la nostra protagonista è “costretta” a torturarla. Qui The Last Of Us: Part II ti costringe a compiere gesti che sai essere esagerati, sei spinto anche tu dal desiderio di vendetta ma sai che Ellie sta andando troppo oltre, infatti saremo noi a premere i tasti che daranno il comando ad Ellie di colpire Nora, in una situazione in cui per la prima volta il giocatore si sente estraniato dalle azioni della protagonista. Qui scopriamo anche che il gruppo di Abby è una parte delle Luci sterminate da Joel alla fine del primo capitolo, che si sono viste morire la loro famiglia davanti e portare via l’unica possibilità di salvezza del mondo. Ellie resta segnata da questa sua azione, come il giocatore che non può fare altro che premere quei tasti. Ma la grande rivelazione arriva dopo, quando attraverso un flashback scopriamo che Joel aveva già rivelato la verità a Ellie, che aveva poi deciso di tagliare i rapporti con l’uomo che ora odiava. Quindi perchè questa voglia di vendetta per qualcuno che si odia? 

The Last Of Us: Part II

The Last Of Us: Part II mostra la lenta trasformazione dell’anima di Ellie durante la ricerca di Abby. Siamo all’acquario di Seattle: qui Ellie e i giocatori si aspettano di dover affrontare finalmente l’assassina di Joel, ma nell’edificio ci sono solo due ragazzi, Mel e Owen. Ellie tenta di interrogarli ma l’incontro sfocia presto in un conflitto in cui la protagonista prima spara al ragazzo e successivamente infila un coltello nella gola di lei. La scena è particolarmente violenta già di suo, ma il gioco ancora una volta ti prende a pugni, questa volta colpendoti in pieno volto: Ellie si avvicina al cadavere di Mel e nello spostare il suo giubbotto scopre la grossa pancia della donna… Un’altra volta la protagonista e il giocatore si trovano nello stesso stato di shock, siamo di fronte forse alla scena più dura e violenta del gioco, e viverla la prima volta fa davvero male. Ellie in questo momento subisce la sua trasformazione completa, è andata oltre e non può più tornare indietro. Nella sua egoistica ricerca di vendetta ha stroncato vite, oltre che a rompere qualcosa all’interno della sua anima. Ellie è diventata il mostro che odiava, e lo capiamo quando Abby si intrufola nel loro nascondiglio, uccide Jessie e le punta la pistola alla testa: “Hai ucciso i miei amici. Noi vi abbiamo risparmiati, e ci ripagate così?!”

The Last Of Us: Part II

The Last of Us: Part II in questo momento si dimostra un gioco coraggioso; un coraggio che lo ha portato ad essere criticato da molti ma anche ad essere riconosciuto da altri come il capolavoro che è. In un flashback di Abby scopriamo che il padre era il dottore che avrebbe dovuto operare Ellie alla fine del primo capitolo, ma è stato, come il resto delle Luci, ucciso da Joel. Esattamente come la reazione di Ellie, quella di Abby è stata quella di andare a cercare vendetta, ad ogni costo. Anche lei è arrivata a consumarsi dal desiderio di uccidere Joel, a mettere il suo obbiettivo davanti a tutto e tutti. Nella seconda metà di The Last of Us: Part II, viviamo gli stessi tre giorni che abbiamo vissuto con Ellie, ma dal punto di vista di Abby, e se inizialmente l’istinto di noi giocatori ci porta a sperare che quella parte finisca il più velocemente possibile, ci accorgiamo poi che in realtà è proprio quella parte la chiave di lettura del gioco, senza la quale Part II non potrebbe esistere. Quello che viviamo con Abby è un percorso di redenzione: la ragazza è distrutta dai sensi di colpa e, anche se non sembra, ciò che ha fatto l’ha segnata. La missione che intraprende per salvare Yara è solo l’inizio: Abby finisce per andare contro il suo stesso gruppo, intento a massacrare le Iene nella loro isola. Il graduale cambiamento del personaggio va di pari passo con il nostro attaccamento verso di lei e verso gli altri, Lev e Yara su tutti. “Tu sei la mia gente!” Questa frase segna la totale redenzione di Abby, a cui non importa più del suo gruppo ma il suo unico scopo è quello di salvare Lev dopo la morte della sorella.

Pensandoci bene il percorso di Abby in The Last Of Us: Part II, è molto simile a quello di Joel in The Last of Us: due personaggi duri e freddi, violenti e mossi da motivazioni egoistiche, che poi con il passare del tempo riscoprono una parte di loro che avevano sepolto da tempo, grazie ad un nuovo rapporto. Lev è infatti il salvatore dell’anima di Abby, colui che riesce a riportarla sulla strada giusta, più umana. La dimostrazione di questo è lo scontro tra lei ed Ellie, uno scontro che affrontiamo nei panni di Abby, uno scontro che nessun giocatore vuole portare a termine perchè sa che Abby è più forte della nostra Ellie ma alla fine, quando l’assassina di Joel sta per tagliare la gola a Dina incinta, basta una parola di Lev per farle capire che “l’occhio per occhio”, non è la via giusta, tanto che la giovane decide quindi di risparmiare entrambe le ragazze.

The Last Of Us: Part II

Possiamo leggere le evoluzioni delle due protagoniste come due percorsi inversi: Ellie, dalla pace ritrovata, arriva a essere travolta e accecata dalle sue emozioni e a diventare una macchina che non vuole altro che la vendetta; Abby passa dal compimento della vendetta a una graduale redenzione che le permette di, in parte, perdonarsi e di ritrovare la sua umanità, umanità che invece Ellie sembra aver perso per sempre.

The Last Of Us: Part II

Sono passati mesi da quando Abby ha risparmiato Ellie e Dina, e ora le due sembrano aver trovato la pace in una fattoria fuori da Jackson. Ma proprio quando crediamo che tutto sia finito, scopriamo che Ellie soffre di attacchi di panico e visioni della morte di Joel. Questi suoi problemi vengono poi ampliati dalla visita di Tommy che dice di aver scoperto la posizione di Abby e a questo punto Ellie non esita a preparare il suo zaino e abbandonare Dina e il figlio, in un momento straziante in cui possiamo leggere la stanchezza e la disperazione di Dina attraverso i suoi occhi. La protagonista però non si tira indietro: vuole finire ciò che ha iniziato. Cosa dimostra questo momento incredibile? The Last Of Us: Part II ha ancora qualcosa da raccontare, Ellie non è ancora riuscita a superare ciò che le è accaduto, e la voglia di vendetta le è rimasta nella testa per tutti questi mesi. Ma è davvero il desiderio di vendicare Joel ciò che muove la protagonista?

The Last Of Us: Part II

Siamo arrivati alla parte finale del capolavoro di Naughty Dog, perchè The Last Of Us: Part II non può che essere un capolavoro, e questo finale ne è la conferma. Ellie è alla ricerca di Abby a Santa Barbara, quando scopre che sia lei che Lev sono stati catturati da un gruppo di schiavisti. Dopo essersi fatta strada tra questi nuovi nemici riesce a trovare i due, appesi a dei pali su cui venivano lasciati morire gli schiavi. La condizione di Abby mette i brividi: ha i capelli corti, il corpo martoriato da settimane di torture e tutti i suoi muscoli e la sua forza sono scomparsi. Ellie li libera e insieme vanno verso le barche, sembra si stiano per dividere quando un flash con il viso distrutto di Joel fa riaccendere il fuoco negli occhi di Ellie, la quale costringe Abby a combattere minacciando di uccidere Lev. A suo malgrado Abby deve accettare, e qui inizia l’ultimo scontro. Questo scontro non è una semplice Boss Fight, è un momento in cui avviene la completa rottura tra Ellie e il giocatore: Abby non ha le forze ma Ellie, armata, continua ad attaccare e tu sei costretto a farglielo fare. Sei portato a lasciare il Pad o a non voler guardare ciò che avviene sullo schermo, ma purtroppo puoi solo andare avanti. Ellie perde due dita ma riesce comunque a tenere la testa di Abby sotto l’acqua, in quel momento sei rassegnato all’idea che la vendetta si stia per compiere, ma un improvviso flash cambia le cose: Ellie stavolta vede un Joel sorridente con la sua chitarra, e lascia la presa su Abby che si allontana, lasciando la protagonista sola.

The Last Of Us: Part II

A questo punto vediamo un flashback in cui viviamo la sera prima dell’uccisione di Joel. Dopo il ballo a Jackson e un’altra lite con Joel, che ormai Ellie non frequenta da tempo, la ragazza lo va a trovare e in un discorso in cui è impossibile non emozionarsi scopriamo come Ellie volesse provare a perdonarlo, e che da quel momento si sarebbe impegnata per farlo… Questo, però, sappiamo che non potrà mai accadere, quindi la rabbia, la voglia di vendetta verso Abby, sono solo un riflesso dei sentimenti che Ellie prova verso sé stessa, per non essere stata in grado di perdonare l’uomo più importante della sua vita. L’odio aveva vinto sull’amore, e questo non le ha permesso di godersi gli ultimi momenti con il “padre”, e nel momento in cui lascia andare Abby la nostra piccola forse si rende conto di questo, e finalmente riesce a perdonarsi. La ricerca di vendetta, alla fine, forse non era l’unico scopo di Ellie, forse solo dopo aver perso tutto ciò che contava per lei stava cercando un modo per autodistruggersi, ma in quell’ultimo viaggio non trova la morte, ma una nuova vita. Ellie si attacca all’ultimo briciolo di umanità che le rimane, rappresentato dal ricordo felice di Joel, per ricominciare.

The Last Of Us: Part II

Al suo ritorno alla fattoria scopriamo che Dina è andata via con il bambino, e l’unica cosa che resta in casa è la chitarra che Joel regalò a Ellie. Ora però quest’ultima non è più in grado di suonarla a causa delle due dita mancanti, e in quel momento da brividi ci rendiamo conto di quanto sia stato alto il prezzo per lei: l’ultimo contatto con Joel è andato perso, la musica in cui Ellie amava evadere è scomparsa per sempre, insieme a una parte di sé. The Last Of Us: Part II lascia però uno spiraglio di speranza: Ellie in questo viaggio ha perso molto, ma alla fine le è servito per trovare la forza per perdonarsi, per accettare il lutto, e soprattutto per ritrovare una parte della sua anima, quella parte che sembrava aver perso accecata dall’ira.

The Last Of Us: Part II

Questo era The Last Of Us: Part II sviscerato a fondo, provando a trasmettere le emozioni che si provano giocando. Un’opera adulta e profonda come The Last Of Us: Part II non dovrebbe essere vissuta solo dagli amanti dei videogiochi, perchè tutti meritano di fare questo viaggio all’interno di quel mondo, e all’interno di sé stessi.

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