MLB The Show 19 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Lo abbiamo detto recensendo le altre edizioni, MLB The Show 17 e MLB The Show 18, e non possiamo che ribadirlo anche con questo capitolo: MLB The Show 19 è il migliore videogioco sportivo sul mercato videoludico. Sony San Diego Studio, edizione dopo edizione, riesce a migliorare una formula ormai già consolidata, aggiungendo ogni volta quel qualcosa in più che fa di questo prodotto la simulazione sportiva per eccellenza, senza nulla togliere ad altri capisaldi del genere sportivo.

Come già avviene con Visual Concepts e NBA 2K, quello che fa di MLB The Show una perla nel vasto oceano di titoli videoludici non è solo il gameplay profondo, ma anche (e soprattutto) il fotorealismo raggiunto dopo anni di perfezionamento, che risplende grazie alla potenza delle attuali console.

MLB The Show 19

Iniziamo dalle nuove modalità che Sony San Diego ha deciso di implementare in questo nuovo capitolo: Moments e March to October. Come suggerisce il nome, in Moments avremo l’occasione di rigiocare ad attimi che hanno scritto importanti pagine della storia di questo sport: come il debutto da rookie di Bryce Harper, la cavalcata verso la vittoria delle World Series 2016 dei Chicago Cubs, o ancora giocare nelle vesti di Babe Ruth, Nolan Ryan, Willie Mays e altre icone. Si tratta quasi di una sorta di documentario, a tratti con scene iconiche in bianco e nero, a tratti con colori sgargianti a rievocare storiche vittorie.

Se da un lato questa modalità aggiunge qualcosa di interessante, il vero punto di forza della produzione forse è proprio il nuovo March to October, una sorta di modalità stagione in cui giocare esclusivamente ai momenti chiave del campionato. Si tratta di una modalità che già abbiamo potuto ammirare in parte con gli altri capitoli, migliorata e decisamente più accattivante. Si parte dalle prime fasi della stagione fino ad arrivare alle World Series, intervallando partite e situazioni di campo che, con un algoritmo diciamo altamente efficace, modificheranno i risultati delle partite simulate. In alcuni casi ci ritroveremo a giocare solo agli inning finali per cercare di ribaltare un risultato: il successo potrebbe significare di riuscire a ottenere un filotto di vittorie nelle partite simulate; in caso di insuccesso, l’algoritmo di cui abbiamo parlato invece ribalterebbe la serie di risultati in negativi, minando quindi la possibilità di accesso alle World Series, o comunque interrompendo una cavalcata che fino ad allora poteva sembrare trionfale.

Una volta avviata la campagna, avremo la possibilità di scegliere la squadra divisa in 4 tier, in base alla forza globale della squadra: si passa dai favoriti ai contendenti, fino agli underdog, per concludere con le squadre che poco hanno da chiedere al campionato se non ottenere discreti risultati.

MLB The Show 19

Una piccola nota a parte la merita Road to the Show, ovvero la modalità carriera di MLB The Show, in cui creare l’alter ego e iniziare la scalata da rookie fino alle World Series. Seguendo tecnicamente le orme della scorsa edizione, questa modalità si avvicina sempre di più a un totale GDR, iniziando dal profondo editor che permette di selezionare lo stile di gioco del nostro lanciatore/battitore, la posizione in campo e la personalità, fino alle scelte dei dialoghi, in questa edizione molto più diversificate. Gli archetipi scelti consentiranno di raggiungere più o meno velocemente il massimo livello di ogni statistica, infatti in questa edizione è stato tolto il level cap. Inoltre, sono stati aggiunti diversi minigiochi e obiettivi da raggiungere durante una partita, che ovviamente permettono una crescita del personaggio più costante.

Sarebbe superfluo parlare di tutte le altre modalità che, a parte qualche nuova feature o rinnovamento grafico dei menu di gioco, ricalcano quelle delle altre edizioni; motivo per cui vi consigliamo di leggere le recensioni degli altri capitoli (di cui trovate i link all’inizio di questa recensione) per un approfondimento.

MLB The Show 19

Un paragrafo a sé stante lo merita il gameplay. Se già lo stile di gioco rasentava la quasi totale perfezione, con una fase offensiva degna di nota, il grande lavoro svolto dalla software house ha migliorato ulteriormente la fase difensiva. L’intelligenza artificale ha infatti fatto dei grandi passi in avanti soprattutto per quanto riguarda le palle in volo, i fuoricampo e le palle agli angoli, una miglioria che fa apprezzare ancora di più il lavoro svolto da Sony San Diego. Quello che è stato notevolmente implementato è la posizione dei giocatori difensivi sulle basi e sul fondo del campo. Un difensore forte sarà più incline a capire la traiettoria della pallina, indipendentemente che si tratti di una fly ball quanto piuttosto di una ground ball, limitando quindi quasi completamente a zero il numero di errori in fase di recupero. Un difensore meno abile, invece, potrebbe non riuscire subito a capire la traiettoria in volo e quindi doversi tuffare per recuperare anche una battuta facile.

Come nelle altre edizioni, si può scegliere un approccio più simulativo o uno più arcade, sia in fase offensiva che difensiva. Si può decidere di utilizzare solo pochi tasti, quanto piuttosto decidere di lanciare la pallina usando le levette, o ancora decidere se i giocatori nelle basi debbano correre da soli per fare il punto, o se lasciare al giocatore la decisione di quando e come lanciarsi in attacco  per rubare una base.

MLB The Show 19

Le animazioni sono molto più fluide, così come anche i movimenti sul campo, sia in fase di battuta che di lancio. Degna di nota è la grafica, come detto fotorealistica, sia per quanto riguarda il diamante verde che lo stadio. Le espressioni dei giocatori più famosi sono identiche alla realtà, un po’ meno similari invece quelle dei giocatori meno famosi. Nel complesso stiamo comunque parlando del videogioco sportivo con la migliore grafica.

Degno di nota anche il sonoro, con la telecronaca affidata al solito trio composto da Matt Vasgersian, Dan Plesac e Mark DeRosa a cui si aggiunge Heidi Watney per le interviste da bordocampo. Una telecronaca con nuovi commenti che accompagnano le varie fasi.


MLB The Show 19 è il miglior capitolo di questa saga di successo e il miglior videogioco sportivo sul mercato videoludico. Stiamo parlando di un videogioco con la completa licenza della MLB, con un grafica fotorealistica e che, capitolo dopo capitolo, riesce ulteriormente a migliorare un prodotto già quasi perfetto. Le varie modalità, comprese quelle nuove, lasciano ampio spazio alla scelta del giocatore su quanto e come approfondire l’esperienza con il baseball, se fare una lunga modalità carriera, o piuttosto un corto e meno impegnativo campionato. Un videogioco adatto a tutti, sia agli appassionati di questo sport, che ai neofiti che vogliono avvicinarsi per la prima volta a un campo da baseball.

9.4

Pro

  • Nuove modalità
  • Fase difensiva più realistica
  • Carriera in stile GDR
  • Graficamente fotorealistico

Contro

  • Evitatelo solo se odiate il baseball
Vai alla scheda di MLB The Show 19
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