Perché Nintendo Labo è un prodotto dalla genialità incompresa?

Nella giornata di ieri, Nintendo ha annunciato Nintendo Labo: progetto ambizioso per Switch che mira a mischiare l’intrattenimento videoludico all’educazione, in quella che si potrebbe considerare la diretta evoluzione dei giocattoli. Già dopo poche ore dall’annuncio però, gran parte del popolo del web si era scatenato demolendo il progetto. Proviamo dunque a vedere perché Nintendo Labo è un prodotto dalla genialità non compresa da tutti.

Nintendo Labo

UNIRE L’UTILE AL DILETTEVOLE

Partiamo dal principio, cos’è Nintendo Labo veramente? Il progetto della grande N consiste in svariati set di fogli di cartone (saranno due al lancio) che vi permetteranno di costruire dei giocattoli quali una canna da pesca, una macchinina, un robot, una casa delle bambole ecc. Oltre a questi fogli di cartone vi sarà la cartuccia del software da inserire nella Nintendo Switch che oltre a contenere le istruzioni virtuali (mostrando come si costruisce il giocattolo), conterrà anche degli scenari virtuali con protagonista proprio ciò che avrete costruito. Ogni costruzione infatti, avrà una fessura per permettere l’inserimento dei Joy-Con che in questo caso prenderanno il nome di Toy-Con.

Nintendo con questa sua scelta, dimostra di voler ricreare quel binomio: utile-dilettevole, che fino a qualche generazione fa era caratteristico dei giocattoli. Quello che però in molti non sanno, è che Nintendo prima del successo iniziato negli anni ’70 con i videogiochi, produceva proprio giocattoli meccanici e carte da gioco: famosi gli accordi con Disney per la produzione di carte da gioco raffiguranti i personaggi dell’azienda statunitense, e l’Ultra Hand (la celebre mano estensibile giocattolo). Di conseguenza l’idea di creare uno strumento come il Nintendo Labo non è di certo sorprendente che arrivi dall’azienda di Kyoto.

Solo il trailer di per sé mostra come un semplice insieme di fogli di cartone diventi teatro di emozioni e divertimento; non crediamo che sia passata inosservata la possibilità di suonare un pianoforte ad esempio. Inoltre la soddisfazione di giocare con qualcosa che è stato costruito con le proprie mani, è stata la chiave di sucesso di molte altre aziende (LEGO ad esempio) che tuttora contano fan di tutte le età in giro per il mondo.

Nintendo Labo

RISCOPRIRE IL DIVERTIMENTO EDUCATIVO

Ora che sappiamo cosa sia il Nintendo Labo, e perché non è sorprendente che proprio la grande N lo abbia ideato, soffermiamoci sul perché molta gente abbia criticato questo strumento. In una società, come quella attuale, in cui la tecnologia è alla base di quasi ogni azione quotidiana, si è perso il valore di tutto ciò che ha contraddistinto l’infanzia delle generazioni passate. I bambini di oggi crescono con la tecnologia che domina le loro giornate: i genitori, la scuola, il divertimento, tutto ruota attorno agli strumenti tecnologici attuali.

Demonizzare la tecnologia non è l’intento di questo articolo, anzi tutt’altro. La strada da percorrere è proprio quella intrapresa da Nintendo con questo nuovo prodotto: capire come utilizzare la tecnologia che abbiamo a disposizione per trarne vantaggi non solo lavorativi, comunicativi ed economici ma anche educativi e sociali. Riuscire attraverso il connubio meccanico-elettronico, a stimolare la mente di un bambino non solo è educativo ma è fondamentale per una sua crescita sana e corretta. Soprattutto perché ad oggi, ci sono pochi prodotti in grado di favorire lo sviluppo della creatività attraverso strumenti meccanici e virtuali assieme.

Dal punto di vista ludico invece, è chiaro che Nintendo Labo punta ad una utenza molto giovane, e a quei genitori che vogliono accompagnare i bambini in un percorso di crescita condividendo dei momenti di svago. È dunque incomprensibile come certe accuse al gioco vengano mosse utilizzando parametri di giudizio applicati per tutti i videogiochi, considerando che il proposito di questo prodotto differisce da tutto ciò che si può trovare sul mercato. Inoltre, la solida base formata dall’utenza media di Nintendo permette la sperimentazione di prodotti dal taglio così family-friendly.

Nintendo Labo


Concludendo, chi ha preso una posizione avversa al gioco probabilmente non ha compreso il fine ultimo dell’operazione. Nintendo Labo è, e sarà un’operazione rivolta all’educazione attraverso il divertimento, stimolare la mente attraverso una “manualità virtuale” che mira ad essere un perno dell’infanzia del prossimo futuro. Tutto ciò arriva da chi, ancora una volta, ha scommesso sul domani e sul quel grande oceano blu così desiderato da Iwata.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche