Armored Core: For Answer – Recensione Armored Core: For Answer

Io Robot

I videogiochi basati sui combattimenti tra Mech, giganteschi robot da guerra dalle forme più disparate, non sono mai stati un genere popolare. In effetti è strano, in quanto erano molto popolari anche in Occidente, negli anni ’80 e ’90, diverse serie animate che avevano come protagonisti questi enormi colossi di metallo. Nonostante sia un genere di nicchia, diversi sono i franchise basati sulle lotte tra Mech e tra questi Armored Core, il cui primo esponente uscì agli inizi degli anni ’90 sulla Psx. La serie è approdata recentemente alla next gen con Armored Core 4 e prosegue con questo titolo che non è propriamente un seguito, in quanto i miglioramenti rispetto al capitolo precedente sono irrisori: sembra una gigantesca espansione (seppure stand-alone, ovvero non è neccessario possedere il precedente capitolo per poter giocare a questo) sia come contenuti che a livello tecnico.

 

 I modelli dei Mech sono ben realizzati…

Caratteristiche di gameplay

Chi ha giocato al titolo precedente, quindi , sa cosa aspettarsi da questo gioco: tante missioni, gameplay di stampo arcade seppur con un’ampia possibilità di customizzazione dei Mech, trama blanda. Andando con ordine, quest’ultima è abbastanza risicata: l’umanità ha lasciato le rovine fumanti delle città sulla superficie terrestre per rifugiarsi in più sicure fortezze sopra le nuvole chiamate Cradles. Il nostro pianeta diventa luogo di scorribande di diverse organizzazioni, che si oppongono alla migrazione dell’umanità verso le sicure fortezze celesti. Noi impersoniamo un mercenario alla guida di un AC (Armored Core), ovvero un Mech d’elite, in un periodo di tempo immediatamente successivo agli eventi narrati nel precedente capitolo. Possiamo appoggiare una o più fazioni, ognuna delle quali potrà assegnarci delle diverse missioni in cambio di crediti, che potranno essere utilizzati per costruire o potenziare il nostro androide. Sono presenti circa 42 missioni ma non saranno tutte giocabili in un’unica partita: il gioco infatti è diviso in capitoli; completando un certo numero di queste, si passerà automaticamente al capitolo successivo, lasciando indietro quelle non affrontate. Completando il gioco normalmente, ne avremo completate poco piu’ della metà, il che aumenta il grado di rigiocabilità del titolo. Riguardo gli incarichi da portare a termine, uno dei difetti principali del gioco è la ripetitività di questi, davvero troppo simili tra di loro: alla fin fine si tratta sempre di abbattere un Mech dopo l’altro con poche variazioni sul tema. Ovviamente i combattimenti sono la parte fra le più curate e divertenti del gioco, in quanto il combact system, anche se di stampo arcade, ha comunque la sua complessità, e per gli appassionati è una vera goduria mettersi alla guida del proprio Robot e lanciarsi in lunghe sfide contro altri colossi di metallo. L’unico difetto che si può trovare per quanto riguarda i combattimenti, è che si passa da scontri con androidi di bassa categoria, abbastanza facili da buttare giù, a scontri con mech d’elite che offrono un livello altissimo di sfida. Non si arriva alla frustrazione, ma sarebbe stato meglio bilanciare gli scontri, visto che questi tendono ad essere o facilissimi o difficilissimi senza vie di mezzo. Ovviamente non manca la possibilità di personalizzare il proprio Armored Core. Insieme ai combattimenti, questo è un altro aspetto ben confezionato del gioco. Potete costruire il vostro mech usando una grandissima varietà di elementi, divisi tra le varie parti del corpo. Si possono costruire macchine da guerra dalle forme più disparate e dal funzionamento differenziato: da agilissimi mech in grado di tagliare le difese nemiche per puntare all’obiettivo della missione, a massicci mostri da guerra in grado di assorbire molti danni e dalla devastante potenza distruttiva, passando davvero per ogni sfumatura possibile ed immaginabile (sia di funzionalità che di forma). A migliorare ulteriormente la customizzazione dei mezzi, ogni missione assegnerà un certo numero di punti, chiamati Fire Control System, spendibili potenziando, alla stregua dei normali RPG, diverse caratteristiche del mezzo, come ad esempio la velocità con cui il mezzo può girarsi di 180° o la rapidità di aggancio del bersaglio tramite mirino. Tra costruzione del mezzo e FCS, la customizzazione e varietà di mezzi costruibili è ampissima.

 

                       …purtroppo la stessa cosa non si può dire dello scenario

Le novità e l’ambiente di gioco

Si è parlato della monotonia delle missioni single player; questo è vero tranne per alcune di queste, che sono una delle poche novità di questo capitolo, davvero ben fatte: talvolta viene richiesto di assaltare delle fortezze mobili. Questi bastimenti a volte hanno l’aspetto di giganteschi Mech, altre volte invece sono grandi praticamente quanto un intero livello, e fungono da veri e propri boss. Il livello di spettacolarità di questi scenari è altissimo e risultano davvero le quest più interessanti del gioco, oltre che una graditissima aggiunta. Altra importante novità è la possibilità di partecipare al game in cooperativa con un amico tramite Live: ovviamente la giocabilità ne giova molto in quanto sfrecciare con due Mech, abbattendo nemici insieme ad un altro giocatore è davvero divertente. Stranamente non tutte le missioni sono compatibili con questo tipo di sistema. A parte questo, ritorna la modalità competitiva sul live, il cui unico difetto è il fatto che non sarà sempre facile trovare giocatori, visto che si tratta di un titolo di nicchia. Da segnalare la possibilità di giocare in split screen.

Graficamente, purtroppo, questo titolo non è in grado di impressionare. L’aspetto generale non è dissimile da quanto visto nel precedente Armored Core 4, seppure delle migliorie ci sono indubbiamente state. Siate pronti ad affrontare missioni ambientate in mappe poco dettagliate e graficamente scarne. E’ aumentato il grado di distruttibilità dell’ambiente di gioco, con alcune quest che sfrutteranno questa caratteristica per proporre delle situazioni di gioco diverse dal solito. Alcune note positive riguardo l’aspetto grafico riguardano il grande livello di dettaglio dei Mech, davvero belli da vedere e ben animati, e il grande livello di spettacolarità che si raggiunge nelle precedentemente citate missioni di assalto alle fortezze. Per il resto non è di certo un titolo da prendere se siete alla ricerca di ambienti spettacolari. Per quanto riguarda l’aspetto sonoro, si deve segnalare l’ottimo lavoro svolto per quanto riguarda le musiche: il main theme è davvero bello, mentre le musiche in generale sono davvero epiche (anche se non tutte memorabili). Di buon livello gli effetti sonori.

Conclusione

Armored Core: For Answer è sicuramente un titolo consigliato agli amanti del genere, che non si fermeranno di fronte ad un aspetto grafico scarno ma apprezzeranno le missioni incentrate sugli scontri tra Mech, l’ottimo livello di customizzazione dei mezzi e la graditissima aggiunta della modalità cooperativa. Purtroppo la storia non è all’altezza del gameplay. Gli appassionati che hanno giocato ad Armored Core 4 sono comunque avvertiti del fatto che questo gioco è poco più che un espansione del precedente episodio, in quanto le novità non sono sufficienti ad identificarlo con un vero e proprio nuovo capitolo della serie.

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