BiteFight – Recensione BiteFight

Andiamo a caccia

Ambientato in un mondo in preda all’antica lotta fra vampiri e lupi mannari, Bitefight, nel bene e nel male, si è affermato sin da subito nella realtà dei browsergame. Il suo successo è sicuramente dovuto alla grande semplicità di gameplay e alla sua anima puramente casual. Con una curva d’apprendimento pressoché nulla, il gioco ci permette di sfidare gli altri giocatori o di andare a caccia di umani (npc in questo caso) scegliendo il tempo da dedicare alle nostre scorribande. In alternativa potremo usare un link di "caccia" da tenere sempre in bella vista (magari nel nostro blog personale o nella firma dei forum che frequentiamo) che ci aiuterà a guadagnare esperienza e ulteriori soldi, pubblicizzando contemporaneamente il gioco. Questa componente del browsergame, tuttavia, è utile solo nei primi tempi, rivelandosi decisamente marginale con il procedere dell’avventura. Il sistema di gioco è comune ad altri titoli di Gameforge come Battleknight e Gladiatus, seppur con qualche piccola differenza.

Miglioriamoci un po’

Per potenziarci e per migliorare le nostre performance negli scontri, avremo la possibilità di costruire la nostra magione personale che ci difenderà dai ripetuti assalti degli altri giocatori. Man mano che procediamo potremo ambire ad ampliare sempre più la nostra residenza, divenendo via via più potenti e potendoci così permettere di competere con player sempre più forti.

L’obiettivo del gioco, quindi, sarà quello di scavalcare tutti gli altri player nelle classifiche di ciascun server per raggiungere la tanto ambita vetta. La competizione è molto dura e i giocatori non tarderanno ad aggredirci sin dai primi minuti di gioco. Il videogame permette di intraprendere anche altre attività secondarie come lavorare al cimitero (il modo migliore per fare esperienza e ottenere denaro senza troppo sforzo), accettare le missioni presso la taverna (esplorare un’area o andare contro particolari nemici npc). E’ presente anche un mercato dove potremo acquistare oggetti sempre migliori, diventando così più competitivi. Infine, sarà molto utile migliorare le nostre abilità nella sezione "allenamento". Per fare ciò dovremo però pagare un ammontare di oro per ogni singolo attributo (volta dopo volta, il costo sarà sempre maggiore). Queste saranno comunque attività marginali ed estremamente ripetitive, seppur utili ai fini del gioco.

Un aiutino in più costa

Inutile dire che, come per tutti i BG gratuiti, esistono delle agevolazioni per i giocatori paganti. Comprando con soldi reali le pietre rosse (nome molto originale per definire il cash) potremo: aggiungere ulteriori rinforzi alla magione; comprare oggetti migliori più velocemente e ottenere incrementi temporanei per le nostre stats.

In conclusione

Bite Fight è il capostipite indiscusso del genere lanciato da Gameforge: non costringe il giocatore a passare ore dietro al gioco giorno e notte e sopratutto garantisce sin da subito una giocabilità semplice e non impegnativa. Un titolo forse un po’ banale, ma che sa divertire il giocatore occasionale che vuole avere un piccolo passatempo mentre naviga in internet. Sicuramente non cambierà la storia dei browsergame quanto ad innovazione, contenuti o gameplay, che si rivelano estremamente banali e noiosi per chiunque abbia provato titoli di ben altro calibro. Se cercate un gioco estremamente casual Bitefight potrebbe fare al caso vostro, ma di per sé si rivela un titolo che raggiunge a malapena la decenza.

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