BlazBlue: Cross Tag Battle – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Quando viene annunciato un crossover, spesso il giocatore si emoziona, per un motivo banale ma allo stesso tempo importante: vedere tanti personaggi di serie diverse racchiusi in un unico titolo in cui, inevitabilmente, questi interagiranno. BlazBlue: Cross Tag Battle, il picchiaduro 2D di Arc System Works: include i cast di BlazBlue, Persona 4 Arena, Under Night In Birth e, un’aggiunta particolare, RWBY. Il titolo sarà disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Steam a partire dal 22 Giugno 2018 per noi europei, grazie anche a PQube. Scopriamo dunque questo bizzarro crossover!

BlazBlue: Cross Tag Battle

Una storia blanda, ma resa piacevole dal roster

Parliamo di un crossover, tra l’altro di un picchiaduro: sicuramente non è la storia ciò che il giocatore attende con più trepidazione, quanto più un senso di curiosità verso questo inaspettato e bizzarro incrocio di mondi. Ragna The Bloodedge, Yu Narukami, Hide Kido e Ruby Rose si troveranno in un nuovo ma piccolo mondo chiamato Phantom Field, dove saranno accolti da una “voce” che conferirà a loro quattro una pietra. Secondo le regole dettate da questa voce, ognuno di loro dovrà farsi strada vincendo un torneo e tentare di ottenere le rimanenti tre pietre dagli altri caposquadra allo scopo di essere svincolati e poter tornare nel proprio mondo di origine. Così inizia dunque il torneo, in cui faranno la comparsa anche gli svariati personaggi da ogni rispettivo cast.

BlazBlue: Cross Tag Battle

A rendere i dialoghi – per fortuna non troppo lunghi come nella serie di BlazBlue, Under Night In-Birth e Persona 4 Arena – piacevoli sono proprio i personaggi e le buffe interazioni fra loro. Saranno sempre in grado di strappare una risata al giocatore grazie a diversi riferimenti ai titoli originali o semplicemente ai curiosi scambi di battute fra i personaggi, che talvolta rasentano il ridicolo sebbene la situazione in cui questi si trovino. Sebbene la trama non prometta nulla di avvincente, quelle poche ore trascorse nella modalità relativa alla storia saranno comunque sopportabili e piacevoli per il fan di questi titoli.

Un gameplay con pochi ricicli

Quando si parla di crossover, non ci si può non aspettare una certa dose di riciclo. BlazBlue: Cross Tag Battle sfoggia un bel po’ di personaggi visti e rivisti, se consideriamo che l’unica vera novità si chiama RWBY, che comprende solo quattro eroine tratte dall’omonimo titolo (ben poche in confronto agli altri cast). Un sospiro di sollievo lo si tira, invece, dal punto di vista del gameplay: i fan dei picchiaduro 2D di Arc System Works scopriranno che il moveset dei personaggi è leggermente diverso – o per essere più specifici, gli input danno vita a combo diverse – rispetto al loro titolo di origine. Il merito va anche al diverso approccio del picchiaduro, che, focalizzandosi sul 2 VS 2, permette di dar vita a serie concatenate di attacchi con due personaggi. Tra le funzioni “Active Partner”, il “Duo Clash” e la possibilità di effettuare due Distortion con entrambi i personaggi contemporaneamente, BlazBlue: Cross Tag Battle enfatizza più che mai il lavoro di squadra.BlazBlue: Cross Tag Battle

 

A proposito di personaggi e ricicli, è necessario parlare di una più che discutibile gestione del cast da parte di Arc System Works. Se ci seguite spesso, avrete già letto di come solo circa la metà del cast complessivo sarà disponibile al lancio. La restante parte sarà acquistabile tramite DLC e ciò influirà sulle tasche di chi vuole godersi il gioco appieno o semplicemente vorrebbe i suoi personaggi preferiti. Tuttavia, questi saranno disponibili solo pagando. Visto il malcontento dei fan, Arc System Works ha deciso di rilasciare almeno uno dei sei pacchetti gratis una volta che il gioco sarà rilasciato, insieme a Blake e Yang, le due eroine di RWBY precedentemente stabilite come DLC a pagamento (mossa alquanto saggia, se consideriamo che Blake e Yang sono due tra gli unici quattro personaggi nuovi di zecca).

Divertimento online a gogò!

BlazBlue: Cross Tag Battle

I picchiaduro 2D di Arc System Works sono molto orientati verso l’online, sebbene abbiano una certa mole di storyline rispetto ai “colleghi”. Le sfarzose e colorate lobby di BlazBlue Cross Tag Battle si mostrano immediatamente all’altezza di dare il benvenuto ai giocatori. Le possibilità di comunicazione con gli altri giocatori sono tante, tra stickers, messaggi di default e la possibilità di chattare liberamente in qualsiasi momento (ad eccezione di quando si combatte). Inoltre, vale la pena di spendere un paio di parole sull’ampia personalizzazione del profilo, tramite avatar provenienti da ogni capitolo della saga, targhetta ed etichetta del proprio profilo e infine la possibilità di aggiungere uno sfondo e un messaggio personalizzato che saranno visibili da amici e altri giocatori. Sebbene siano presenti altre modalità oltre alla storia, come i classici VS, Survival e Tactics – che permette di affinare le proprie abilità con ogni personaggio tramite istruzioni e sfide -, è palese che gran parte delle ore spese dal giocatore all’interno del titolo saranno ambientate nella Network Mode.

BlazBlue: Cross Tag BattleBlazBlue Cross Tag Battle è una piccola chicca da non perdere per i fanatici dei picchiaduro di Arc System Works. Con un approccio tecnico da non sottovalutare, ma non improponibile per i neofiti come accade nei primi BlazBlue, il crossover si mostrerà più che all’altezza di intrattenere sia offline che online e magari di attirare i nuovi arrivati verso le quattro serie presenti nel titolo. Rimane invece discutibile la quantità di personaggi troncata dal roster giocabile se non pagando, a causa delle scelte della Software House. BlazBlue: Cross Tag Battle rimane comunque uno tra i più validi nel suo genere, e garantirà ilariosità e divertimento a tutti gli amanti dei picchiaduro 2D.

8.2

Pro

  • Intrecci interessanti tra i personaggi
  • Gameplay divertente, bilanciato per neofiti ed esperti
  • Ottima modalità online
  • Roster ampio e variegato...

Contro

  • ... ma gestito male dal punto di vista dei DLC
  • La storia in sé è banale
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