Bullet Witch – Recensione Bullet Witch

Bullet Witch – Strega!

2013 D.C., l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Catastrofi naturali, carestie, guerre, epidemie e l’improvvisa comparsa di un esercito oscuro composto da terribili mostri; una serie continua di eventi  causati dal risveglio dei demoni ha ridotto la popolazione a meno di un miliardo.
Ma quando ormai i pochi superstiti sono pronti ad accettare l’inevitabile fine della civiltà da loro conosciuta, ecco che appare una donna vestita di nero, dotata di grandi poteri magici e di un’enorme pistola a forma di scopa. Il suo nome… Alicia.
I cittadini attendono impotenti la propria morte. Gli eserciti militari umani oppongono resistenza ai demoni, tentando il tutto per tutto. Dal canto loro, i demoni sono determinati più che mai a vincere. Ora, tra le macerie di un mondo ormai in rovina, sta per iniziare il furioso scontro tra Alicia ed i demoni.
In una trama dalla parvenza banale, piccoli colpi di scena e alcuni dubbi che forse mai verranno risolti.
 


Potrete far crollare interi edifici! Anche quei palazzoni di 40 e passa piani…

Gameplay

Vi trovate dinanzi ad un titolo che si poteva avvicinare, come gameplay, a quello della più celebre saga Capcom, quella di Devil May Cry. Tuttavia, le scelte artistiche hanno portato questo Bullet Witch ad essere un titolo collocabile tra il genere degli sparatutto in terza persona. E dato che la nostra Alicia è una strega, per nostra grandissima fortuna, ha anche dei poteri magici.
Proprio per i poteri magici suddetti c’è su schermo non solo l’indicatore PE (relativo alla vitalità) ma anche quello relativo alla magia, tale indicatore PM. Il funzionamento dei due indicatori porta questi al continuo incremento dell’energia fino al livello massimo. Un discorso a parte è da dedicare invece all’indicatore PM il cui livello massimo varia a differenza di quello PE. A seconda dell’utilizzo difatti il livello massimo dell’indicatore PM varia, diminuisce se si usa la magia ed aumenta all’uccisione di ogni nemico.
La distribuzione dei tasti non sfrutta a pieno le potenzialità del Pad. Il tasto A è utilizzato per gli attacchi da mischia, il tasto B per il cambio d’arma e il tasto X per ricaricare. I dorsali sono entrambi dediti ad aprire il Cerchio Magico, di cui si parlerà più avanti. Il grilletto destro, come usuale, si utilizza per sparare con le armi da fuoco, mentre il grilletto sinistro è dedito ad acrobatiche schivate.
I proiettili sono pressoché infiniti, se non si tiene conto che c’è bisogno di energia magica per ricaricare l’arma, ma questo fattore si farà solo più avanti, quando sentiremo il bisogno di avere molta energia magica da disperdere per effettuare una ricarica a determinate forme della Pistola.
L’azione non è mai tirata a livelli frenetici quasi ineseguibili, più che altro ci sarò solo qualche sporadico picco d’azione, ma il tutto sarà puramente gestibile. Ciò che dovrete fare sarà sparare e lanciare magie sbizzarrendovi sui vari nemici che vi si scaglieranno davanti; difatti non è necessaria alcuna particolare strategia per sopravvivere a loro. Nonostante ciò, gli avversari infliggono spesso parecchio danno e se sottovalutati possono uccidervi più facilmente di quanto mai avreste osato immaginare. Le schivate e l’ingrandimento della mira sono i primi due stratagemmi per uscire vittoriosi dalle battaglie, ma oltre a questi c’è anche la possibilità di inginocchiarsi per sfruttare uno pseudo sistema di copertura decisamente poco accurato.
Come detto in precedenza, con i dorsali è possibile aprire il Cerchio della Magia, da cui selezionare in tempo reale la magia da scagliare che verrà mirata proprio come s’effettua il puntamento con le armi da fuoco. Il Cerchio della magia cambia le funzioni dei tasti A, B, X ed Y: ai tasti A, B e X è assegnato a ciascuno di essi un tipo di magia diversa, mentre il tasto Y integra la funzione di far scomparire il Cerchio della Magia. Oltre a quanto già detto, il Cerchio della Magia è suddiviso in 3 livelli da cui è possibile spostarsi con la pressione dei tasti dorsali. Mentre nel primo e nel secondo livello del Cerchio della Magia ci sono magie come Muraglia (magia che crea un muro), Rosaspina (magia che dopo un lancio di una rosa fa fuoriuscire dal terreno aculei d’argento), Panicorvi (magia che invoca uno stormo di corvi assassini che attaccano i nemici) e  Volontà (magia che scatena un’onda d’urto), nel terzo livello sono contenute le tre Grandi Magie di Alicia, la cui energia magica richiesta per scatenarle è piuttosto consistente ed il loro effetto decisamente devastante, quanto plateale.
 


Rosaspina è una magia efficace solo se ben mirata!

Un certo sintomo della varietà nell’arsenale di Alicia è dato dai Punti Abilità ottenibili alla fine di ogni livello a seconda del risultato ottenuto, classificato in lettere e per parametri di tempo impiegato, uccisioni e civili sopravvissuti. Questi Punti Abilità rimangono limitati poiché sono utilizzabili solo prima di iniziare un nuovo livello per potenziare le  magie o per acquistare nuove forme della Pistola. Quest’ultima, oltre alla forma classica di mitragliatrice, può assumere anche la forma del fucile, del cannone e del gatling.
Tutto sommato, Bullet Witch propone un’esperienza particolarmente lineare. Le ambientazioni sono forse la colonna portante delle apparenze che Bullet Witch eleva. Nell’essenza il titolo propone ambienti ben circoscritti e nessuna reale scelta da compiere. I nemici possono risultare ben organizzati ma dimostreranno spesso d’esser gestiti da un IA poco valida. La stessa varietà dei nemici è minima e senz’altro poco convincenti od almeno poco originali le Teste-Noci, demoni in grado di creare barriere di vari livelli e di proteggersi usando la telecinesi. La difficoltà è settabile, e se settata a livelli particolarmente alti l’esperienza di gioco potrà risultare frustrante. I cliché della trama portano l’abile strega Alicia a situazioni spesso estreme, e in alcune di esse vi risulterà ostico sopravvivere ma per soli difetti tecnici insiti nel gameplay.

Comparto Tecnico e DLC

Sotto il punto di vista grafico, già alla sua uscita, Bullet Witch non vantava una grafica da Next Generation né quantomeno una grafica superiore a certi giochi della vecchia generazione. I volti dei nemici e dei protagonisti sono le parti più riuscite, le ambientazioni ed i personaggi di contorno sono invece solo un ammasso di texture e poligoni alle volte puramente inconsistenti. Bullet Witch, di fatto, ha da una parte dei dettagli grafici soddisfacenti e dall’altra parte detiene invece numerose falle che si rivelano veri e propri “disastri” grafici. Fra gli aspetti pregevoli c’è qualche Magia, la quale realizzazione è davvero degna di nota (ma sempre nel contesto). Meteo ne è un valido esempio, le meteore son ben realizzate ed il cielo si annuvola rendendo il tutto piuttosto realistico, purtroppo invece l’effetto che la stessa magia provoca è del tutto irreale, non tanto nel come la distruzione avviene, ma da ciò che ne sopravvive. Altre Magie come Tuono e Tornado godono invece di una buona fisicità ma di una pessima realizzazione grafica. Quando scatenerete Tornado troverete nel bel mezzo del suo mulinello macchine e nemici, ed il tutto vi sembrerà quasi verosimile.
Il sonoro è anch’esso riuscito solo per alcune parti; le voci dei protagonisti sono convincenti ma nemici ed altri personaggi di secondo piano sono doppiati piuttosto male, giusto, accettabili. Si può dire lo stesso degli effetti sonori, alle volte inesatti, come ad esempio dopo la caduta di determinati oggetti, ed altre volte persino mal sincronizzati. D’altra parte, le musiche di Masashi Yano sono ben amalgamate al contesto, e forse anche perciò non sono definibili come eccezionali.
La longevità si aggira sulle 6 ore, rette da una varietà di gameplay non eccelsa. Quindi, con tutta probabilità, quelle poche ore vi basteranno di gran lunga. Tramite il MarketPlace comunque sono disponibili ulteriori modalità da affrontare, come alcuni costumi(ni) per Alicia che comunque non invoglieranno più di tanto a giocare il titolo per molte ore.
 


L’atmosfera post-apocalittica è resa piuttosto bene.

Nessun vincitore

Magie devastanti e tanti, anzi, tantissimi proiettili magici per la strega Alicia. Bullet Witch è un titolo dal comparto tecnico particolarmente fragile e non porta alcuna innovazione nel genere. Gli sforzi artistici sono minimi e in alcuni casi piuttosto stereotipati. Ciò però non toglie quello che Bullet Witch può dare ad un giocatore, ovvero del buono e sano divertimento. In ogni caso, Bullet Witch può divertire sì alcuni giocatori ma può anche portare certi giocatori ad annoiarsi in quelle poche ore di gameplay che l’avventura in sé può regalare.
Definire Bullet Witch un titolo mediocre è senz’altro esatto quanto giustificato dalle innumerevoli pecche tecniche che minano l’intera esperienza. Rimane quindi un gioco sicuramente valido per passare qualche ora, ma altrettanto sicuramente non per giocatori esigenti. E’ infatti necessario armarsi di un po’ di sano menefreghismo se ci vorremo giocare, tanto per riuscir ad ignorare tutti quei difetti e per godersi quello che Bullet witch può giusto dare.

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