Castlevania Requiem – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Manca ormai pochissimo al venticinquesimo anniversario di Castlevania: Rondo of Blood, come abbiamo avuto modo di osservare pochi giorni fa con la nostra rubrica Back in Time. Ovviamente non ce ne siamo accorti solo noi di Gamesource, ma anche Konami, che ha colto la ghiotta occasione per lanciare oggi su PlayStation Store Castlevania Requiem: Symphony of the Night & Rondo of Blood in contemporanea con il debutto della seconda stagione animata di Castlevania su Netflix.

Castlevania Requiem

Come potete facilmente immaginare dal nome, Castlevania Requiem: Symphony of the Night & Rondo of Blood è una compilation per PlayStation 4 (l’eslusività è dovuta a una partnership con Sony Interactive Entertainment) contenente i due gioconi summenzionati, graficamente restaurati. Il prezzo (€ 19,99) non è conveniente rispetto a quello di Castlevania: The Dracula X Chronicles (€ 9,99 su PS Store; giocabile su PSP e PS Vita), remake di Rondo of Blood contenente anche il gioco originale e la versione PlayStation di Symphony of the Night; cionondimeno, sono preferibili queste versioni per PlayStation 4, a meno che non siate specificamente interessati al remake contenuto in The Dracula X Chronicles (di cui andremo a scoprire vizi e virtù domani, con l’episodio settimanale di Back in Time).

Castlevania Requiem va a emulare e upscalare (1080p/4k) le versioni dei giochi contenute in The Dracula X Chronicles, migliorando i fondali e aggiungendo il supporto a vibrazione, analogico e microfono del pad. La scelta di queste versioni come base implica alcune modifiche per quanto attiene a script e voice acting, che però non vanno a costituire necessariamente un difetto, anche se nell’ambito di un’operazione nostalgica come questa sarebbe stato preferibile avere la possibilità di scegliere.

In generale, si può riscontrare una certa povertà di contenuti. Castlevania Requiem comprende i due giochi e basta, peraltro con poche opzioni: si può giusto scegliere la configurazione dei tasti, la dimensione dell’immagine a schermo – mantenendo necessariamente il rapporto di 4:3 – e se attivare i soliti filtri grafici retro (linee di scansione, interlacciamento e sfumature). In sostanza, c’è solo la dotazione minima di un enhanced port di questo tipo.

Castlevania Requiem

Svolte queste premesse, soffermiamoci innanzitutto su Castlevania: Rondo of Blood (Akumajō Dracula X: Chi no Rondo), rimandandovi al nostro approfondimento retro della settimana scorsa per una trattazione più estesa.

Il titolo, inedito in Occidente fino alla localizzazione del remake dieci anni fa, è uno dei migliori episodi “antichi” (quelli precedenti alla svolta metroidvania di Symphony of the Night, per intenderci). Ciò in virtù non solo degli ottimi comparti grafico e sonoro (quest’ultimo, in particolare, grazie al nuovo supporto dell’epoca, il compact disc), ma anche di un level design intrigante, con molti oggetti nascosti e persino schemi alternativi, che possono modificare significativamente le varie playthrough, considerati anche i finali multipli.

Castlevania Requiem

Castlevania: Symphony of the Night, invece, non ha bisogno di presentazioni: nonostante un debutto non entusiasmante, il capolavoro di Igarashi è divenuto col tempo un gioco di culto, tanto da essere riproposto con un certo successo sia su Xbox 360 sia su PlayStation 3 (come PS Classics, in questo caso; da notare come la versione retail fosse divenuta piuttosto rara e costosa). Per il debutto su console 32 bit, Konami non abbandonò le due dimensioni, ma riuscì comunque a imprimere una svolta epocale, contribuendo a dare forma al genere metroidvania.

Pad alla mano, platforming e combattimenti non sono stati stravolti (anche se Alucard è complessivamente più maneggevole di Richter), ma la struttura di gioco del prequel Rondo of Blood, già ricca – come dicevamo – di segreti e stage alternativi, è stata esponenzialmente incrementata, fino all’eliminazione del concetto di livello: in Symphony of the Night c’è un’unica grande location, il castello di Dracula, formato da innumerevoli stanze variamente collegate fra loro; il giocatore deve farsi strada grazie a chiavi e power up da reperire lungo il cammino, con la necessità di effettuare del sano backtracking per tornare nelle stanze in cui un ostacolo prima insormontabile impediva uno o più passaggi. A ciò si aggiunge anche una patina RPG, con un sistema classico di level up legato ai punti esperienza e uno altrettanto classico di equipaggiamenti, che possono essere reperiti in specifiche stanze o anche sotto forma di drop di alcuni mob (che respawnano ogniqualvolta si torni in una stanza).

Castlevania Requiem

Castlevania Requiem costituisce il modo più semplice ed efficace per recuperare Rondo of Blood e Symphony of the Night, due dei migliori episodi di questa storica serie, per cui può essere un ottimo modo per investire i propri soldi. Di converso, la compilation è piuttosto povera sul versante dei contenuti, quindi non si rivela allettante per quanti abbiano già avuto modo di portare a termine i due giochi, anche in virtù del prezzo di lancio.

7.6

Pro

  • Rondo of Blood è un gran gioco...
  • ... e Symphony of the Night lo è ancor di più

Contro

  • Compilation povera di contenuti
  • Prezzo di lancio relativamente elevato
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