Crusaders of Might and Magic – Recensione Might and Magic: Clash of Heroes

Might and Magic è un brand ormai solido e conosciuto che da circa un ventennio sforna titoli che si sono quasi sempre attestati su ottimi livelli. Sull’ultima console portatile di Nintendo non si era ancora visto alcun capitolo della serie, al contrario del Game Boy Advance che invece poteva vantare alcuni titoli di M&M.

Questa volta lo stile della serie viene rivoltato, mantenendo i capisaldi del background ma proponendo un gameplay totalmente distante dai predecessori, il tutto reso con una grafica manga-like che fa il paio con molte dinamiche di gioco che strizzano l’occhio allo stile Srpg e Puzzle giapponese.

 

 

Deja Vù

Umani ed Elfi stanno per rinsaldare l’antica alleanza che li lega, in un incontro che vede coinvolti alcuni esponenti di entrambe le fazioni. Il clima è disteso e i figli dei vari diplomatici si intrattengono nella foresta mentre gli adulti danno spazio ai convenevoli.

All’improvviso fuoco e fiamme ovunque, Demoni si aggirano nella foresta. Il campo è distrutto, tutti morti e i ragazzi devono iniziare a correre per la propria vita. Abbandonati a loro stessi, dovranno avvertire il mondo della nuova offensiva da parte di Lord BloodCrown, un potente demone desideroso di potere.

Sebbene le premesse siano decisamente banali (bambini indifesi che salvano il mondo dal male partendo dal nulla? Oh Wow, originale), la storyline si evolverà con diversi colpi di scena senza tuttavia eccellere per coerenza e dettaglio narrativo.

Il background di M&M è riproposto in maniera abbastanza completa: rivedremo parecchie delle razze viste negli altri capitoli e anche svariate unità. Potremo impersonare i vari ragazzi coinvolti nelle vicende iniziali, passando da una razza all’altra. Ogni volta dovremo ricominciare dall’inizio, senza soldi e unità, saremo costretti a scoprire progressivamente le caratteristiche e le unità messe a nostra disposizione.

La trama fa quindi da sfondo in modo sostanzioso all’incedere del gioco che comunque sarà indipendente anche se verrà riempito di sfide e sopratutto di boss legati alla storia, che rimane tuttavia totalmente lineare.

Puzzle & Strategy

Il gameplay di M&M:CoT è un ottimo esempio di commistione tra puzzle e strategia a turni. Sebbene la prima componente sia decisamente predominante e la componente casuale sia fortemente marcata, il gioco proporrà meccaniche che integreranno alcuni elementi strategici, in grado di rendere il titolo soddisfacente per tutti quei giocatori che han sempre preferito la tattica al puzzling.

Giocheremo su una griglia 8×6 dove verranno disposte le nostre unità: le unità base occuperanno un singolo quadrato mentre quelle Elite e Champions rispettivamente 2 e 4. Le unità si impileranno nelle 8 colonne disponibili; noi potremo fare sostanzialmente solo due cose: spostare l’unità in fondo alla colonna e cancellare un’unità.

Fare queste azioni ci costerà un punto azione, ogni turno ne avremo a disposizione 3 che potranno essere moltiplicate facendo combo. Il nostro obiettivo sarà quindi formare righe o colonne di 3 unità uguali che andranno a formare rispettivamente muri e formazioni di attacco. Cancellando con oculatezza alcune unità, potremo farne slittare altre per formare le combinazioni appena esplicate e creare così combo che ridaranno indietro gli utilissimi punti azione.

Le formazioni di attacco dopo alcuni turni si scaglieranno contro il nemico, distruggendo tutto quello che troveranno sul loro cammino e andando a colpire l’avversario oppure infrangendosi sulle difese nemiche. Le unità uccise, cancellate o usate contro il nemico andranno a riempire le fila dei rinforzi che, pagando un punto azione, potranno essere rimesse in campo in modo totalmente casuale.
 

 

Proprio questa componente di randomizzazione rende il gioco nettamente più puzzle, limitando di molto le possibilità di previsione e pianificazione delle proprie scelte che saranno relegate alla scelta dei tipi di unità prima dei combattimenti. Fare progetti sul lungo periodo all’interno di una battaglia spesso si tradurrà in una eccessiva lentezza del proprio attacco, dando il tempo al nostro avversario di esaurire i nostri HP prima di chiudere la nostra manovra offensiva.

Perciò, sopratutto in Multiplayer, pagherà molto di più una strategia che guarda all’immediato e ai turni subito successivi rispetto a scelte ponderate ma lente. Questa in parte è una pecca per la profondità del gioco ma evidentemente non è stato pensato per questo.

In generale i combattimenti della campagna offriranno un discreto livello di sfida anche se troppo spesso saranno ripetitivi visto che, dopo un certo lasso di tempo, la nostra squadra raggiungerà la perfezione e dovendoci confrontare, per motivi di trama, parecchie volte di seguito contro la stessa razza, i combattimenti si assomiglieranno più del dovuto.

A metterci una buona pezza ci pensano i Puzzle Match e i combattimenti speciali. Nei primi dovremo uccidere le unità presenti nel campo avversario in una sola mossa, completando schemi predefiniti in un numero limitato di mosse, in pieno stile puzzle. I secondi invece saranno match più classici, che potremo perdere finendo gli HP come nei combattimenti normali, ma con obiettivi particolari da portare a termine come uccidere un boss che si muove in maniera particolare, oppure attivare o distruggere componenti dello sfondo mentre il nemico si prodiga nelle sue offensive.

Unità per tutti i gusti

Durante il corso della campagna, potremo sbloccare progressivamente nuove unità: 3 Core, 2 Elite e 2 Champion. Le 3 core saranno gratuite mentre le 2 elite e le 2 champion dovranno essere ri-comprate in appositi santuari nel caso muoiano più volte di quelle che riuscirete ad evocarli. Per farlo, dovrete pagare monete e risorse varie che potrete ottenere dagli scontri, da quest secondarie o sparse per la mappa.

Solitamente le vostre ricchezze saranno sovrabbondanti rispetto a ciò di cui avrete bisogno ma, sopratutto negli ultimi capitoli della campagna, dovrete stare attenti a non sprecare troppo, pena il dover affrontare i combattimenti con schiere menomate.

Ogni unità avrà delle statistiche (che incrementeranno salendo di livello) ed effetti secondari che ne caratterizzeranno il comportamento e la potenza. Qui la varietà è ottima e, sebbene le unità siano solo 7 per razza, saranno veramente pochissime quelle "liscie", ovvero senza particolari caratteristiche oltre ad attacco e difesa.

Un’altra componente importante con cui personalizzare la vostra armata saranno gli artefatti. Potrete portare uno di questi oggetti con voi durante la battaglia per ottenere particolari bonus ed effetti. Anche qui abbonderà il numero di scelte: potremo scegliere artefatti con effetti generali, artefatti che potenziano un solo tipo di unità o che innescano particolari effetti in corrispondenza di certi eventi.

In conclusione, Might & Magic: Clash of Heroes è un titolo decisamente soddisfacente sotto molti punti di vista e adatto ad ogni fascia d’utenza: i più piccoli troveranno un alto grado di sfida ma il gioco risulta intuitivo e divertente sin dal primo momento. I giocatori adulti e navigati troveranno comunque un ottimo passatempo che non mancherà di proporre sfide impegnative, senza mai risultare frustrante o troppo ripetitivo. 

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