.hack//G.U. Last Recode – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Oggi tratteremo di un titolo piuttosto particolare, o meglio, una raccolta: .hack//G.U. Last Recode. La trilogia di .hack//G.U. che non ha mai avuto l’opportunità di splendere in un Europa. Sembrava non esserci possibilità per noi europei di giocare alla trilogia – o forse sarebbe meglio definirla quadrilogia adesso – dedicata alle vicende di Haseo e compagni nel “The World“, eppure ecco che Cyberconnect 2 e Bandai Namco decidono di festeggiare il quindicesimo anniversario della serie .hack// sfornando un completo remaster della serie G.U. su Playstation 4 e Steam, aggiungendo un quarto e inedito volume e rendendolo disponibile in tutto il mondo.

Cosa rimane, quindi, se non fare questo tuffo nel passato?

.hack//G.U. Last Recode


The World: R2: un pericolo Online ed Offline

In .hack//G.U. Last Recode ci avventureremo nel MMORPG “The World R:2”, vestendo nei panni di Haseo, nickname del protagonista. Il suo ingresso nel videogioco non sarà uno dei migliori, in quanto sarà adescato da due PK (Player Killer) in una trappola che lo porterà verso la sconfitta del proprio personaggio, ma grazie all’intervento del misterioso Ovan, il ragazzo riuscirà a salvarsi. Nel corso dei successivi otto mesi, Haseo impiegherà tutte le sue forze per diventare un player presso che inarrestabile che tormenterà tutti i PK del server, fregiandosi del titolo di “Terror of Death”. Sebbene Haseo si impegnerà per punire tutti i PK, il suo vero scopo diverrà scovare l’identità di un misterioso giocatore dal nome “Tri-Edge”, apparentemente in grado di infliggere danni permanenti ai personaggi che sconfigge, ma anche alle persone reali che comandano i personaggi in questione.

Tri-Edge si rivelerà infatti responsabile di aver indotto uno stato comatoso in molti giocatori, tra cui una ragazza di nome Shino, in ottimi rapporti con Haseo. Sebbene la potenza di quest’ultimo, lo scontro con Tri-Edge non andrà affatto come il giovane giocatore aveva previsto, e dopo la sconfitta si ritroverà costretto a riloggare nel gioco, partendo misteriosamente dal livello 1. Deciso a capire cosa sta succedendo, e sempre più accecato dal desiderio di vendetta, Haseo rientrerà in The World alla ricerca della verità e di Ovan, che potrebbe fornire delle risposte anche su chi o cosa sia realmente Tri-Edge, e da dove derivi il suo dono in grado di indurre il coma nelle persone. Così comincia il primo dei quattro volumi di .hack//G.U. Last Recode, che lascia presagire una trama di certo longeva e ricca di colpi di scena.

.hack//G.U. Last Recode


Un videogioco dentro il videogioco: un mood ben costruito

Come è facile intuire, la nostra avventura si basa esclusivamente sulla vita online di Haseo, ma se ciò sembra prospettarsi come qualcosa di noioso, sappiate che non è così. Salvo alcune forzature di trama, si potrà fare veramente tanto all’interno di The World, conferendo al giocatore la sensazione di essere effettivamente dentro un secondo videogioco, con tutto ciò che ne consegue. Proprio come in un vero MMO, è importante fare amicizie e tener conto dei compagni di squadra quasi quanto potenziare se stessi. L’ampia varietà di personaggi disponibili a entrare in un party con Haseo, permetterà al giocatore di ideare svariate strategie e personalizzare lo stile di combattimento del proprio gruppo. Tuttavia instaurare un buon legame e dimostrarsi un valido amico, oltre che alleato, avrà la sua parte vitale.

In .hack//G.U. Last Recode potrete regalare degli item in-game ai personaggi, i quali vi ringrazieranno e una volta equipaggiati si mostreranno più utili nel corso delle battaglie, oppure potrete effettuare il log-out dal gioco e mandare delle mail private, scambiando due parole e conoscendosi meglio, in modo da aumentare la vostra affinità. Sarà infatti grazie ai vostri compagni che potrete agevolare le vostre svariate – e talvolta ripetitive – side quest in aree con nemici di livello superiore al vostro, oppure cimentarvi nell’arena PvP, dove un gruppo di minimo tre persone è necessario per accedervi. Tra maghi, sacerdotesse, tiratori scelti e tante altre classi disponibili, starà a voi decidere l’approccio contro i svariati eventi e la storyline, dando anche delle particolari direttive ai compagni di squadra tramite i menu strategici appositi.

Per quanto riguarda il Battle System di per sé, potreste già aver un’idea di cosa andate incontro se conoscete lo stile ormai perenne della serie Tales Of. Ingaggiare uno scontro con i nemici significherà automaticamente finire in un’area delimitata da delle barriere virtuali entro le quali potrete muovervi liberamente, oltre che combattere. Tuttavia potremo comandare soltanto Haseo, il quale acquisirà comunque diversi stili di combattimento e potrà utilizzare diverse armi man mano che otterrà alcuni power up nel corso della trama.

Oltre al classico Level Up infatti, anche la capacità nell’utilizzo delle armi potrà essere livellata a dovere, aumentando la capacità offensiva e permettendo al “Terror of Death” di acquisire nuove tecniche uniche per quel tipo di arma. Dalle doppie lame allo spadone, dalla falce alle doppie pistole, Haseo potrà effettivamente essere un jack of all trades, sebbene quasi solamente dal punto di vista offensivo. Inoltre alcuni “rotoli” permetteranno di apprendere incantesimi offensivi, curativi o supporto e starà a noi la scelta del personaggio – includendo Haseo – che apprenderà la magia in questione.


Una Remaster degna di lode

.hack//G.U. non è stato in grado di arrivare in Europa, come detto nella prefazione e di conseguenza vi sarete chiesti com’era effettivamente il titolo in questione nella sua versione nata su PlayStation 2 nel 2006. Vi rispondiamo affermandovi che una rivisitazione di questo videogioco era più che necessaria, al di là della sua possibilità o meno di giungere da noi. Vi basterà dare uno sguardo al trailer di lancio rilasciato da Bandai Namco stesso, il quale mette a paragone le due versioni, per capire la freschezza e la fluidità che si avverte rispetto alla versione originale, particolarmente legnosa e meccanica soprattutto nei combattimenti.

Dal punto di vista tecnico è stato indubbiamente svolto un lavoro eccellente. Tra caricamenti istantanei da una zona all’altra e la scioltezza con la quale sono stati resi i movimenti dei personaggi sia in esplorazione che in combattimento, la nuova esperienza in .hack//G.U. Last Recode sarà sicuramente più che piacevole. Inoltre, la freschezza che si avverte in questa Remaster rispetto alla grafica quasi pixellosa dei modelli presenti nella versione PS2 è degna di note più che positive.

Purtroppo, però, come nell’originale, l’espressività dei personaggi durante le scene non animate è un po’ scarna.

.hack//G.U. Last Recode


Per quanto riguarda il Nord America si tratta di un grande ritorno molto atteso. Per noi europei è invece un nuovo arrivo, e avremo la fortuna di tastarlo nella sua veste migliore. .hack//G.U. Last Recode è una buona dimostrazione di come i JRPG dello scorso decennio non hanno nulla da invidiare a quelli odierni, anzi. Possiamo garantirvi che saranno tante le ore che trascorrerete all’interno de “The World: R2”, grazie anche all’inedito quarto volume rilasciato per celebrare l’occasione. Se è un JRPG dalle solide basi, una trama incalzante e un gameplay in grado di intrattenere il giocatore – anche grazie al mood fedele a quello di un MMO – quello che state cercando, .hack//G.U. Last Recode fa per voi. Quindi, che dire: Welcome to the World!

8.3

Pro

  • Storyline longeva ed originale
  • Feeling fedele ad un MMO
  • Un JRPG da non perdere, ora che è in Europa
  • Una remaster ben realizzata

Contro

  • Scarsa espressività dei personaggi fuori dalle cutscenes
  • Può apparire ripetitivo a livello di sidequests
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