Harry Potter and the Sorcerer’s Stone – Recensione Harry Potter e la Pietra Filosofale

Remake di Harry Potter e la Pietra Filosofale

Harry Potter e la Pietra Filosofale è un gioco irrilevante che potrebbe far divertire i fan più intransigenti, ma i fan del maghetto più famoso del mondo dovrebbero pensarci due volte prima di comprarlo. Harry Potter e la Camera dei Segreti, nel 2002, è stato il primo gioco sulla saga Potteriana. L’avventura d’azione 3D, sviluppata dall’Eurocom, offriva un misto di buona presentazione e di affascinante giocabilità. Quasi un anno dopo, la Electronic Arts ha creato un remake della prima avventura di Harry, Harry Potter e la Pietra Filosofale, che era uscito solo per PlayStation One. Il gioco, sviluppato dalla EA in collaborazione con sviluppatori esperti della Warthog Games, si avvale della formula usata nella Camera dei Segreti per creare una nuova avventura che riprende le origini del protagonista. Sebbene questa possa essere considerata un’ottima idea su carta l’attuale esecuzione, sfortunatamente, non corrisponde agli standard della Camera dei Segreti e finisce con l’essere un gioco noioso.

Le lunghe giornate di Harry

La trama del gioco è molto simile a quella del primo libro di J.K. Rowling e verrà assegnato a voi il ruolo del giovane Harry quando inizia il suo primo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Conoscerete i suoi amici, incontrerete i suoi insegnanti e, naturalmente, scoprirete il problema che opprime la scuola. Il gioco segue una struttura lineare basata su obiettivi che è suddivisa in giorni. Ogni giorno è formato dai propri obiettivi (solitamente girare per le aule) e li dovrete completare per poter proseguire. Le vostre attività saranno bilanciate: dovrete esplorare, risolvere degli enigmi (a volte grazie all’aiuto della tua fidata civetta) e combattere. Tuttavia, una volta completati gli obiettivi, deciderete voi quando andare a dormire, il che vi permette di continuare l’esplorazione o di effettuare dei mini-giochi. Troverete gli stessi oggetti che erano presenti nella Camera dei Segreti, quindi iniziate a collezionare le Gelatine Tuttigusti +1, che potrete usare per scambiare oggetti e figurine magiche. Il gioco durerà più o meno 10 ore.

Come controllare il gioco? Come nella Camera dei Segreti

Harry Potter e la Pietra Filosofale offre una giusta quantità di missioni. I controlli sono gli stessi del gioco del 2002, quindi muoverete Harry con le levette analogiche e userete i bottoni per le azioni e per lanciare gli incantesimi. Lancerete gli incantamenti velocemente o potrete caricarli tenendo premuto il bottone assegnato al sortilegio. Potrete controllare ogni momento nella “Ricordella” ciò che avete collezionato, ossia un menù che vi rivela ogni cosa che avviene nel gioco. I tasti L1, L2, R1 e R2 vi serviranno per agganciare i nemici. Salterete automaticamente quando Harry corre verso un’apertura. Se il salto è troppo corto per raggiungere la destinazione, riuscirà ad afferrare delle sporgenze. Come nell’altro gioco, Harry potrà camminare accostato ai muri durante delle sequenze stealth e può volare sulla scopa quando sarà necessario.

E questa si chiama grafica?

La grafica in Harry Potter e la Pietra Filosofale non raggiunge quella della Camera dei Segreti. I cortili di Hogwarts sono carini e vi ricorderanno qualcosa di familiare. I personaggi sono rappresentati da semplici modelli poco dettagliati. Il gioco offre una buona quantità di illuminazioni e particelle per rappresentare la magia. Tuttavia, la presentazione è rovinata dalle anomalie, come la telecamera fissa durante delle difficili sequenze. Mentre la Camera dei Segreti offriva un’esperienza simile a quella del GameCube, della PlayStation 2 e della Xbox, la Pietra Filosofale è stata creata a casaccio, dato che non è stata ottimizzata per niente.

Audio discreto, ma vale la pena acquistare il gioco?

L’audio del gioco è abbastanza buono, ma non è per niente rilevante. Sentirete voci decenti recitare per Harry e per gli altri personaggi che incontrerete. Il comparto audio è corredato da una buona collezione di effetti usati per gli incantesimi del nostro maghetto. Delle tre versioni, il premio per il miglior comparto audio va alla Xbox, grazie al Dolby Digital.
In conclusione, possiamo affermare che Harry Potter e la Pietra Filosofale è una brutta copia della Camera dei Segreti che andava decisamente migliorato per poter essere messo sul mercato.

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