Kingdom Hearts 358/2 Days – Recensione Kingdom Hearts 358/2 Days

Una chiave per sconfiggere l’oscurità

Non molto tempo fa, quando la next gen faceva parte di un futuro non molto prossimo, nasceva sotto il marchio dell’orientale Sony una console che negli anni avrebbe fatto godere ai videogiocatori gran parte dei più bei titoli videoludici di sempre: la Playstation 2. Due anni dopo, la fusione tra i due grandi marchi Squaresoft e Disney diede luce al primo capitolo di una saga, che sin dagli albori attirò a sé i cuori di milioni di giocatori. Stiamo parlando di Kingdom Hearts, il gioco che univa due mondi tanto diversi quanto belli in un perfetto mix tra serietà e allegria, amore e azione, da cui scaturì una bellissima storia che tutt’ora prosegue nel raccontarsi.

Sora, un giovane ragazzo abitante di un’isola, decise di partire con i suoi due amici Riku e Kairi alla ricerca di nuovi mondi, ma una sera la loro isola fu attaccata dagli heartless, esseri il cui cuore è stato inghiottito dall’oscurità. Il ragazzo difese con tutte le forza la sua terra con l’ausilio del Keyblade, ma venne inevitabilmente catapultato in un altro mondo, mentre nel suo cuore rimase imprigionato quello dell’amica Kairi. Dopo tante peripezie il protagonista scopre la presenza di questo cuore nel suo, e decide di sacrificarsi, per far risvegliare la sua amica, diventando un heartless. Da quell’evento, venne generato un Nessuno, un essere privo di cuore che si forma quando una persona diventa un senzacuore. Questi fu trovato da altri Nobodies, che insieme formavano un’organizzazione dedita al completamento dei Kingdom Hearts, per poter ottenere di nuovo un cuore. Qui comincia la storia di Roxas, il Nessuno di Sora protagonista di questo nuovo capitolo.



358 giorni

"Ricordi il tuo vero nome?". Da una semplice domanda può scaturire il dubbio. La storia mai raccontata, quella del XIII membro dell’ Organizzazione, Il prescelto del Keyblade: Roxas. Chiunque conoscesse già questo personaggio non può non essersi mai chiesto quale fosse il suo passato, e cosa avesse portato agli eventi di Kingdom Hearts II. A questo punto ci viene incontro 358/2 Days, che racconta la breve vita del Nessuno di Sora all’interno dell’ Organizzazione XIII.

Mentre Sora, Paperino e Pippo erano entrati in un sonno profondo per recuperare i ricordi precedentemente persi, il protagonista crea un’esistenza indipendente dal suo "io" originale, senza serbare ricordi del suo passato. Le giornate di Roxas scorrevano tranquille fra una missione e un gelato insieme ai suoi due amici Axel e Xion, che sembravano quasi screditare la tesi che sostiene che i Nessuno non hanno un cuore. Tuttavia, una serie di problemi giungono ad interrompere la loro felicità, trasformando l’esistenza di Roxas in un susseguirsi di domande e dubbi, completamente sciolti solo al termine della sua permanenza nell’Organizzazione.


A colpi di Keyblade

Se eravate rimasti delusi dal sistema di combattimento a carte di Chain of Memories, rimarrete altrettanto soddisfatti nel sapere che 358/2 Days si presenterà esattamente come i capitoli per Ps2. Persino la grafica, benché limitata dalle possibilità del Nintendo DS, rispecchierà quasi completamente quella dei precedenti capitoli. Roxas si muoverà in uno spazio completamente 3D, con scenari fedelmente importati da Kingdom Hearts 2. Come al solito, sarete armati di Keyblade, il quale cambierà forma e potenza in base al keyholder che equipaggerete. Il sistema di sviluppo viene positivamente stravolto per dare spazio ad un sistema nuovo ed originale basato sull’equipaggiamento delle abilità.

Non esisteranno AP, MP o cose simili, ma esisteranno solo degli slot che potrete utilizzare per equipaggiare le magie, le abilità e i livelli ottenuti combattendo, sottoforma di pannelli. Ciò significa che non dovremo tener più conto, ad esempio, dei punti magia, così che se si vorrà utilizzare 10 volte la magia Fire in un incontro, basterà equipaggiare dieci volte questo incantesimo. Idem per le abilità, che potranno inoltre essere potenziate collegando ad esse altri pannelli, specifici per ognuna di esse. Il numero di slot disponibili aumenteranno mano a mano che avanzeremo nel gioco, consentendoci, di poter equipaggiare sempre più pannelli. Salire di livello sarà difficile, ma ci verrano in aiuto degli speciali pannelli, che permettono di raddoppiare, triplicare, o quadruplicare tutti i pannelli livello ad essi collegati.

A differenza degli altri Kingdom Hearts, la storyline si muoverà attraverso lo svolgimento di missioni dall’obiettivo prefissato, che vi verrano assegnate all’inizio di ogni giorno. Una volta raggiunto lo scopo, per completare la missione al 100% sarà spesso necessario fare un altro sforzo rispetto a quello minimo per proseguire. Il vostro avanzamento nella missione sarà segnato da una barra nello schermo touch screen, che si riempirà man man che adempirete al vostro dovere. Affronterete diversi tipi di quests, che potranno essere di raccolta di cuori, di esplorazione, dirette ad uccidere un particolare heartless e così via. Spesso se soddisferete delle richieste specifiche in determinate missioni riceverete anche un dono da parte dei vostri compagni dell’Organizzazione. Tutte le missioni svolte andranno a finire nel menù, sotto la dicitura "Olo-missioni" e saranno rigiocabili in qualsiasi momento.

Ricordate, poi, quei simpatici animaletti alati con un pon-pon rosso in testa chiamati Moguri? Non mancherà uno di questi stravaganti venditori neanche nel castello dell’Organizzazione, e presso di lui potrete acquistare e combinare oggetti, utilizzando rispettivamente i punti cuore e i munny ricevuti nel combattimenti contro gli heartless. Svolgendo quests in modalità "missioni" ed "olo-missioni" riceverete dei punti Corona e Stemma, che saranno utilizzati per ricevere delle ricompense. Avanzando nella storia, aumenterete il vostro "Rango", e ciò vi consentirà di poter acquistare nuovi articoli al negozio. Inoltre, per ogni avanzamento di grado, un nuovo personaggio sarà disponibile nella modalità "Missioni" accessibile dal menù principale, che consentirà anche un frenetico multiplayer da 2 a 4 giocatori.

Potenziale nascosto

Come al solito, mamma Square non ci ha delusi nemmeno sotto il punto di vista della grafica, dimostrandosi ancora una volta maestra nel settore. Il potenziale del DS viene sfruttato al 100%, raggiungendo limiti che nessun gioco per questa console aveva mai sfiorato. I modelli dei personaggi sono molto curati così come i paesaggi, anche se a volte una visione troppo ravvicinata di esse può far notare un leggera sgranatura delle texture.

Ogni mondo riprende in pieno la forma che gli era stata data in Kingdom Hearts 2, con qualche piccola aggiunta nelle mappe che renderà l’eplorazione di essi ancora più profonda e completa. Pochissimi i rallentamenti, che si faranno vivi solo quando sarà presente un elevato numero di nemici sullo schermo. Molti video saranno doppiati, e proprio questi eguaglieranno qualitativamente  quelli per Ps2, eccezion fatta per il frame rate leggermante più basso. Per quanto riguarda la colonna sonora, sono state riutilizzate per lo più le tracce del secondo capitolo, tra cui la main theme “Sanctuary” composta e cantata da Utada Hikaru.

 

 
Tirando le somme

Kingdom Hearts 358/2 Days è un prodotto che stupisce, sia per il potenziale che possiede nonostante la limitatezza della console sul quale è stato sviluppato, sia per lo sviluppo della trama e il chiarimento di alcuni punti oscuri rimasti dai precedenti capitoli. La mancanza di alcuni mondi già presenti nei suoi predecessori non rappresenta un punto a sfavore e anzi, enfatizza le capacità del gioco che nonostante la scarsità di luoghi visitabili riesce a non annoiare il giocatore.

La scelta di riutilizzare i motivi di Kingdom Hearts 2 potrebbe non sembrare la scelta migliore, anche se probabilmente si tratta di un modo per mantenere stretto il collegamento così diretto tra questi due giochi. L’eccellente grafica non farà rimpiangere più di tanto la Ps2, anche se nei primi piani dei personaggi si noterà molto la differenza con la console fissa.

La longevità è molto buona, con una modalità Storia che si aggira intorno alle 30 ore di gioco, che aumentano di un’altra decina se si volgiono completare tutte le sfide. Il multiplayer contribuisce ad allungarla  ulterioremente, dando la possibilità di impersonare il proprio personaggio preferito mentre si è affiancati in battaglia dai propri amici. Un capitolo, insomma, da non farsi sfuggire, che riscatta la dignità della portatile Nintendo che finora quasi mai aveva ospitato giochi capaci di utilizzare completamente le sue capacità. Un’altro ottimo prodotto targato Square-Disney, che toccherà i nostri cuori con la commovente storia di Roxas, Axel, e Xion.

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