Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Il mitico Larry è tornato, più ormonalmente ingarbugliato che mai! Riuscirà il nuovo capitolo a tener alta (ahem...) la bandiera della serie?

Leisure Suit Larry è il nome di una lunga (ahem…) serie di videogames uscita tra la fine degli anni ‘80 e una parte del decennio successivo. Larry Laffer, è il protagonista di tutti i capitoli ed è religiosamente impegnato nel portarsi a letto donne molto al di fuori della sua portata, sia per un evidente differenza estetica – showgirl, giovani modelle e ragazze copertina – sia per l’incapacità del personaggio di relazionarsi con l’altro sesso.

Sempre impegnato a esaudire ogni desiderio delle belle amate, ma mai riuscito ad arrivare a conclusione con nessuna: queste son le generalità del nostro protagonista che ritorna con un nuovo capitolo. Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry è il primo capitolo pubblicato per PlayStation 4 e Nintendo Switch dal team CrazyBunch, e ci propone di far rivivere le esilaranti vicende dello “sciupa femmine” in una versione dotata di un nuovo comparto grafico e un inedito sistema di controlli.

Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don't Dry

Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry è un punta clicca ironico e con uno sfondo di erotismo più votato al gioco che al senso stretto del termine. Il gioco inizia con il nostro protagonista, Larry appunto, risvegliatosi in un misterioso laboratorio ignaro di come sia capitato in quel posto. Uscito dal laboratorio – situato in un tombino (ahem…) – si ritrova in una strada familiare, ovvero il bar del suo amico Lefty, che appare visibilmente invecchiato rispetto al loro ultimo incontro. Una breve chiacchierata con l’amico chiarisce che non ci si trova nella stessa epoca del giorno prima, ovvero il 1987, ma che siamo stati catapultati nel futuro 2018. All’interno del bar si trova subito un avvenente ragazza con la quale il buon Larry non perde tempo nell’approcciare.

Chiacchierando con lei, Larry inizia a comprendere che parole tipo ”Instacrapp” o “Fessbook” sono all’ordine del giorno e che è possibile interagire con amici immaginari tramite una “scatola misteriosa” mai vista, ovvero lo smartphone. Nel bar del ristorante, dopo aver rigurgitato una birra dal dubbio gusto, trova uno smartphone il quale, tramite una assistente virtuale, gli intima di riportarlo alla società a cui appartiene. Da qui partono tutta una serie di eventi che porteranno il nostro protagonista a dover guadagnare punti su “Timber”, ottenuti nel relazionarsi con altri utenti della app, tutto al fine di arrivare al punteggio 90 per conquistare la segretaria della compagnia del “PiPhone”.

Come detto, il gioco del team CrazyBunch è un classico “punta e clicca”, in cui dovremo avanzare nella storia completando varie missioni di corteggiamento e risolvendo una lunga serie di enigmi ambientali. Per risolverli, bisognerà analizzare ogni scenario con la dovuta attenzione e combinare i vari oggetti trovati a schermo, come si è dogmaticamente usi nel genere. Il sistema riesce a stimolare molto la logica e la fantasia del giocatore, ma risulta abbastanza penalizzato dalla mancanza di un mouse, rendendo l’intera esperienza di gioco scomoda e macchinosa.

In particolare i problemi sorgono sugli analogici del controller, dove la leva sinistra permette di far camminare il personaggio mentre quella destra funge da cursore. Quest’ultima è l’interazione cardine del gameplay, spostandosi liberamente all’interno degli scenari, ma risulta eccessivamente veloce e imprecisa. Capita spesso che il sistema di puntamento diventi un ostacolo sulla fruibilità del prodotto non potendo modificare la sensibilità del cursore. La scelta, per quanto sia sostanzialmente “ligia” alla tradizione della serie, si rivela particolarmente scomoda su console che, come spesso accade nelle moderne iterazioni dei punta e clicca, adottano sistemi meccanici più intuitivi e adatti ai game-pad.

Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don't Dry

L’aspetto narrativo di Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry assume un ruolo centrale nel gameplay visto che stiamo parlando di un’avventura grafica fedele ai canoni del genere. Da questo punto di vista, Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry non delude e offre alcuni spunti davvero interessanti, anche se alle volte si ha la sensazione che si sarebbe potuto “osare” di più, magari spingendo l’acceleratore su quella velata critica sociale che fa da sfondo all’intera serie. Il continuo contrasto tra il vecchio mondo di Larry e quello nuovo appena conosciuto, da vita a numerose situazioni folli ed esilaranti.

Come tutti i precedenti capitoli, anche in questo nuovo gioco troviamo tematiche non troppo da bollino rosso ma molto esplicite, senza cadere mai nel volgare. Il gioco ovviamente non è adatto ad un pubblico molto giovane, ma non ha nulla di pornografico o scandaloso. In linea di massima, nonostante un certo divertentismo di fondo, il gameplay del titolo non offrirà nulla di particolarmente innovativo nel genere e, anzi, diverrà piuttosto ripetitivo dopo una manciata di ore di gioco.

Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don't Dry

Un altro neo di un certo peso, sarà una certa incoerenza dell’incedere del gioco, fatto di enigmi che alternano difficoltà bassissime e altissime in un ordine un po’ troppo casuale, senza contare le decine di oggetti che il ludo ci “lancerà addosso” e che non avranno un utilizzo esattamente immediato. Quello che riesce di più sono sicuramente le enormi quantità di citazioni presi dai precedenti episodi, ma anche di sfottò verso brand e prodotti famosi, basta vedere la prugna – se cosi la si vuole vedere – della compagnia a capo del “PiPhone” che fa il verso alla nota mela della Apple.

Quello che invece convince meno è la nuova figura del protagonista che in questo episodio viene parzialmente reinventato rispetto a quello che siamo abituati a vedere. Il nuovo Larry è più magro e giovane, ha molti più capelli e un aspetto tutto sommato piacevole. Una scelta in netto contrasto con la figura originale del “vecchio sporcaccione” che giustificava il continuo rifiuto ricevuto delle varie donzelle.

Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don't Dry

Il comparto tecnico presenta un colpo d’occhio molto soddisfacente, grazie al piacevole leve design e alle ambientazioni molto ricche di colori e pieni di particolari. Il titolo vuole essere un fumetto in movimento dotato di immagini con un buon livello di dettaglio e quasi privo di errori ed imperfezioni. La versione testata, ovvero quella Sony PlayStation 4, non ha mostrato mai il fianco, offrendo una fluidità solida e valevole. Anche il comparto sonoro è di buona qualità.

In Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry le musiche di accompagnamento sono molto gradevoli, il doppiaggio in inglese è ben riuscito e riesce a trasmettere la giusta enfasi nei dialoghi. Unica pecca, risolvibile però tramite patch, è dovuta dalla frequente scomparsa dell’’audio durante un dialogo che lascia muta l’intera esperienza di gioco.

Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don't Dry


Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry è un gioco divertente, come il resto della serie. Sotto la cintura di un titolo che all’apparenza tratta temi pseudo-erotici, si nasconde piuttosto bene un’esperienza pervasa da humour e critica sociale rivolta ad una società dell’apparenza. Il gioco in sé non farà gridare al miracolo, ma intratterrà a dovere.

7.2

Pro

  • Situazioni divertenti e fuori di testa
  • Buona longevità
  • Graficamente piacevole

Contro

  • Gameplay ripetitivo e incoerente
  • Sistema di controllo da rivedere
  • Pochi elementi originali e innovativi
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